21/11/13

Università di Pisa: pool di ricercatori internazionali cerca di mappare il cervello per aiutare i non vedenti

All'Università Pisa un pool di scienziati cerca di mappare il cervello per aiutare i non vedenti.
Elaborare un atlante dello sviluppo del cervello nei non vedenti, è lo scopo del 'Blind Brain Consortium', gruppo di ricerca internazionale che avrà sede nell'ateneo pisano e riunirà esperti del cervello da ogni parte del mondo, avoreranno a stretto contatto per mettere a punto protocolli di ricerca condivisi.
Mappare il cervello
In base ai dati raccolti dai ricercatori, per molti aspetti fondamentali il cervello dei non vedenti si sviluppa allo stesso modo di quello delle persone dotate di vista a prescindere dagli input che riceve. "Recenti ricerche in individui nati privi della vista - spiega Pietro Pietrini, direttore dell'Unità operativa di psicologia clinica dell'Aou di Pisa, che guiderà il 'Consortium' - hanno permesso di dimostrare che gran parte della meravigliosa architettura morfologica e funzionale del cervello si sviluppa indipendentemente dall'esperienza visiva. In altre parole, il nostro cervello è in qualche modo programmato, a prescindere dagli input sensoriali che riceve, sebbene questi siano importanti nel determinare l'organizzazione di specifiche aree della corteccia cerebrale". Secondo gli esperti, questi studi avranno rilevanti implicazioni anche nella messa a punto di nuovi approcci educativi per i non vedenti.
Fino ad oggi i diversi centri di ricerca nel mondo hanno operato in maniera indipendente. L'adozione di protocolli di ricerca condivisi e coordinati permetterà di studiare grandi numeri di soggetti con cecità congenita o che hanno perso la vista a diverse età. "Intendiamo arrivare alla realizzazione di un vero e proprio atlante dello sviluppo morfo-funzionale del cervello in assenza della vista", ha affermato Pietrini. Al 'Consortium', che ha ricevuto l'adesione e il sostegno dei rappresentanti locali e nazionali dell'Uic-Unione italiana ciechi e dell'Univoc-Unione nazionale italiana volontari pro-ciechi, partecipano scienziati dai più prestigiosi centri di ricerca di Europa, Stati Uniti, Canada e Asia, tra cui l'Università di Harvard e l'Accademia cinese delle scienze.      fonte

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