Il-Trafiletto

17/12/13

Perchè si dice:"passare il quarto d'ora di Rabelais"?

Chi non ha mai passato il cosiddetto brutto quarto d'ora? Credo che tutti noi ci siamo trovati a volte in situazioni da cui ci è sembrato impossibile uscire. Questo adagio riassume proprio una situazione di questo genere. Vediamo perchè.

Rabelais
Passare il quarto d'ora di Rabelais, trovarsi in una situazione difficile, critica, e particolarmente trovarsi a dover pagare senza aver soldi o dover rendere conto di qualcosa senza averne il mezzo. Si racconta che Rabelais si trovava a Lione e non aveva di che pagare il conto all'oste presso il quale era alloggiato. Preparò allora delle cartine di polveri misteriose, su cui scrisse: Polvere per il Re, Polvere per il Delfino, Polvere per la Regina, mettendole bene in vista sul tavolo. L'oste se ne accorse, e credendo di aver a che fare con un avvelenatore, lo denunciò. Rabelais fu subito arrestato e inviato a Parigi sotto buona scorta, e ovunque passava, era trattato come un prigioniero di stato. Alla fine fu condotto davanti al re Francesco I e questi, che conosceva bene quel genio matto, comprese tutto, ringraziò le guardie di Lione per la loro sollecitudine e....invitò a pranzo "l'avvelenatore".

LINGOTTO DI ARANCIA

VI CONSIGLIO DI PREPARARE QUESTA BAVARESE, DAL SAPORE PARTICOLARE, PER LA CENA DELLA VIGILIA DI NATALE: È MOLTO RINFRESCANTE ED È LA CONCLUSIONE PERFETTA PER UN MENU A BASE DI PESCE.

Ingredienti per 8'porzioni • 3 ARANCE • 10 G DI GELATINA IN FOGLI (colla di pesce) • 1 PERA • 150 G DI ZUCCHERO • 3 CUCCHIAI DI MARASCHINO • 3 DL DI LATTE • 1 STECCA DI VANIGLIA ·3 TUORLI • 1 DL DI PANNA FRESCA 

AMMORBlDITE lo gelatina in una ciotolina con poca acqua fredda. Nel frattempo lavate bene la frutta e asciugatela. Tagliate a fettine un'arancia e la pera privata del torsolo; pelate al vivo le altre 2 arance e dividetele a spicchi, eliminando del tutto lo pellicina.

SCIOGLIETE in un pentolino 50 g di zucchero con poca acqua e lasciate sobbollire per circa 2 minuti fino a ottenere uno sciroppo. Mescolatelo con le arance pelate al vivo e il Maraschino, poi frullate il tutto.
lingotto di arancia

SCALDATE il latte con la vaniglia incisa per il lungo, spegnete e scioglietevi la gelatina strizzata. In una piccola casseruola sbattete energicamente i tuorli con lo zucchero rimasto fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.

VERSATE a filo il latte intiepidito e filtrato sulle uova sbattute e, continuando a mescolare, aggiungete anche la salsina di arance. Cuocete per circa 2 minuti, senza portare a bollore, finché la crema si sarà addensata. Lasciate intiepidire, quindi incorporate la panna precedentemente montata. Versate il preparato nello stampo e riponetelo in frigorifero per almeno 3 ore.

IMMERGETE per un istante il fondo dello stampo in acqua calda in modo da far staccare il dolce, asciugatelo, capovolgetelo sopra un vassoio e guarnite con le fettine di pera e le fettine di arancia.

VARIANTI APPETITOSE
 l • Potete decorare questa bavarese caramellando le fette di arancia con una noce di burro e 40gr di zucchero, scaldati in un pentolino.
 2 • Il dolce sarà ottimo anche sostituendo il latte vaccino con lo stessa quantità di latte di riso.

Anomalie genetiche del passato, l'assurda vita di alcune coraggiose persone

La natura a volte è davvero maligna, e nel passato molti sono stati vittime del suoi giochi genetici perversi. Oggi certi casi sono rari, ma prima certe malformazioni erano molto più comuni di adesso. Di alcuni di questi casi ci rimangono testimonianze scritte e alcune foto. Eppure costoro hanno avuto il coraggio di vivere la loro vita seppur particolare con grande dignità.
Ella Harper, è vissuta veramente. Nacque a Hendersonville, nel Tennessee (USA), nel 1873. Purtroppo,  nacque con una rarissima malformazione causata da una malattia ortopedica: le sue ginocchia erano rivolte nel verso sbagliato. Così, la bambina è molto simile alla bambina de “L’Esorcista”, in una nota scena del film. I medici, oggi, hanno classificato la malattia come una forma avanzata di “Genu Recurvatum Congenito”, ovvero “deformità del ginocchio ricurvo”.
Fanny Mills era la ragazza con i piedi più grossi del mondo, e il padre, disperato, promise terre, ricchezze ed oro a chi avesse avuto il coraggio di prendere in moglie la sfortunata figlia.
Il suo vero nome è Joseph Carey Merrick, ma è noto in tutto il mondo come l’Uomo Elefante. Nato a Leicester, in Inghilterra, nel 1862, a causa della deformità del suo corpo acquistò una ottima popolarità nella società britannica. Le uniche parti del corpo che non si erano deformate a causa della sua malattia erano i genitali e il braccio sinistro. Come se non bastasse, da piccolo cadde e si ruppe una gamba, che non poté mai curare perché la sua famiglia non aveva i soldi, e che quindi rimase storpia. Fu anche cacciato di casa, quando la madre morì e il padre rimase con la matrigna, che non lo voleva più vedere. Diventò un fenomeno da baraccone, ma fu ugualmente maltrattato.
Ella Harper, Fanny Mills, Siamesi, Uomo Elefante,Uomo Leone, Shrek, Josephine
 Vi è un particolare caso relativo ai gemelli siamesi. Questa è una rara malformazione congenita che viene chiamata “craniopagus parasiticus”. Il corpo di un gemello,  non è totalmente sviluppato. Questo cranio apparteneva a un bambino del Bengala, ed è il primo caso simile mai registrato. Si trova ora nel Museo del Royal College of Surgeons di Londra.
Stephan Bibrowski è il famoso “uomo leone”, un polacco nato nel 1890 che ha sofferto purtroppo di ipertricosi; il suo corpo era interamente ricoperto da uno spesso strato di peluria. Egli era visto come il figlio del demonio: la madre lo abbandonò, donandolo ad un uomo di spettacolo, che lo portò in America e lo fece esibire con una compagnia di circo. Si esibì addirittura a un Museo a New York. Dopodiché, andò a far fortuna in Germania al Museo delle Cere e all’Oktoberfest, e continuò così ad esibirsi e a far soldi. Morì nel 1932.
Lo sapevate che Shrek è stato ispirato ad un uomo di nome Maurice Tillet, e come potete vedere dalla foto, infatti, assomiglia in un modo incredibile al mostriciattolo verde che ha fatto impazzire tutto il mondo. Egli nacque in Francia nel 1910: era un wrestler abbastanza noto, ma purtroppo la sua vita prese una tragica piega quando sviluppò l’acromegalia, una malattia a causa della quale gli ormoni della crescita si producono in eccesso. Per questo, egli era così sproporzionato. Inoltre, a causa di tale patologia, egli morì prematuramente, e patì tantissimi dolori fisici, tra cui emicranie, artriti e diabete.
Josephine Myrtle Corbin, ed è nota in tutto il mondo come la donna con quattro gambe. È nata a Claborune, in Texas, nel 1868, ed era una gemella siamese dalla vita in giù, con due corpi separati. Le gambe interne riusciva a muoverle, ma non vi riusciva a camminare poiché erano troppo deboli. Nonostante ciò, si sposò con un dottore a 19 anni, e partorì ben 5 figli, quattro femmine e un maschio. Tre di essi nacquero da una vagina, e due dall’altra. Morì nel 1927.

Leggendari mostri di Natale: state attenti

Il Natale si avvicina e con esso ritornano. Ma come chi? E me lo domandate? Ma i mostri di Natale! E ve sono diversi che in questi giorni si aggirano per le strade, e sono davvero spaventosi. Non so quanto sia salutare incontrarli, ma non si sa mai. In ogni caso sarà bene conoscerli, perchè se vi dovesse capitare un incontro ravvicinato saprete riconoscerli.
I Krampus sono degli uomini-caproni davvero inquietanti, che si aggirano per le strade cercando dei bambini cattivi. Appaiono il 6 dicembre, poiché accompagnano San Nicolò. La loro faccia è diabolica e spaventosa, e i loro abiti sono sporchi e lacerati. Si tratta di una tradizione originaria dell’area austro-ungarica. A mascherarsi sono sempre e solo gli uomini, talvolta anche in abiti femminili, e il nome in tal caso diventa Krampa.  
Hans Trapp è un “anti Babbo Natale”, le cui mani secondo la leggenda puniscono i bambini cattivi o che comunque si comportano male, nelle regioni dell’Alsazia e Lorena, in Francia. Pare che Trapp fosse un uomo in carne ed ossa, ricco, avido e cattivo, che venerava Satana e che era stato scomunicato dalla Chiesa Cattolica. Fu esiliato in una foresta, e si dice che ancora oggi faccia visita ai bambini prima di Natale, vestito da spaventapasseri, per spaventarli ed imporgli di comportarsi bene!
Krampus, Hans, Belsnickel, Gatto, Frau Perchta
 Belsnickel è un personaggio di sesso maschile, originario dal sudovest della Germania, e tradizione volle che si diresse verso gli USA, in Pennsylvania, e che da quel momento fino ad oggi vada a trovare i bambini prima di natale, vestito con vecchi vestiti rotti e con una vecchia pelliccia lacerata. Se i bambini si comportano bene, gli porta caramelle, anche se questi hanno paura di lui per il suo aspetto inquietante, e perché si tratta effettivamente di un mostro. Si dice che malmeni i bambini cattivi, il giorno della sua apparizione, ovvero il 6 dicembre!
Il gatto di Natale: si chiama Jólakötturinn, è di origine islandese, e come avrete avuto modo di capire non si tratta assolutamente di un gatto buono. Secondo la tradizione, per incoraggiare i bambini a lavorare sodo, i genitori islandesi dicono ai propri bambini che se non si comportano bene e se non fanno il proprio dovere verranno sacrificati a questo gatto!
E ora  Frau Perchta, una strega che si dice appaia nel periodo natalizio in Germania ed in Austria. Dal 25 dicembre al 6 gennaio, questo personaggio punisce i bambini cattivi e ricompensa quelli buoni: a quelli cattivi, si dice che strappi via gli organi interni e che al loro posto metta della spazzatura!
Dunque inquietanti davvero ma sappiate  che se vi comportate bene non potrà accadervi nulla.

Quando un banale scambio di regali da origine al caos

Il periodo Natalizio ormai imminente e la ricerca spasmodica di qualcosa da regalare sono il momento ideale per parlarvi di Un regalo da Tiffany. Come avrete notato, il titolo del libro di cui vi parlerò oggi nella mia rubrica, è molto simile alla prima recensione da me pubblicata, ma capirete presto che di simile c'è solo il titolo.

Un regalo da Tiffany
Ethan, sua figlia Daisy e la sua fidanzata Vanessa, sono a New York per il Natale, per mantenere la promessa di Ethan alla madre di Daisy prima che questa morisse. Con l'occasione Ethan decide che è arrivato il momento di fare il passo e chiedere a Vanessa di sposarlo e quale modo migliore se non con un anello di Tiffany?
Gary e la sua fidanzata Rachel sono anche loro a New York per Natale. Rachel gli ha regalato questo viaggio insieme e Gary ne sta approfittando per fare spese nonostante i problemi economici. All'ultimo momento, prima di tornare in albergo da Rachel, si ricorda di aver dimenticato il regalo di Natale per lei. Gary decide così di ripiegare con un gioiello da Tiffany, un braccialetto portafortuna che costi poco.
Tutto perfetto per entrambe le coppie, peccato che un piccolo incidente porti i due preziosi doni provenienti da Tiffany ad essere invertiti, dando una svolta inaspettata alle vite di tutti.

Una trama che gioca su un evento banale come lo scambio di doni, che genera però una valanga dalle conseguenze impensabili per tutti i protagonisti del romanzo. La tematica dello scambio viene frequentemente utilizzata nella tv, in film per bambini ma anche per quei film solitamente guardati dalle donne che gli uomini però detestano. Ritrovare questa stessa tematica in un libro è una sorpresa, banale ma originale allo stesso tempo.

Da New York a Londra, passando per Dublino e senza dimenticare anche un pizzico di Italia,
Melissa Hill
seguiamo il povero Ethan alle prese con il recupero del prezioso anello, se non per il significato e il valore affettivo, almeno per la cifra che ha dovuto spendere per un simile gioiello. Pochi sono i personaggi coinvolti in questa girandola di eventi, ciascuno di loro con le proprie caratteristiche e peculiarità, ben descritte e analizzate ma che risultano comunque un po' superficiali e banali, come se l'autrice non si fosse impegnata poi molto nell'inventarli.

Il vero protagonista del romanzo però rimane comunque il famigerato anello di Tiffany che scompare e appare nei luoghi più impensati, in grado di regalare amore e magia come nelle migliori favole natalizie. E' proprio l'atmosfera di magia natalizia a convincere di più in questo romanzo, dandogli la verve necessaria per non farlo risultare noioso e scontato.

Con un inizio un po' strascicato il romanzo decolla a metà per volare finalmente in un finale prevedibile ma allo stesso tempo rassicurante e piacevole. Se avete un'amica, una sorella o una fidanzata, che è anche un'inguaribile romantica, regalatele questo libro, lo apprezzerà sicuramente.
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