Il-Trafiletto
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29/07/14

Salute | Cosa ci dicono le nostre unghie? Controlliamone colore e forma.

Quando si parla della cura delle mani, si fa riferimento alla loro bellezza in genere, siano esse di uomo o di donna. Molti non sanno però che le mani, ed in particolare le unghie, oltre al fattore estetico rivestono una particolare importanza nel rivelarci lo stato di salute della nostra persona. Eventuali anomalie presenti nelle unghie come la consistenza, la forma ed anche il loro colore possono fornirci utili informazioni su eventuali abitudini alimentari scorrette, su malattie dermatologiche ed altri problemi riguardanti il nostro organismo. Le unghie sane hanno sempre un bel colore rosa, un cambiamento di colore, come ad esempio il viola, denota un probabile sintomo di alterazione della circolazione sanguigna, mentre delle unghie con macchie rosse possono essere il sintomo di un’affezione cardiaca, polmonare, renale.. Nelle unghie possono fare la comparsa anche delle macchioline bianche, sintomo questo di carenza di ferro, zinco, rame o di eccesso di acidi urici, e se queste macchioline interessano la maggior parte delle unghie possono indicare psoriasi, dermatite, eczema. La presenza nelle unghie di strisce longitudinali suggeriscono che l’intentino non compie il proprio dovere. Da tenere d’occhio anche le macchie scure,che potrebbero essere dovute a piccole emorragie da trauma, destinate quindi a scomparire in breve tempo, e se ciò non avviene potrebbero essere un neo, ma anche un melanoma. Ed è quindi opportuno sottoporsi a una visita dermatologica. Da non dimenticare però che i problemi di unghie possono derivare anche da manicure troppo aggressive o dall’applicazione di smalti di scarsa qualità. In questi casi l’autodiagnosi che stiamo facendo non è attendibile.(immagine presa dal web)

03/06/14

Normalità è pazzia | Quale mistero avvolge il disturbo mentale | Alla scoperta di cosa è cambiato.

Dopo la pubblicazione di un nuovo manuale diagnostico, è aumentata l'incertezza relativa alla definizione di disturbo mentale: scopriamo che cosa è cambiato.

Si dice che il confine tra normalità e pazzia sia alquanto labile: un volume, pubblicato nel maggio del 2013, ha resa quest'affermazione più vera che mai. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, indicata in inglese con la sigla DSM (Diagnastic And Statistical Manual af Mental Disarders) non è un libro qualunque: si tratta infatti della "Bibbia" dell' American Psychiatric Association e, in questi mesi, l'ondata di reazioni che la sua quinta edizione ha suscitato non accenna a placarsi.

I più critici sostengano' che, ora, anche comportamenti assolutamente naturali vengono classificati come patologici, e la British Psychological Society, per esempio, ha dichiarato che esperienze normali potrebbero recare "la stigma della medicalizzazione", determinando' "interventi potenzialmente dannosi". 
Disturbi mentali
(immagine dal web)

Il DSM, pubblicato per la prima volta nel 1952, è una guida pratica per gli psichiatri, con tanto di caselle di controllo da spuntare per ogni sintomo di tutte le malattie mentali a oggi riconosciute. L'idea era quella di confrontare ciascuna definizione del manuale con i sintomi lamentati dal paziente, trovando per ognuno un'adeguata "etichetta": sindrome bipolare, disturbo acuto da stress, disturbo sintomatico da somatizzazione (ipocondria), e così via. 

La nuova edizione è il primo aggiornamento completo del DSM realizzato dall'American Psychiatric Association (APA) dopo quasi due decenni. Ha suscitato tanto scalpore a causa dei 15 nuovi disturbi mentali inseriti nella guida: per esempio, il dolore dovuto alla perdita di una persona amata potrebbe ora essere diagnosticato come "disturbo depressivo maggiore". Sentirsi terribilmente agitati prima di parlare in pubblico potrebbe significare che si è affetti da "sociofobia su base prestazionale". Anche chi  non vuole separarsi da vecchie carabattole diventa, secondo il manuale, una vittima del "disturbo da accaparramento". Nel prossimo post andremo a vedere ciò che accade durante la depressione a causa di un lutto.(science)
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