Il-Trafiletto
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29/06/14

Google Drive | Tutti i tuoi file a portata di mano

Con Google Drive possiamo creare e salvare on-line i nostri documenti, modificarli, condividerli, e avere sempre a disposizione la loro versione aggiornata.

Google Drive è il nome del servizio gratuito on-line di Google. E' attivo dalla fine di aprile 2012 e ora integra anche la suite completa di Google Documenti, i servizi di creazione, salvataggio e condivisione di documenti on-line. Possiamo ovviamente utilizzarlo anche da PC, ma in questo post vorrei focalizzare la vostra attenzione sulla versione Android visualizzata su tablet.
Su smartphone i menu sono disposti in modo diverso, ma le funzioni sono le stesse. L'app per accedere al nostro profilo di Google Drive si trova nello Store Google Play ed è gratuita. Altrimenti possiamo esplorare la pagina Web http://google.com/mobile/drive.

COMANDI PER MOLTE FUNZIONI
Google Drive mette a disposizione di ciascun utente ben 15 GB di spazio che può essere usato per creare da zero, salvare, catalogare, archiviare, condividere i documenti. Con il nostro account personale di Google possiamo collegarci a Google Drive da qualunque dispositivo o PC, accedendo senza problemi ai nostri documenti senza doverci preoccupare di averli in un disco o in una chiave di memoria. L'interfaccia dell'app di Google Drive è essenziale e in prima istanza presenta un'icona per attivare la funzione di ricerca dentro all'archivio personale, un comando per modificare la visualizzazione delle anteprime dei documenti e infine un'icona che serve a creare i nuovi elementi: potranno essere una cartella, un documento testuale, un foglio di lavoro, una scansione. Altrimenti si può caricare un file già salvato nella memoria del dispositivo. A differenza del servizio per computer, l'app di Google Drive non dà ancora la possibilità di aprire e modificare presentazioni o disegni. Sebbene nelle precedenti versioni dell'app le opzioni di modifica ai file fossero solo basilari, ora possiamo agire su allineamento, creare elenchi, alterare il tipo di carattere usato, sottolineare e colorare in modo differente diverse parti.
Google Drive

Queste funzioni sono particolarmente utili per la creazione e gestione di fogli di calcolo. Se esercitiamo una pressione prolungata sull'icona di qualunque documento possiamo condividerlo, rinominarlo, eliminarlo oppure inviare un link a un nostro contatto per permettergli di accedere al file in questione. Quando un file è condiviso tra più utenti, tutti possono aprire lo stesso documento contemporaneamente, inserire modifiche o commenti. Qualsiasi cambiamento è visibile in tempo reale sullo schermo, come se si lavorasse davvero "gomito a gomito" sullo stesso progetto.

OTTIMA ANCHE OFF-LINE
Se tutte le funzioni di cu abbiamo parlato finora sono quelle "ereditate" da Google Documenti, ma non dobbiamo dimenticare che questa app è una delle migliori piattaforme di archiviazione on-line in circolazione: quindi su Google Drive possiamo caricare qualsiasi tipo di file: immagini, PDF, archivi compressi...proprio come Dropbox, l'app di Drive sincronizza l'elenco dei contenuti su tutti i dispositivi e computer su cui è installata, In questo modo, tutte le volte che vi si accede, si è sicuri di avere le ultime versioni dei file. Proprio per questo motivo Google Drive ci permette di lavorare sui documenti anche quando siamo disconnessi dalla Rete. In questo modo possiamo trasferirli da una piattaforma all'altra e, una volta che la connessione sarà nuovamente disponibile, caricheremo il documento modificato in modo da avere a disposizione solo la versione pi recente.(computeridea)


22/06/14

CloudMagic | Non sfugge nulla

CloudMagic per Android
Un motore di ricerca con cui trovare testi, contatti, file e dati indipendentemente da dove li abbiamo salvati.

CloudMagic è un app di ricerca capace di interrogare diverse applicazioni, servizi e programmi contemporaneamente. La scarichiamo e ci registriamo, poi le indichiamo i servizi su cui vogliamo che conduca ricerche, dandole accesso ai dati.

Possiamo scegliere SkyDrive, Gmail, Google Drive, Windows Live, Office, Dropbox e cosi via. Ci serve una conversazione di Google Talk ma non la troviamo più? Oppure un'informazione presente in uno dei molti documenti che abbiamo in Dropbox? L'app si collega ai nostri profili: dobbiamo indicare a CloudMagic se stiamo cercando un messaggio, una persona, un file, un post o un evento. CloudMagic eseguirà la ricerca per noi presentandoci i risultati divisi per categoria. L'app è scaricabile in versione demo gratuita e ci offre 50 ricerche. La compatibilità e verso tutti i dispositivi Android.(computeridea)





19/10/13

Datagate, Google si mette all'opera per proteggere la privacy da Fbi e Nsa

Datagate, Google si mette all'opera per proteggere la privacy da Fbi e Nsa!
Il colosso americano sta mettendo in essere uno strumento da introdurre come sistema di difesa dei dati personali nel web per impedire agli 007 americani di potere accedervi senza un'autorizzazione del tribunale competente.
Infatti dopo le rivelazioni di Edward Snowden, a pagare le conseguenza maggiori in termini d’immagine non è stata tanto l’amministrazione Usa, quanto le aziende coinvolte nello scandalo Datagate. Colossi dell’informatica come Microsoft e Google, già impelagate quotidianamente con un’opinione pubblica sempre pronta ad accusarle per qualsiasi comportamento poco "chiaro", non avevano certo bisogno anche di quest'altra etichetta di "spioni per conto terzi" che gli è stata immediatamente accollata a seguito della vicenda legata al sistema Prism. Google pare infatti voglia correre ai ripari con una azione a sorpresa che potrebbe farle recuperare credibilità nel settore tanto sensibile come quello della privacy.
In base a quanto riportato da Cnet, i vertici di Mountain View starebbero pensando di introdurre un sistema di protezione crittografico con password per proteggere documenti all'interno del server di Google Drive, il servizio di archiviazione online proprio terminato (tra gli altri) al centro delle polemiche nell’affare Prism. La soluzione pensata da Google, se confermata, potrebbe rappresentare un raffinato escamotage, che fa uso delle peculiarità della legislazione Usa in tema di intercettazioni e accesso ai dati. In base a quanto emerso dai documenti pubblicati nelle scorse settimane, infatti, la "collaborazione" tra le aziende hi-tech e il governo 
Google

Statunitense troverebbe il suo punto in comune nel Patriot Act, la legge emanata dall’amministrazione Bush nel 2001 in chiave anti-terrorismo e che permette alle agenzie federali di chiedere informazioni e dati a qualsiasi azienda senza dover passare da un’aula di tribunale. Trattasi delle national security letters, comunicazioni (segrete) che obbligano le società a dare le informazioni richieste senza l’intervento di un giudice.
Se Google dovesse riuscire ad introdurre un sistema di protezione tramite crittografia, i dati archiviati sui server del colosso americano sarebbero oscurati per chiunque, a meno che non si sia in poassesso della password. Un sistema già utilizzato da numerosi servizi online, in cui il sistema di crittografia usa una chiave che è in possesso solo dell’utente e che impedisce a chiunque, compresa l’azienda che gestisce il servizio, di potere accedere ai dati. Se Google dovesse fare suo un sistema simile, l’accesso alle informazioni per Nsa e Fbi diventerebbe per lo meno complicato. I federali dovrebbero scegliere tra usare dei software per abbattere il blocco crittografico, un processo dispendioso sia in termini di tempo che di denaro, altrimenti avere la password. In tal caso, però, sarebbe necessario intercettare l’utente mentre la usa e, per farlo, la legge Americana prevede che sia necessario un provvedimento specifico del giudice.
Tutta la vicenda, al momento, rimane ancora un'ipotesi. Sia perché Google non ha dato conferma al progetto di adottare la crittografia, sia perché non si conosce l’effettiva efficacia di una manovra del genere. Le modalità con cui i federali accedono alle informazioni conservate dalle società coinvolte nel programma Prism, infatti, non sono ancora chiare. Il governo Usa mantiene il massimo riserbo e le notizie che arrivano dalle aziende coinvolte non chiariscono più di tanto le cose. In un post pubblicato sul suo blog, per esempio, il responsabile degli affari legali di Microsoft Brad Smith ha gestito la questione spiegando che la società vorrebbe rendere pubblici i documenti che descrivono i rapporti con Nsa e Fbi, ma il governo per il momento glielo vieta. Nella sua arringa in difesa delle politiche sulla privacy del servizio di posta Outlook.com, però, Smith da assicurazione che Microsoft "non fornisce ad alcun governo la possibilità di violare il sistema crittografico di trasmissione e tantomeno fornisce le password degli utenti". Peccato che, come spiega lui stesso, la protezione di cui sopra è attiva solo per la trasmissione delle email, mentre i dati sui server Microsoft sono conservati in chiaro!
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