Elaborare un atlante dello sviluppo del cervello nei non vedenti, è lo scopo del 'Blind Brain Consortium', gruppo di ricerca internazionale che avrà sede nell'ateneo pisano e riunirà esperti del cervello da ogni parte del mondo, avoreranno a stretto contatto per mettere a punto protocolli di ricerca condivisi.
Mappare il cervello |
Fino ad oggi i diversi centri di ricerca nel mondo hanno operato in maniera indipendente. L'adozione di protocolli di ricerca condivisi e coordinati permetterà di studiare grandi numeri di soggetti con cecità congenita o che hanno perso la vista a diverse età. "Intendiamo arrivare alla realizzazione di un vero e proprio atlante dello sviluppo morfo-funzionale del cervello in assenza della vista", ha affermato Pietrini. Al 'Consortium', che ha ricevuto l'adesione e il sostegno dei rappresentanti locali e nazionali dell'Uic-Unione italiana ciechi e dell'Univoc-Unione nazionale italiana volontari pro-ciechi, partecipano scienziati dai più prestigiosi centri di ricerca di Europa, Stati Uniti, Canada e Asia, tra cui l'Università di Harvard e l'Accademia cinese delle scienze. fonte