23/11/13

Scomparso "l'editore silenzioso" personaggio di spicco della cultura italiana

Roberto Cerati
Aveva 90 anni ed era ricordato come "l'editore silenzioso". E' morto ieri sera nella sua casa di Milano, Roberto Cerati, presidente della casa editrice Einaudi. Fu proprio Giulio Einaudi a descriverlo come "l'uomo dai significativi silenzi". Bastava infatti che non parlasse per capire quale sarebbe stato il destino di un libro. 
E' stato uno dei personaggi di spicco della cultura italiana per più di mezzo secolo. In carriera ha lavorato con Elio Vittorini, Albe Steiner e Max Huber. Italo Calvino gli faceva leggere sempre le prime bozze dei suoi testi. Pavese lo ascoltava con attenzione. Gli autori ne avevano timore. "E' stato una figura leggendaria dell'editoria italiana", che non ha servito soltanto l'Einaudi, ma "il libro in generale - ha detto ricordandolo Ernesto Ferrero, attuale direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino: " Ho condiviso con Cerati anni di vita e di lavoro alla Einaudi. E' stato l'alfiere di una editoria a totale servizio del lettore, in cui il libro era inteso come strumento di crescita morale".

Lo struzzo
Per anni Cerati è stato uno dei collaboratori più stretti di Einaudi, fino al Giulio Einaudi. Da quel momento iniziò un lungo rapporto, che non si interruppe mai. Prima fece lo strillone, poi il venditore di libri, infine il direttore commerciale al fianco di Giulio.
1999, quando, alla morte di Giulio, diventò suo erede. Il suo lungo rapporto con la casa dello struzzo iniziò nel 1945, quasi per caso. Accompagnava un amico che presentava dei lavori di Pavese a Milano, nella storica sede di via Tunisi, e incontrò
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