Il-Trafiletto
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13/05/14

13/5/1974 – 13/5/2014: Il referendum sul divorzio compie 40 anni.

Il divorzio compie 40 anni. Esattamente il 12 e 13 maggio 1974 il popolo italiano, chiamato ad esprimersi sul referendum abrogativo della legge Fortuna-Baslini di quattro anni prima, risponde con uno schiacciante 60% di “NO”, e la legge resta in vigore. La Democrazia Cristiana di Amintore Fanfani e il Movimento Sociale di Giorgio Almirante, assistiti dai movimenti cattolici e dal Vaticano, furono sconfitti. Gli italiani che si presentarono alle urne furono 38 milioni e fecero registrare un’affluenza altissima di oltre l’87%. Questo risultato fece registrare una svolta del popolo italiano che venne riconosciuto dagli altri Paesi europei come un popolo in piena trasformazione capace di separare l’ambito religioso da quello dei diritti civili che uno Stato può e deve garantire. Sul piano politico fu una cocente sconfitta per l’allora partito di governo, la Democrazia Cristiana e la Destra in genere, la quale faceva leva sui movimenti cattolici e soprattutto sull’aiuto del Vaticano per fronteggiare le forti convinzioni divorziste della sinistra e soprattutto dei Radicali già da una decina di anni. Anche il Partito comunista - pur appartenendo al carro vincente - all'indomani del voto dovette fare autocritica, in quanto, pur schierandosi a favore del divorzio, aveva paura di una frattura tra sinistra e credenti. Per la cronaca la legge sul divorzio venne approvata in maniera definitiva dalla Camera il 1° dicembre 1970 con 319 voti favorevoli e 286 contrari, al termine di una seduta terminata alle 5,40 del mattino con il voto dei parlamentari iniziato alle 10 del giorno precedente. Molti anni più tardi, nel 1987, tale legge venne modificata riducendo agli attuali 3 gli iniziali 5 anni di separazione richiesti prima di poter accedere al divorzio.

12/02/14

Piemonte: annullato voto Regionali 2010, Salvini "vergogna"

Alla fine le elezioni del 2010 in Piemonte sono state annullate. La quinta sezione di Stato ha respinto il ricorso. Messo la parola fine ad un governo illegittimo, con una sentenza che porterà la regione al voto.


Le elezioni regionali del 2010 in Piemonte vinte dal governatore Roberto Cota sono da annullare. Lo ha confermato la quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Luigi Maruotti, che ha respinto il ricorso presentato da Roberto Cota con il quale chiedeva la sospensiva dell'ordinanza del Tar del Piemonte che ha annullato le elezioni regionali del 2010. "Finalmente si mette la parola fine a un governo illegittimo".

Salvini
Sono le prime parole di Mercedes Bresso, dopo la decisione del Consiglio di Stato, che conferma la sentenza del Tar e manda il Piemonte al voto. "Ora - dice infatti - nulla puo' essere fatto per evitare il ritorno al voto: Il Piemonte ha bisogno di una legislatura legittimata e in grado di adoperarsi per risolvere i tanti problemi della regione". "Con oggi - conclude - voltiamo pagina con una maggioranza fatta di scandali ed incapacita'". "Una vergogna: in Piemonte non decidono i cittadini, ma i giudici, i giornali e la banche torinesi". Cosi' Matteo Salvini ha commentato, in una dichiarazione alle agenzie, la decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso presentato da Roberto Cota e dalla maggioranza contro la sentenza del Tar che ha annullato il voto del 2010. "Arrendersi? Mai . Torneremo a vincere alla faccia dei poteri forti che non hanno digerito i 30 milioni di euro di taglio annuo ai costi della politica regionale e il ripianamento dei buchi della sanita'", prosegue il segretario federale della Lega Nord.                                                                                      fonte (AGI)

04/12/13

"Il terzo segreto di satira": come votare alle primarie di domenica 8 dicembre

 Domenica 8 dicembre si vota per le Primarie del Partito democratico dalle 8 alle 20. Hanno diritto di voto le cittadine/i e le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.
Cerca il tuo seggio visitando il sito http://www.primariepd2013.it/.
I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali, debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto.

Per tutti la registrazione online si potrà effettuare fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre 2013. Ricordati che prima di prendere la scheda elettorale ti sarà richiesto di firmare l'albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy. Recati al tuo seggio munito di un documento d’identità e della tua Tessera Elettorale, nonché di 2 euro di contributo per le spese organizzative (gli iscritti al PD non hanno quest’obbligo) e ti sarà consegnata la scheda elettorale per esercitare il tuo diritto di voto. Barra sulla scheda il nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del PD che intendi sostenere.
Nel video qualche buon consiglio:



con (in ordine d’apparizione) Walter Leonardi, Giorgia Battocchio, Marco Ripoldi, Massimiliano Loizzi Renato Avallone, Germano Lanzoni, Martina De Santis, Roberto Kirtan Romagnoli, Massimo Ripoldi, Manuela Giovannoni.
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