Il-Trafiletto
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18/03/14

Le avventure di Tintin di nuovo in libreria

Ricordo molto bene che il mio istruttore di equitazione, Claude, nativo di Bruxelles, era un appassionato di fumetti d'epoca. Fu allora che conobbi Tintin, il suo fumetto preferito, le avventure di un giovanissimo reporter. Gli appassionati lo conosceranno di sicuro, ed è per questo che saranno sicuramente interessati al fatto che, nelle librerie dei paesi francofoni, arriva un albo inedito,  30 anni dopo la morte di Hergé (1907-1983), il disegnatore belga creatore del celeberrimo reporter ragazzino. Si tratta delle strisce a fumetti in bianco e nero di una prima versione di un episodio spettacolare di ''Le Avventure di Tintin'', pubblicato dal quotidiano belga ''Le Soir'' tra il 1943 e il '44, poi proposta a colori nel 1948 con numerose varianti.
Tintin

L'inedito, pubblicato da Casterman/Moulinsart, si intitola ''La maledizione di Rascar Capac'' e propone l'intera storia originale di ''Le sette sfere di cristallo'' apparsa durante la seconda guerra mondiale. Il volume e' arricchito da abbozzi, schizzi e documenti d'epoca che mettono anche in luce le minuziose ricerche storico-archeologiche compiute da Herge', all'anagrafe Georges Prosper Remi, soprattutto per tratteggiare la civiltà degli Incas. Il libro è arricchito dai contributi di Philippe Goddin, ex segretario generale della Fondazione Hergé. Un secondo tomo di ''La maledizione di Rascar Capac'' apparira' nel prossimo autunno, in occasione dell'ottantesimo anniversario della prima edizione di ''Le Avventure di Tintin'', dal titolo ''I sigari del faraone''. L'albo inedito è il frutto della collaborazione tra Casterman (gruppo Gallimard), storico editore belga di Tintin, e Moulinsart, la societa' che gestisce i diritti commerciali di Herge'. Il prezzo dell'opera è di 20 euro.

29/01/14

Perchè si dice "stendere un velo pietoso"?

Sarà capitato anche a voi di usare questo modo di dire, fortuna che rispetto a quelli da me analizzati fino ad ora, questo è tutt'ora di uso comune. C'è da immaginarsi la scena: prendere una bella tela e ricoprire tutto ciò che non ci aggrada, che non ci piace, o che vogliamo nasconderep er pudore, che sia concreto o astratto, con un ampio gesto, come si usa di solito fare per stendere la tovaglia sul tavolo, mentre ci accingiamo ad apparecchiare.
Il velo pietoso

"Stendere un velo pietoso", usiamo queste parole quando vogliamo indicare la volontà di dimenticare o non pensare ad una circostanza spiacevole. L’idea del velo che copre un oggetto alla vista indica appunto questa volontà. Tacere un episodio o una verità dolorosa o semplicemente spiacevole. Usato di solito in riferimento a un episodio sul quale si preferisce non ritornare per evitare contrasti, dissapori o discussioni, oppure per non rivangare antiche colpe, rancori e simili. Tralasciare i particolari scabrosi o dolorosi di una questione, per delicatezza, pudore, pietà o altro. Talvolta usato anche in tono scherzoso.
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