Il-Trafiletto
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25/04/14

Napoli | Anche i Campi Flegrei ora cominciano a far paura, non solo il Vesuvio.

I vulcanologi sono preoccupati dai crateri della zona dei Campi Flegrei e hanno deciso di ampliare la zona rossa, per presentare un altro piano di evacuazione il prossimo luglio. Il nuovo piano comprenderà anche Posillipo e parti o tutta Chiaia. Lo ha detto l'assessore alla protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza nel corso di un convegno sul rischio vulcanico a Napoli. «Il piano di evacuazione dei Campi Flegrei - ha detto Cosenza - è nella fase finale di discussione della commissione grandi rischi, protezione civile e Regione Campania. Stiamo definendo gli ultimi dettagli». «Lo scenario dei Campi Flegrei - ha continuato Cosenza - è reso complicato dal fatto che la bocca eruttiva storicamente si è aperta in posti molto diversi mentre sul Vesuvio è più nota. Dalla storia degli ultimi quattromila anni è possibile, non probabile, ma possibile che si apra una bocca eruttiva spostata più verso Fuorigrotta, per questo sicuramente ci sarà un'estensione di zona rossa ad altre parti di Napoli che, oltre a Agnano, Bagnoli e Fuorigrotta, comprendendo anche Posillipo e parti o tutta Chiaia». Chissà quindi se in un prossimo “futuro calcistico” i tifosi del Napoli al seguito della loro squadra saranno sfottuti, oltre che con la scellerata frase” Vesuvio lavali col fuoco” anche con la più nuova ma sempre scellerata ” Campi flegrei lavateli col fuoco”

07/02/14

Formula 1 | Per il ferrarista Alonso quest’anno “le macchine sono brutte”.

In una lunga intervista rilasciata alla Cnn, in vista dell'inizio della stagione 2014, Il pilota spagnolo Fernando Alonso ha dichiarato : "Stiamo scoprendo ogni giorno nuove cose sulla nuova vettura, nuove possibilità da sfruttare, quindi penso che il potenziale ci sia. Dalla macchina sono arrivati alcuni buoni segnali e la filosofia con cui è stata progettata la stiamo riscontrando nei dati. Quindi non c'è niente che non vada, nessuna ragione per essere pessimisti ma sicuramente c’è un sacco di lavoro da fare". Le nuove regole hanno portato però a monoposto che hanno fatto storcere il naso a molti: "Sì, sono brutte. Dobbiamo essere onesti con i nostri tifosi e prima di tutto con noi stessi - ammette il ferrarista asturiano - Probabilmente dovremo abituarci a questa nuova estetica, ma la gente guarda alla F1 come una pregevolezza in fatto di sport motoristici, aerodinamica, performance e tecnologia. Tutte cose che si direbbe non appartengano alla nuova macchina se la si osserva dalla parte anteriore". Quest’anno il suo compagno di squadra non sarà più Massa ma Raikkonen: " E' un grande talento e questo è un grande aiuto e una grande motivazione prima di tutto per me e poi per il team. La squadra sa che deve sviluppare una buona macchina e io devo dare il meglio di me altrimenti non riuscirò a stare davanti a Kimi". E queste sono buone notizie per la Ferrari. Inoltre un pensiero per Schumacher, che ha iniziato il processo di risveglio: " Siamo tutti ancora sotto shock. Il giorno in cui ho appreso della tragedia non potevo crederci perchè lui non è il tipo di persona a cui pensi possa succedere qualcosa del genere. Speriamo ogni giorno di ricevere qualche buona notizia dall'ospedale. Tutti noi piloti abbiamo grande rispetto per lui, era il nostro punto di riferimento da quando eravamo piloti di kart" .

27/11/13

Juve-Copenaghen inizia "male"! Accoltellato un supporters danese.

Inizia male la sfida tra Juve e Copenaghen: stamani si è vissuto momenti di tensione a Torino. In base a quanto riporta il quotidiano danese Exstrabladet, quattro supporters del Copenaghen, sarebbero stati vittime di una aggressione vicino al loro albergo, dove stavano consumando la loro colazione. Uno di loro, Kristoffer Østergaard, avrebbe ricevuto una ferita da coltello, come testimoniano i suoi compagni.

L'uomo però, inverosibilmente, avrebbe deciso di non sporgere alcuna denuncia rimanendo comunque intenzionato a recarsi allo Juventus Stadium, per assistere alla partita importantissima di Champions con la Juventus. Il tifoso era in compagnia della fidanzata ed a quanto pare sarebbe rimasta ferita anche lei, e di un'altra coppia, che contrariamente a deciso di fare ritorno in Danimarca: "Eravamo in quattro, tutti tifosi del Fck Copenaghen. Mentre mangiavamo siamo stati assaliti da cinque-sei tifosi italiani con coltelli, pugni e calci".I

Tifosi danesi aggrediti stamani
Kristoffer e la fidanzata hanno deciso di rimanere a Torino dove assisteranno alla partita tra Juve e Copneaghen.

Non hanno alcuna intenzione di andare dalle forze dell'ordine o di farsi medicare all'ospedale: "Non abbiamo idea di quello che potrebbe accadere e quanto potrebbe aiutare andare a denunciare l'accaduto alla polizia. E non voglio neanche restare in una sala d'aspetto di un pronto soccorso tutto il giorno, so quanto possono essere lente".

24/11/13

Il gelo sta per calare sul campionato di calcio italiano!

Il periodo più freddo dell'anno sta per arrivare, ed il gelo cala come una cortina sul campionato di calcio italiano. L'inverno dunque è giunto, ma non soltanto quello meteorologico, lo sanno molto bene ormai i sempre più in estinzione irreversibile, tifosi che nonostante tutto e tutti, come fossero ormai eroi d'altri tempi salutano con i propri cari e famigli prima di varcare l'uscio di casa per affrontare l'avventura che lo porterà allo stadio. Sarà cosi nei prossimi mesi, d'ora in poi, ogni fine settimana sarà un calvario: in balìa di neve, gelo e pioggia, nello sempre più precario confort che offrono gli impianti sportivi, tra i più vecchi e malandati d'Europa, che in media hanno 62 anni.

Mi vien da sorridere nel pensare come certi patron di società calcistiche rimangano delusi dagli scarsi abbonamenti e dalle scarse presenze allo stadio, addossando colpe a tale assenze del cattivo anamento del proprio team. Pensare che a Messina allo stadio San Filippo, capienza di oltre 40 000 spettatori il patron Lo Monaco si demoralizza e si chiede se è ancora il caso di fare calcio in città! Non esiste nemmeno la copertura in tribuna, l'accesso è dir poco da far west, e il tutto per godere di uno spettacolo che per quanto tifosi si possa essere, e a dir poco misero: vedere la propria squadra arrancare con Milan, Juve, Torino, Roma etc etc etc è una cosa ma affrontare quanto sopra e soffrire con tutto il rispetto con Menfi, Poggibonsi, Tutto Cuoio, Gavorrano...tanta lana mi vien da dire! Ma torniamo all'aspetto più in generale della faccenda.

Stadi italiani sotto gelo
L'ammodernamento delle infrastrutture sportive necessario ed auspicabile anche per rilanciare il comporto edilizio qualche settimana fa era finalmente (ri)entrato nell'agenda del Governo. Il premier Enrico Letta, dopo il fallimento dell'iter della "legge sugli stadi" nella scorsa legislatura, si è impegnato infatti a tradurre in un emendamento alla Legge di Stabilità un provvedimento per accelerare le procedure di autorizzazione di palestre, palazzetti e stadi.

Il ministro per gli Affari regionali con delega allo Sport Graziano Del Rio ha tenuto fede all'impegno portando in dote al testo di legge all'esame del Senato un articolato ben equilibrato diretto a favorire "la realizzazione di nuovi impianti sportivi ovvero l'ammodernamento di quelli già esistenti, una semplificazione delle procedure amministrative, corredata da modalità innovative di finanziamento dirette ad assicurare l'equilibrio economico finanziario dei progetti promossi", a tutti i livelli (non si pensi solo alla Serie A). Il tiro al bersaglio.

Prim'ancora che venisse formulato ufficialmente si sono levate le grida degli ambientalisti e non solo che hanno denunciato i rischi di cementificazione selvaggia che il provvedimento si porterebbe dietro. Tant'è che il Governo, anche sulla spinta del ministro Orlando e del viceministro Fassina (entrambi del Pd), ha dovuto riformulare il testo, rivederne la portata e in definitiva ripiegare rispetto al coraggioso tentativo di sbloccare l'impasse dell'intero sistema sportivo italiano (le misure avrebbero trovato applicazione e dovrebbero ancora trovare applicazione per tutte le 45 Federazioni, riguardando strutture a partire da 500 posti indoor e 2000 all'aperto) e nello stesso tempo di dare un contributo importante al comparto delle costruzioni. Qual è la pietra dello scandalo?

La disciplina originariamente pensata dal Governo, a fronte delle scarse risorse pubbliche a disposizione (10 milioni nel 2014, 15 milioni nel 2015 e 20 milioni per il 2016), stabilisce che l'iter amministrativo debba avere termini perentori per gli enti territoriali: autorizzazioni e via libera in 14/15 mesi, inclusi quelli relativi all'impatto ambientale, salvo il potere di sostituzione della Presidenza del Consiglio in caso di ritardi ingiustificati.

I progetti dovranno essere finanziati prevalentemente dai privati con una "clausola di compensazione". L'emendamento dispone(va) in effetti che "l'intervento possa prevedere uno o più impianti sportivi nonché insediamenti edilizi o interventi urbanistici, entrambi di qualunque ambito o destinazione, anche non contigui agli impianti sportivi". L'intervento edilizio compensativo, naturalmente, indicato dal Governo non vuole dare il là a cementificazione selvaggia ovvero a speculazioni ma deve essere "funzionale al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'intervento e concorrente alla valorizzazione in termini sociali, occupazionali ed economici del territorio di riferimento".

Viene rimesso perciò alle valutazioni dei Comuni e delle Regioni la concessione di varianti ai piani urbanistici a favore dei finanziatori o dei promotori del progetto che garantiscano compensazioni economiche rispetto all'investimento nell'impianto sportivo. Una valutazione che sarà semplice quando si tratta di palestre o stadi in piccole realtà volti a promuovere lo sport di base. Più complessa quando si tratterà di soppesare l'impatto "sociale" di uno stadio di proprietà di una società di serie A al fine di determinare le misure urbanistiche/edilizie finalizzate a compensare lo sforzo economico di club e finanziatori.

Non erano previste deroghe alle ordinarie forme di controllo connessi agli interventi urbanistici. Le correzioni. Ora, stando alle ultime indiscrezioni, il testo sarà rimodellato: si parlerà di "interventi su impianti sportivi e su annessi funzionali, commerciali e di servizi", mentre i promotori del progetto potranno presentare "a corredo" un "piano contenente presupposti, condizioni e interventi da definire in accordo con la Pa".

Cosa significhi tutto ciò non è facile decriptarlo. Se non che la sensazione di avviarsi velocemente verso l'ennesima occasione mancata si fa sempre più forte con il passare delle ore. Le Olimpiadi del 2024. Tutto ciò nei giorni in cui a Roma si è appena conclusa la due giorni in cui il Coni ha fatto da padrone di casa con i vertici dello sport europeo, compresi 30 membri del Comitato olimpico internazionale (Cio) che fra circa quattro anni saranno chiamati ad esprimere la propria preferenza sulla sede delle Olimpiadi del 2024. E Giovanni Malagò il presidente del Coni si è lanciato in ottimistiche dichiarazioni ("ci sono molte più chance di candidarsi alle Olimpiadi").
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