11/11/13

Un pò per volta sta per fare la sua apparizione l'aeroporto che sarà!

Un pò per volta sta per fare la sua apparizione l'aeroporto che sarà!
L'aeroporto che sarà sta alle porte della nostra società, un pò per volta stà per prendere possesso nella nostra realtà. La metamorfosi delle tecnologie, cambia del tutto il modo in cui è pensato e progettato uno scalo aereo che deve fare fronte a milioni di passeggeri ogni anno: social media, tecnologie per la mobilità, nuovi strumenti per il riconoscimento biometrico, big data e cloud computing sono le nuove chiavi di volta.
«Gli aeroporti stanno cambiando grazie alle nuove tecnologie», afferma Dave Bakker, presidente di Sita Europa, la cooperativa multinazionale per i servizio Ict, realizzata nel lontano 1949 e di proprietà di ben 450 tra compagnie aeree e aeroporti. La fase di sperimentazione è già in atto ed è disponibile ai passeggeri.

I punti fondamentali della trasformazione, narra Sita, sono 4:
I passeggeri in aeroporto avranno tutte le informazioni sempre aggiornate a portata di smartphone; le compagnie aeree conosceranno l'esatta posizione dei passeggeri nell'aeroporto
La sicurezza aumenterà e i tempi di attesa per i controlli diminuiranno grazie alla business intelligence L'uso della "intranet dell'aria", un sistema informativo che metta in rete i protagonisti del trasporto aereo, accelererà la comunicazione e permetterà un coordinamento tra aeroporti e tra questi e le compagnie aeree tale da diminuire di molto i tempi di gestione a terra.
Aeroporto in App

«I nuovi scenari sono molto interessanti», dice Bakker. In tutti i settori. Agli aggregatori tradizionali di passeggeri come Travelport, Sabre e Amadeus adesso si stanno aggiungendo Google e Amazon, in prospettiva anche piccole startup innovative. La tendenza sono le applicazioni. L'opinione di Mildred Trögeler, avvocatessa e membro della Aea, Association of European Airlines, le compagnie stanno sempre più investendo sul canale della mobilità. Da una ricerca Sita appare che il 58% dei passeggeri acquista i biglietti su internet (era il 18% nel 2010), il 61% fa check-in remoto (era il 28%), il 73% vuole la connessione in volo per le email, il 63% vorrebbe anche telefonare.

La predisposizione ad usare le nuove tecnologie c'è! Le sperimentazioni sono in corso. Dai sistemi di orientamento negli aeroporti tramite applicazioni di realtà aumentata che consentono ai passeggeri di "vedere" tramite l'occhio del telefonino dove andare (questa idea è in sperimentazione all'aeroporto di Copenhagen) ai sistemi per la gestione dei flussi dei passeggeri basati su Nfc del telefonino: lo scalo di Tolosa utilizza questo sistema per "capire" quanti passeggeri sono in coda a un varco, mentre l'aeroporto di Miami utilizza gli Nfc sia per il check-in self-service che per il controllo di identità al varco di accesso. Agli Nfc adesso si sta unendo anche il Bluetooth a basso consumo. Poi, gli occhiali di Google vengono usati per l'assistenza ai passeggeri senza le code: il personale gira, legge il biglietto con Google glass, "vede" le informazioni e aiuta il passeggero senza bisogno di un Pc o una postazione fissa.
L'aeroporto di Dublino invece sperimenta tecniche avanzate di biometria come il riconoscimento dell'iride: i passeggeri superano i controlli in 7,5 secondi. A Vienna invece è in sperimentazione un sistema di gestione totalmente digitale e "fai da te" dei bagagli: si fa check in da casa, sul telefonino o al chiosco; si etichetta il bagagli al chiosco e lo si consegna (self baggage drop) senza passare dagli operatori. La gestione è dematerializzata: codici via email tracciano il bagaglio anche se smarrito. Zurigo, Melbourne e Brisbane sperimentano la stessa tecnologia con un numero crescente di compagnie: da Lufthansa a Swiss, da Austrian a Lot. I tempi calano e la soddisfazione aumenta.
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