Il-Trafiletto
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16/04/14

Ventesima ed ultima parte del Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra

Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"

Allora capii che alla base del movimento c'erano i figli di papà, che, impauriti dalla possibilità di perdere i loro privilegi, decisero di eliminare l'unico criterio possibile che li avrebbe condannati a ruoli subalterni. Avete capito i cornuti ? E così l'unico criterio adottato in questo paese è divenuto quello della raccomandazione e non della competenza e nella merda c'è finito il paese non più il singolo rampollo. Le università, i manager statali, le più alte cariche dello Stato sono finite nelle mani di fannulloni incompetenti, che hanno solo la tessera di partito giusta o giuste conoscenze e così un paese come la Svizzera, che ha un decimo degli abitanti dell'Italia, ha dieci volte i brevetti dell'Italia. I posti di lavoro vengono determinati dai brevetti. I più capaci sono costretti ad andarsene all'estero e così il paese s'impoverisce sempre di più. Abbiamo già chiarito a sufficienza che gli sviluppi della società postindustriale rende vitale per la sopravvivenza del paese la necessità che il maggior numero possibile di cittadini, raggiunga i livelli culturali da noi preconizzati, per avere una sola possibilità di poter far fronte ai problemi che la nostra generazione lascerà a quelle future. Qualche anno fa da una delle organizzazioni scolastiche internazionali è stata effettuata una ricerca, che metteva a confronto i sistemi scolastici di trentacinque paesi, fra i più industrializzati ( rapporto PISA). Il sistema scolastico italiano finì al 33imo posto, la Germania al 30imo. I criteri che definivano la classifica erano gli elementi di autonomia., competenza, capacità di prendere delle iniziative ( imprenditoria) e creatività degli studenti, tutti elementi che abbiamo descritto come fondamentali per la società post-industriale.

Le nazioni che finirono ai primi posti furono: Finlandia, Svezia, Norvegia, Svizzera, Singapore, Corea del sud... cioè tutti paesi che avevano un numero limitato di abitanti. Perché? Perché questi piccoli paesi non potevano accontentarsi di ridurre le persone competenti solo al venti per cento della loro popolazione, altrimenti non ce l'avrebbero fatta a sostenere la concorrenza con paesi più popolosi, per cui avevano bisogno che il maggior numero di abitanti possibile acquisisse capacità creative ed imprenditoriali. Questo obiettivo, perfettamente raggiunto, ha permesso loro di sostenere la concorrenza di paesi con popolazioni molto più numerose delle loro. Questo però dimostra pure che se c'è la volontà politica è possibile portare la stragrande maggioranza della popolazione a questi livelli. L'Italia, come al solito, ha nascosto questo rapporto in un cassetto; la Germania ripete ogni anno l'esperimento per verificare eventuali progressi, che non ci potranno essere se non si decide a superare il concetto di una società fondata su una classe dirigente del 20%. Conclusione Mi permetto di riassumere in una forma di decalogo quanto affermato finora:
1.Organizzare tutti i Produttori del paese, sopratutto i contadini, per discutere con loro la possibilità di mettere in opera una produzione differenziata e variegata, che soddisfi i bisogni dell'intera cittadinanza nelle varie stagioni e preparare con loro la creazione della moneta suppletiva a carattere locale.
2.Convincere la cittadinanza ad acquistare presso i produttori locali facendo capire che in questo modo i soldi, restando in paese, produrranno altra ricchezza e, di conseguenza, nuovi posti di lavoro; inoltre, grazie alla moneta locale, sarà possibile rendere l'acquisto presso i locali più favorevole di quello presso la grande distribuzione.
3.Patto generazionale. Portare in banca i propri risparmi è come buttarli dalla finestra. I detentori del risparmio: gli anziani, con il loro capitale potranno investirlo in attività locali coinvolgendo ed indirizzando i giovani con la loro esperienza, mentre questi ultimi, grati per l'aiuto ricevuto, sapranno ricompensare con il loro lavoro la fiducia in loro riposta. Questa strada permetterà anche la moralizzazione della vita pubblica del paese, perché nessuno affiderà i suoi risparmi a persone note per la loro incapacità e disonestà.
4.Recuperare ed insegnare nelle scuole quell'economia della sussistenza, (Come fanno in Svizzera),che ha permesso ai nostri vecchi di risparmiare anche su salari bassissimi, perché erano in grado di soddisfare da soli il fabbisogno familiare. E' stato questo a impedire che l'economia italiana, nonostante il debito pubblico, sia completamente franata.
5.Creare un sistema informativo che permetta ai produttori di far conoscere agli interessati la sovrapproduzione propria in modo da smaltirla velocemente senza doverla buttare via, eliminando lo spreco.
6.Mettere in condizione il paese di essere in grado di produrre tutto ciò di cui i cittadini hanno bisogno, ben consapevoli, che ogni euro che lascia il paese è un euro perso. Dichiarare guerra allo spreco (modello americano) non si possono produrre alla cieca diecimila paia di scarpe per venderne solo una decina, perché la materia prima sta finendo, ma produrre esclusivamente quello che si consuma. 
7.Esiste tutta una gamma di prodotti cosmetici, che vengono fatti con l'olio d'oliva, perché non tentare di farceli da soli invece di acquistarli dai tedeschi, che l'olio d'oliva lo vengono a comprare da noi?

8.Attività simili incoraggeranno il recupero e la diffusione presso le nuove generazioni di un artigianato fiorente, che potrà in futuro trasformare i cupi androni del centro storico in ridenti botteghe artigiane nelle quali vendere i prodotti (unici?) creati.

9.Creare una banca del tempo nella quale tutte le ore di lavoro sociale prestate hanno uguale valore: Un'ora di insegnamento ad un giovane equivale ad un'ora di giardinaggio del giovane etc...in questo modo sarà possibile curare ed approfondire i legami di una società solidale, che offre molta sicurezza ai suoi componenti.

10.Creare dei controlli periodici delle attività proposte, che verranno portate a conoscenza dell'intera cittadinanza( giornale?). Solo in questo modo sarà possibile raggiungere l'obiettivo di sottrarre la maggior parte dei cittadini alla schiavitù dei media di regime, perché viene loro offerta l'alternativa di partecipare alla gestione del proprio destino e di quello dei propri figli.

11.Tutte le attività economiche del paese devono avere per fine la felicità dei cittadini e non quella degli speculatori e dei burocretini. Solo allora potremo vedere tornare il sorriso sulla faccia dei compaesani. Il danaro allora verrà ridimensionato e tornerà ad avere solo il valore di scambio, per cui fu creato, finendo di essere un feticcio.

Cari amici, il mio compito è finito qui. Ho messo a vostra disposizione le mie conoscenze. Ho preso l'impegno di contribuire alla realizzazione degli elementi qui illustrati in qualità di tecnico, a condizione però che persone responsabili in questo paese decidano di fare la loro parte ed assumersi le loro responsabilità. Se mi verrà offerta l'occasione cercherò di tener fede alla mia promessa. Se però riflettete bene la proposta, vi accorgerete che questo programma può essere realizzato solo da voi. Per la prima volta potete verificare come si può essere in grado di risolvere da soli i propri problemi. Siete voi tutti, divisi nelle varie categorie, i protagonisti. Il mio ruolo è terminato con la stesura di questo scritto. Al limite potreste realizzarlo anche senza la mia presenza.
Scritto da Giuseppe Siano FINE

11/04/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte diciannovesima parte

Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"


Tutto ciò con cui viene a contatto sono segni.
Se viene a contatto con molte cose e molte esperienze, è indotto a conoscere molti segni.
Immaginate un armadio. Esso è fatto di due elementi: La grandezza dell'armadio e la bellezza e la
chiarezza delle linee che lo costituiscono.
La grandezza è determinata dall'abbondanza del legno a disposizione, se un bambino ha poca legna
costruirà un armadio piccolo, se ne ha tanta invece, costruirà un armadio grande.
Le linee sono invece date dalla chiarezza del mondo in cui vive, che se ha regole chiare, precise e
comprensibili, gli permetterà di costruire un armadio dalle linee chiare, altrimenti verrà tutto storto
e confuso.
Il legno è dato dall'abbondanza delle sollecitazioni ( segni) che il bambino riceve.
Un bambino che in questi anni fa esperienze ricche, conoscenze varie che lo costringono a
verbalizzare tutte queste esperienze, avrà una grande intelligenza ( armadione) , un bambino invece,
che passa la sua vita in ambienti poveri di sollecitazioni, avrà una intelligenza limitata( Armadietto).
Attenzione: Portare un bambino nel bosco e nominargli il nome proprio degli alberi che incontra,
semmai facendogliene assaporare le parti, riceve molte sollecitazioni rispetto ad un bambino che si
sente dire sempre e solo albero, albero,...

Un bambino che viaggia molto; un bambino che ha l'opportunità di giocare con altri bambini di
diversa provenienza culturale ecc... sviluppano competenze maggiori e quindi una intelligenza più
complessa rispetto ad un bambino che cresce in un ambiente ristretto e limitativo come quello del
nostro paese.
L'apprendimento di una lingua straniera a questa età ha degli effetti meravigliosi sulla formazione
dell'intelligenza, faccio un esempio:
Conosco abbastanza bene il tedesco, perché a casa mia si parla tedesco.
Questa lingua l'ho imparata da adulto; quindi non ho fatto altro che scrivere su uno dei cassetti del
mio armadio, che mi ero costruito da bambino: tedesco e tutte le parole di quella lingua le ho
immagazzinate in quel cassetto.
Se la stessa lingua l'avessi imparata nei primi sei anni di vita essa non sarebbe stato ancora tedesco,
questo l'avrei capito dopo, ma sarebbe stato legno ( segni), che avrebbe permesso di costruirmi un
armadio molto più grande e avrei imparato il tedesco alla perfezione, mentre adesso ho spesso delle
esitazioni..
Perciò è fondamentale l'apprendimento di una lingua straniera a quell'età.
Importante, per la chiarezza delle linee, è il referente.
Per il bambino tutti sono segni, lui deve solo capire che con il signor Franz deve usare solo certi
segni “ del signor Franz” per farsi capire.
D'altro canto il signor Franz se il bambino non usa i suoi segni, anche se gli viene da fare la pipì,
gliela fa fare addosso, ma reagisce solo quando questi usa i “suoi “segni ( chiarezza delle linee
dell'armadio).
Allora la realtà è una, ma i modi di vederla sono già due, quello del papà e quella del signor Franz.
In un momento successivo, comincerà a porsi la domanda, ma perché papà chiama così e il signor
Franz colà la stessa cosa? ( coscienza critica)
Domanda : Un paese a destinazione turistica come il nostro, quali possibilità avrebbe in questa
direzione.
Il mio progetto si proponeva anche delle iniziative in questo senso.
Domandate ai vostri politici perché hanno preferito soffocarlo!
Dopo una cura di un anno, con una insegnante di madrelingua inglese o tedesca ecc, organizzare
uno scambio con una classe di pargoli inglesi con le loro madri con cui far giocare i nostri e
viceversa, quali ripercussioni avrebbero avute sulla formazione dei processi fondamentali dei nostri
ragazzi?
E quali conseguenze da adulti ( posti di lavoro) la coltivazione di questi rapporti d'amicizia iniziati
da bambini?
Questo modo di procedere favorisce proprio i bambini meno abbienti; figli di contadini e operai.
Questi sono processi normalmente usati dai ricchi per i loro figli: La tata di madrelingua straniera,
viaggi, incontri e giochi con coetanei stranieri ecc.
Con questo sistema la comunità sopperisce al censo con iniziative che permettono alla maggior
parte dei suoi componenti di raggiungere quei livelli culturali e professionali molto alti che le
società del futuro richiedono.
Abbiamo detto che la società del futuro sarà una società di imprenditori, ma per tenere botta i nostri
giovani dovranno sviluppare delle competenze imprenditoriali ( fantasia, intelligenza, poliedricità,
tolleranza, padronanza di culture diverse ecc..) che, finché restano chiusi nel circuito nostrano non
potranno mai avere.
E' nostro compito mettere a loro disposizione queste competenze.
Ci sarà un ritorno anche per il paese e, sono sicuro, anche per me, se mi verrà offerta l'opportunità
di mettere a disposizione dei giovani queste mie competenze, perché i giovani sanno essere generosi
in particolare con coloro che offrono elementi culturali atti a risolvere i loro problemi di vita.
Ancora adesso ricordo con estrema riconoscenza un professore universitario, adesso famoso, ma
allora solo assistente, che mi consigliò di imparare il tedesco se volevo avere maggiori possibilità di
successo professionale.
Quel suo consiglio mi ha risolto la vita.
La scuola italiana è fallita, perché è in grado di sfornare solo burocrati: è una fabbrica di burocrati.
Quando terminano gli studi, se ce la fanno a terminarli, i vostri figli sono costretti ad andare via dal
paese, perché, alla ricerca di lavori dipendenti, non possono trovarne in loco.
I processi formativi che noi preconizziamo invece prevedono la formazione di giovani che
caratterialmente avranno sviluppato uno spirito creativo ed imprenditoriale.
In una società computerizzata, come la nostra, la creatività per esprimersi non ha bisogno di
spostarsi necessariamente altrove.
Si gettano le basi quindi affinché i giovani possano restare nel paese, che in questo modo finirebbe
di dissanguarsi e tutti, anche noi anziani, ne trarremmo giovamento.
Una delle caratteristiche innate del bambino è la curiosità, che è la molla del sapere.
La scuola, siccome è ancora strutturata sui bisogni della società industriale ( quella del 20% di
pensanti, che di solito vengono dal liceo classico) non ha altra funzione che di ammazzare questa
curiosità innata, infatti la maggior parte degli alunni vive la scuola come una noia senza fine.
Il mantenimento nell'ignoranza di larga parte della popolazione italiana è voluto sia dalla classe
dirigente di destra che di sinistra, perché una presa di coscienza del popolo sarebbe la fine del loro
potere e dei loro privilegi.
Date ai figli dei poveri le stesse condizioni di partenza di quelle dei figli dei ricchi e i figli dei
poveri saranno bravi come, se non di più di quelli dei ricchi.
Un amico, che partendo dalla gavetta è diventato il numero uno di uno dei Konzern più grandi del
mondo mi diceva:” pezzelatied spiegami un po': Quando andavo alle elementari ci tenevano ore e
ore in classe e procedevamo nell'apprendimento con estrema lentezza e difficoltà, come è possibile
che mia figlia, che ho inviato alla scuola internazionale, nel giro di tre settimane è in grado di
leggere e far di conto?”
“Caro amico,” Gli ho risposto:” quando tu andavi a scuola non eri ancora nessuno, tua figlia è
appunto figlia di uno dei più grandi manager del mondo, solo questa è la differenza”.
TUTTI i bambini normodotati sono in grado di apprendere alla stessa velocità, basta che lo si
voglia e i rappresentanti dei politici di TUTTI I PARTITI, che abbiamo in Italia NON lo vogliono.
Il sig. D'Alema i suoi figli li manda alle scuole internazionali!!! cosa che dovrebbe essere vietata a
tutti i politici, perché un cuoco che non mangia la minestra che ha cucinato, diventa sospetto.
Un ultimo punto: Ma è possibile che TUTTI i bambini possano raggiungere questi livelli?
SI ! TUTTI I BAMBINI NORMODOTATI POSSONO RAGGIUNGERE QUESTI LIVELLI.
Io ho fatto il '68. Studiavo a Padova, che era una delle università più calde.
Ho partecipato intensamente alla politica universitaria, ma sempre con una certa profonda
diffidenza, che limitava la mia piena adesione.
Un motivo poteva essere rappresentato dal fatto che dovevo anche lavorare per mantenermi agli
studi, ma il motivo fondamentale era che avevo l'impressione che mi stessero fottendo anche se
allora non capivo come.
L'ho capito anni dopo.
Nel 1968 arrivarono all'università per la prima volta nella storia d'Italia anche figli di povera gente,
di operai ecc.
La parola d'ordine all'epoca divenne: “ Abbasso la meritocrazia !”
Allora, io ero povero, se volevo uscire dalla merda avevo una sola possibilità: Dimostrare che ero
più capace degli altri.
Ma se questo criterio non doveva più valere, quale doveva essere il criterio di scelta per i posti
migliori?
E venne la raccomandazione.
                                                                                                                scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                         [mercoledì la ventesima parte]

09/04/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte diciottesima parte

 Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"


Artigianato.
L'artigianato e la piccola industria sono le branchie maggiormente toccate dalla crisi e quelle che
dovrebbero avere maggior interesse alla realizzazione degli aspetti finanziari proposti in questo
progetto.
Ho già chiarito in precedenza come le contrapposizioni storiche fra operai e datori di lavoro siano
ormai obsolete, perché il nemico comune del mondo del lavoro è la finanza di rapina, che utilizza
anche industrie in salute, per fini speculativi, lasciandole poi, a speculazione avvenuta,
completamente disfatte e rovinate.
Il mondo dell'impresa deve cominciare a capire che il nemico non è più l'operaio con le sue
rivendicazioni salariali; mentre d'altro canto l'operaio deve capire che il suo mortale nemico, colui
che brucia ricchezza, senza crearne è la finanza disonesta e criminale, che si serve di politici venduti
siano essi di destra o di sinistra.
Se si riuscirà a creare un'alleanza dei produttori e gli imprenditori capiranno che è venuto il
momento di mettersi a capo del movimento, avremo buone possibilità di riuscita.
E' necessario creare strumenti economici e finanziari nuovi.
Bisogna riuscire a vietare la trattazione di budget finanziari velenosi, che perfino i bancari non
riescono a comprendere.

Gli organi di controllo vanno rafforzati e la Banca d' Italia deve ritornare proprietà degli italiani e
riacquistare la sua funzione di controllo sull'operato delle banche.
Il trattato di Lisbona va rifiutato, perché sottrae al controllo democratico dei cittadini europei
elementi fondamentali della struttura dell'Europa.
Signori ! Ne va del vostro e del nostro futuro e di quello dei nostri figli.
Questa nostra iniziativa è qui solo una delle molteplici iniziative sparse per l' Italia.
Nel mondo e perfino negli Stati Uniti c'è un fiorire di iniziative analoghe, che si diffondono
sopratutto attraverso internet.
I partiti ufficiali si stanno dimostrando inadeguati, perché i loro rappresentanti, sono incapaci di
porsi in termini alternativi al sistema di Wall Street, ne sono solo i servi fedeli ed ottusi.
Bisogna darsi degli strumenti e delle strutture nuove, che partano dal mondo dell'impresa, perché
produce ricchezza e osteggino il mondo di questa finanza che invece distrugge ricchezza.
Quelle proposte da me avanzate per favorire i flussi finanziari nel paese possono essere certamente
ampliate e completate dalla vostra esperienza e sopratutto dal contatto e confronto con altre realtà
similari che stanno fiorendo dappertutto in Italia e all'estero, alle quali, a tempo debito, sarà
opportuno relazionarci.
Ormai le banche, come abbiamo visto in precedenza sono occupate principalmente a derubare i loro
clienti, offrendo loro dei prodotti che, nel tempo si riveleranno fruttuosi solo per i padroni delle
banche stesse.
Bisogna allora azionare dei meccanismi che mettano direttamente in contatto il risparmio con
l'iniziativa imprenditoriale.
Turismo
Per quanto concerne questa branchia rimando al progetto da me elaborato anni fa, che purtroppo è
stato accantonato dai compagnuzzi nostrani.
Brevemente:
Questo progetto partiva dai seguenti presupposti:
Da noi ci sono circa quaranta operatori turistici, la maggior parte provenienti da fuori a causa della
disastrosa politica fatta qui negli anni precedenti, che avrebbe dovuto indirizzare i cittadini a non
vendere le loro case, ma a trasformarle in attività turistiche.
Il che avrebbe permesso di salvaguardare l'aspetto agricolo della zona rendendolo più redditizio,
perché collegato a quello turistico.
Il fatto che degli stranieri guidino questi esercizi non è però da considerarsi negativamente, perché
costoro, vivendo qui, ne condividono i problemi anche economici e quindi sono coinvolti nei
processi che stiamo vivendo.
Quelle operative sul nostro territorio sono piccole strutture turistiche a conduzione familiare, che
non possono ampliare molto la loro offerta.
L'idea alla base del progetto era quella di creare un centro ludico- sportivo a gestione pubblica e
con una offerta ricca, che d'estate si sarebbe posto al servizio delle strutture turistiche favorendo
contatti fra autoctoni e stranieri; d'inverno invece queste stesse strutture sarebbero state messe a
disposizione dei nostri cittadini a prezzi accessibili, perché i costi sarebbero stati coperti in gran
parte dai turisti.
Queste stesse strutture inoltre avrebbero potuto rappresentare il punto di riferimento per scambi
culturali e scolastici di alunni stranieri con quelli nostrani.
I governanti di questo paese hanno trasformato il progetto ….. in un agriturismo in più, con contorni
ridicoli, che non hanno nessuna relazione con la progettualità da me a suo tempo prospettata.
Sta a voi cittadini continuare sulla strada del disastro o cercare vie e gente nuova.
In gioco ci sono gli interessi di tutti noi.
Siccome inoltre il progetto coinvolgeva un numero notevole di protagonisti impegnati nel sociale:
presidenti squadre di calcio, nuoto, arcieri, ballo, teatro, cavalli ecc.. si sarebbe assistito ad una
gestione sociale di un bene sociale.
Insomma avremmo avuto finalmente una gestione socialista del paese nei fatti e non solo a
chiacchiere, dalla quale attingere dirigenti futuri per la gestione della cosa pubblica.
Continuiamo invece ad essere tediati da burocretini, bravissimi a recitare il catechismo socialista,
ma incapaci di tradurre in pratica una sola idea di quanto recitato.
Per le generazioni future; scuola e cultura:
Siamo ormai arrivati al capitolo finale di questo breve excursus, che ci ha permesso, dopo un
viaggio attraverso la politica mondiale, di aprire degli spiragli sulle conseguenze che la stessa
potrebbe avere sulla nostra politica locale ( pensare globale per agire locale).
Quindi, anche tenendo conto di iniziative già messe in atto in altri paesi italiani e stranieri, abbiamo
cercato di elaborare delle soluzioni ai nostri problemi.
Ce ne resta da analizzare l'ultimo, quello che mi sta più a cuore, perché ad esso ho dedicato la
maggior parte della mia vita.
Per guidare un'auto lo Stato pretende che il cittadino consegua una patente.
Adesso anche per possedere uno di quei cani pericolosi vogliono, giustamente, introdurre l'obbligo
di una patente.
A tutti i pedagogisti è noto, che, i processi formativi fondamentali nel bambino avvengono nei
primi sei anni di vita e che per questi è basilare l'azione dei genitori, eppure lo Stato non
pretende nessuna “ patente” da parte dei genitori, nonostante ricoprano questo ruolo
fondamentale per i loro figli e per i futuri cittadini di questo paese.
Perché?
Nella mia pratica di insegnante non ho conosciuto nemmeno un genitore che non volesse il
bene del proprio figlio, ma ne ho conosciuto pochissimi che sapevano come si fa.
Spero che quanto dirò adesso non mi faccia rischiare una passata di botte da qualche signora
inviperita: le mamme italiane, purtroppo, al riguardo sono un disastro, perché nei confronti dei loro
figli si pongono solo in termini affettivi e non pedagogici.
Dovere dei genitori non è solo quello di volere bene ai figli, anzi proprio perché gli si vuole bene,
devono porsi in termini pedagogici; cioè passare al bambino nel più breve tempo possibile il
maggior numero di competenze che gli permettano la sopravvivenza:
Apprendimento di igiene personale, pulizia del proprio ambiente, preparazione e coltivazione cibi,
conoscenza dell'habitat, campi e boschi e del paese, conoscenza strutture sociali e strutturali del
paese, integrazione nel tessuto sociale ecc.....
Ho incontrato maggiore difficoltà a far comprendere ad un alunno che era suo dovere pulire la
merda che aveva prodotto, che chiarirgli un problema di matematica.
Obiettivo primario del genitore è quello di inculcare il senso di autonomia ed indipendenza.
Nel mondo animale ciò avviene nel giro di un paio di anni, in quello umano qualche anno in più
perché i processi e le competenze richieste sono più complesse.
Le mamme italiane dilazionerebbero questo processo all'infinito, allevando così un esercito di
“bamboccioni”.
I processi formativi fondamentali sono quelli della formazione dell'intelligenza e del carattere,
due elementi cioè che una persona si porterà dietro per tutta la vita e quindi lo segneranno per
sempre e decideranno il suo destino.
Quando il bambino arriva a scuola i processi fondamentali sono già avvenuti ed il suo destino è già
definito.
Nel periodo scolastico avviene un solo processo formativo, sebbene importantissimo, quello
dell'astrazione.
Come si forma l'intelligenza nel bambino e perché i genitori giocano un ruolo così importante.
Il bambino a quella età è condizionato dagli istinti primari, mangiare, bere ecc
Egli s'accorge che coloro che soddisfano questi suoi bisogni sono quelli che poi riconoscerà come
genitori.
Il fatto che le prime parole che pronuncia siano mamma e papa è una nostra invenzione, perché in
realtà il bambino, non riuscendo a modulare la bocca , riesce a produrre solo suoni con la bocca
chiusa (m, p) o con la bocca completamente spalancata (a), sorry.
Solo che, vedendo che ogni volta gli adulti, quando pronuncia queste parole gli fanno festa, allora
tende a pronunciarle più spesso.
Tra bambino e genitore si stabilisce un legame profondo che il bambino rapporta alla sua
sopravvivenza, quindi sviluppa una fiducia cieca ed assoluta nei genitori.
Se un genitore racconta al figlio che un asino vola, nemmeno il più grande scienziato del mondo
riuscirà a convincerlo che è impossibile.
A sedici anni, dopo la pubertà, allora sarà in grado di riflettere: “quello str... di mio padre...”
Chiarito il perché i genitori giochino un ruolo così importante dedichiamoci alla formazione
dell'intelligenza.
Per fare questo dobbiamo tornare al De Saussure.
Vi ricordate quando ho detto che potevate tagliarmi anche a pezzettini, ma io restavo sempre quello
che sono, con la mia intelligenza e il mio carattere oltre alle esperienze fatte durante 64 anni di vita
che un po' hanno influito.
Ebbene noi dobbiamo tenere presente che il bambino forma questi due elementi in questo periodo.
Il De Saussure dice che la realtà è fatta di significati (cose ) e significanti (nomi delle cose), per il
bambino essi sono segni, che sono congiunti.
Tutto ciò con cui viene a contatto sono segni.
                                                                                                                  scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                      [venerdì diciannovesima parte parte]

04/04/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte diciassettesima

 Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"

Agricoltura. Chiudete per un momento gli occhi ed immaginate una situazione del genere: Vi alzate una mattina e trovate tutti i negozi e le banche chiusi. Chiedetevi: Sono in grado di sopravvivere e per quanto tempo ? Se siete in grado di rispondere positivamente significa che avete la vostra sopravvivenza e quindi la vostra vita in pugno. Se non potete rispondere positivamente siete nella merda fino al collo. In questa situazione mi trovo anch'io. Paura eccessiva? Ho dei parenti in Argentina; è quanto è successo in quel posto durante l'ultima crisi. Il bello è che i risparmi della gente furono semplicemente requisiti e non sono stati più restituiti. “ L'abbronzato” e la banda di politici corrotti americani ed europei, per salvare i banchieri ladroni e delinquenti ed impedire il loro fallimento, non hanno fatto altro che trasferire semplicemente i debiti sulle spalle dei loro popoli, trasmettendo ad essi anche le possibilità di fallimento. In un interrogatorio presso il Senato americano, la rappresentante della FED (organismo di controllo delle Banche) NON è stata in grado ( o non ha voluto) di dire a quanti bilioni ammontassero i soldi che il governo americano in nome del popolo americano ha donato ai banchieri falliti.

 IL FALLIMENTO DELLE BANCHE E' STATO TRASFERITO ALLE NAZIONI!! Quando un paese fallisce succede quello che noi abbiamo su descritto. La domanda è: chi sarà il primo? Gli altri seguiranno. Il processo di industrializzazione del paese è cominciato in Italia prima della seconda guerra mondiale, ma ha subito una forte accelerazione dopo la guerra. In questo periodo sono avvenute autentiche migrazioni verso il nord-Italia e l'estero di manodopera sottratta alle campagne. Si assisteva così ad un doppio processo industriale: delle fabbriche e delle campagne, che, per sopperire alla mano d'opera mancante erano costrette ad un uso di macchinari sempre più sofisticati, mentre si adeguavano i terreni alle macchine, con notevoli cambiamenti delle colture e del paesaggio. Queste migrazioni interne ed estere comportavano dei cambiamenti anche sul piano “ linguistico” vi ricordate ? Socio-linguaggio e psico-linguaggio, che trasformavano la nazione nella sua essenza, nella sua “carne”. Le grandi masse di operai nelle fabbriche pagavano al loro relativo benessere un prezzo altissimo : definito normalmente con il termine ALIENAZIONE . Alla catena di montaggio l'operaio diveniva solo un pezzo di un macchinario non ancora inventato; una bestia da soma legato con altre bestie come lui ad uno strumento che lo macinava giorno per giorno, distruggendone tutti gli elementi di umanità. Ho lavorato alla catena di montaggio e so di cosa parlo. Credo che se Dante fosse vissuto in quest'epoca storica avrebbe ipotizzato l'inferno in modo simile. Se l'operaio cercava una sua dimensione umana, la doveva realizzare al di fuori del suo lavoro. Su questo mondo storicamente necessario, ma barbaro, vivevano un esercito di mantenuti: il capitalista in primis, ma anche molti furbetti “ difensori” degli operai. Era tutto un coro teso a cantare i peana in onore “ della classe operaia” e della fabbrica. E' stato difficile accettare che l'industrialismo sia stato una fase storica come le altre e come le altre condannata a morire. C'è troppa gente che ci mangia ancora sopra e non intende mollare l'osso. Per fortuna l'umanità progredisce ed i tempi cambiano. L'industrialismo ha caratterizzato la vita del mondo moderno negli ultimi duecento anni, ma prima di esso l'umanità esisteva già e viveva, talvolta anche bene. Quali erano le basi che caratterizzavano queste società preindustriali? Uno degli elementi fondamentali di questo tipo di società era l' agricoltura. La fabbrica, rispetto all'agricoltura aveva due vantaggi: la sicurezza del posto di lavoro ed il relativo benessere determinato dal potere d'acquisto del salario. Ambedue questi elementi sono andati a farsi fottere, perché le fabbriche praticano ormai sempre più assunzioni temporali ed i salari, costretti a subire in un mondo globalizzato la concorrenza di quelli cinesi e di mano d'opera straniera importata, hanno visto notevolmente ridotto il loro potere d'acquisto. Dati questi presupposti bisogna convenire che il lavoro di fabbrica rispetto a quello artigianale e agricolo, non offre vantaggio alcuno, eppure nell'immaginario collettivo il lavoro di fabbrica viene privilegiato rispetto agli altri due enunciati. E' evidente che i processi culturali sono più lenti da affermare, ma qui da noi e non solo, esistono dei meccanismi che rendono assolutamente difficoltosa la presa di coscienza di questi cambiamenti in atto. Durante le mie passeggiate nelle campagne del nostro paese ho visto solo vecchi appesi ad alberi di olivo. Mi sono accorto che avete insegnato ai vostri figli che la professione del contadino era solo per cretini, perciò era meglio il lavoro in fabbrica o in qualche ufficio, ottenendo in questo modo due obiettivi negativi: il disprezzo per i campi e quindi nei vostri confronti ( siete contadini) e l'idealizzazione di un mondo fatto di scartoffie ( impiegatizio) o di brutalità ( catena di montaggio). Per decenni avete idealizzato anche politicamente un mondo che in verità portava all'aberrazione dell'essere umano. I vostri figli, quando terminano gli studi di livello inferiore o superiore riducono le loro attese al posto in fabbrica o in ufficio, in due mondi cioè che tendono ….a sparire. Per questo motivo un giovane, uscito dalla scuola, si sente senza prospettive, perché quelle che avrebbe sotto gli occhi, è stato addestrato a non vederle. Mentre la fabbrica e l'ufficio non permettono la realizzazione dell'individuo, un contadino o un artigiano invece la sua affermazione la può trovare nel suo lavoro, perché è libero di prendere decisioni, mentre l'altro è solo un pezzo della filiera, che realizza decisioni prese da altri. Insomma un contadino ha tutte le caratteristiche di un libero imprenditore, un operaio ed un impiegato non le hanno, perciò, una società post industriale, che quindi ha superato il concetto di fabbrica, non offre più spazi al lavoratore dipendente , se non artificiosamente creati, ma perciò stesso condannati a morire: offre invece larghi spazi per il futuro ai contadini e alle attività creative dell'artigianato. Entrare in quest'ottica significa intanto cominciare a rivalutare mestieri adeguati ai tempi, ma significa anche cominciare ad aprire prospettive più realistiche alle nuove generazioni. Uno dei punti dolenti della pratica dell'agricoltura è rappresentata dalla politica dei prezzi dei prodotti agricoli, che vengono imposti da cooperative, privati e da consorzi che usufruiscono dei maggiori vantaggi economici. Certamente i contadini dovranno entrare nel circuito finanziario da me preconizzato, ma se si vuole un recupero completo di una economia contadina che sia in grado di soddisfare i bisogni della popolazione del nostro paese e quindi essere concorrenziale rispetto alla grande distribuzione è necessario anzitutto fare un censimento delle disponibilità già esistenti, cominciare a mettere su un servizio informativo, che metta in contatto diretto il produttore con il consumatore ( ecco una utilizzazione più corretta del giornale cittadino). Siccome il costo maggiore è rappresentato da quello della mano d'opera, cominciare a valutare la possibilità che sia il consumatore stesso a utilizzare la sua forza lavoro per la raccolta della merce. Cominciare ad ipotizzare fitti guidati di pezzi di terreni, coltivati dal contadino o dagli usufruttuari, che permettono poi la raccolta dei prodotti evitando contrasti con il fisco. Insomma anche in questo ambito sono in atto tutta una serie di esperienze, che sarà necessario portare nel tempo a conoscenza degli interessati, stabilendo dei contatti sopratutto con esperti di permacoltura e di produzione biologica. Quello che però mi sta maggiormente a cuore è l'aspetto socio-culturale della società contadina. Lenin e Stalin, per poter affermare quel mostro chiamato comunismo sovietico, dovettero schiantare nel loro paese la cultura contadina. Questa cultura è libera, ricca, piena di creatività, di fantasia e ha plasmato quindi un tipo di società fondata sul rispetto per la natura e gli animali; fondata sulla solidarietà e sui valori fondamentali della persona umana e sempre proiettata verso il futuro. In contrasto la cultura delle società industrializzate era la cultura delle periferie, anonime e brutali; della violenza; del tutto e subito, fottendosene di quello che accadrà domani e a maggior ragione delle prossime generazioni.; era la cultura di disperati, che sanno di non aver in mano il proprio destino, che dipende da altri e perciò sono impauriti e, di conseguenza, reagiscono violentemente.. Se chiudono i supermercati, siccome non sono in grado di ipotizzare vie d'uscita, non potranno far altro che ricorrere alla violenza verso altri essere umani più deboli di loro, perché sono cresciuti in un sistema violento e non conoscono altre possibilità. Il nostro è un paese agricolo, che deve recuperare la cultura di un paese agricolo, che non è fatta solo di prodotti, ma anche di idee e valori. Ricostruire questa cultura contadina sarà un processo lungo, ma necessario. Urgente invece è la necessità di creare strutture solidali gratuite che permettano l'inizio di questo processo. Il nostro paese ha cinquemila abitanti e quindicimila case, ebbene non esiste un posto dove la gente possa incontrarsi senza dover pagare qualcosa. Creare questo posto è di vitale importanza, perché è attraverso il contatto personale che s'instaurano e crescono rapporti nuovi e avvengono scambi di idee. Quanti di voi sono in grado di spedire i figli nei boschi a funghi, senza correre il rischio di restarne avvelenati? Eppure rappresentano una ricchezza della zona. Sarebbero in grado i vostri figli di piantare delle piante, dei semi, di potare gli ulivi, le vigne.... eppure i vostri figli erediteranno i vostri campi; se non saranno in grado di apprezzarne la ricchezza che rappresentano, non potranno far altro che venderli, perché non sapranno cosa farsene. Allora sarà necessario introdurre questi elementi nei processi formativi ed educativi delle generazioni future; solo se si sarà in grado di trasmettere le conoscenze che permettono l'autoapprovvigionamento sarà possibile superare la paura , determinata e voluta dalla banda dei dieci, perché alla base dei loro piani di dominio mondiale . Per comprare un campo ci vogliono pochi soldi, per fare un contadino ci vogliono vent'anni, se tutto va bene.
Un'ultima considerazione: I grandi agglomerati industriali, proprietà della banda dei dieci è impegnata nell'acquisto di grandi proprietà terriere in ogni angolo del globo, secondo voi perché? Se vogliamo sopravvivere, diamoci da fare.
Cosa che farò nei capitoli successivi.

                                                                                                                  scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                          [mercoledì diciottesima parte]

02/04/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte sedicesima

 Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"

Egli sta ponendo un problema fondamentale con il quale prima o poi dovranno confrontarsi tutti i paesi europei: “L'unione sovietica con la fine del patto di Varsavia ha lasciato liberi i suoi Stati satelliti, quando gli americani lasceranno liberi i loro Stati satelliti? Quando Yalta sarà superata anche in occidente? Il sudamerica si è emancipato, quando toccherà a noi europei? Ciò sarà possibile solo attraverso una guerra di liberazione o potrà avvenire per via pacifica? Inoltre Ha diritto l'Italia a perseguire gli interessi del proprio popolo nella politica internazionale e quindi concludere contratti vantaggiosi per l'economia italiana con la Russia anche se ciò non è ben accetto agli americani? Ha diritto l'Italia a rifiutare le sanzioni all' IRAN, perché, mentre sono indifferenti per gli americani che avevano contatti economici marginali, sono importantissime per molti paesi europei che avevano contatti economici molto più consistenti e di fondamentale importanza per l'economia dei loro paesi? Infine nella prospettiva di una società multipolare, qual è quella verso cui ci si sta indirizzando, conviene all' Europa: stabilire dei rapporti con un paese pieno di risorse naturali come la Russia, pronta ad offrirle in cambio della nostra tecnologia o restare pervicacemente abbarbicati al carro di un paese rovinato da un modello di sviluppo pluri-fallito, decadente e condannato allo sfascio per affondare con esso? Il nano è un essere abietto, si sottrae alla legge, probabilmente ha contatti mafiosi, ha tutti i difetti di questo mondo, ma continuerà a vincere, perché egli offre agli italiani un minimo di prospettive di indipendenza economica e politica. Per quanto mi riguarda sono nato schiavo per le scelte disastrose dei nostri progenitori, vorrei contribuire a lasciare ai nostri discendenti un paese libero con la possibilità di sbagliare da soli. Questo legittimo desiderio non è solo mio, ma di milioni di italiani. Un comunista ha il dovere primario di combattere per la libertà del proprio paese, è questo l'obiettivo primario, che marginalizza tutti gli altri. Su queste priorità si costituì il movimento partigiano. Su questo piano il PCI, anti-nato e anti-americano seppe conquistarsi il consenso e il rispetto delle masse. Se vogliono vincere le elezioni non devono far altro che riprendere i vecchi temi e raccontare agli italiani la verità: Che la NATO è uno strumento controllato dagli americani per estendere il loro dominio mondiale, che i Talebani adesso, come i cittadini irakeni prima sono dei partigiani che combattono per la loro terra e per le loro famiglie mentre gli americani e la NATO sono i veri terroristi. Basterebbe un programmino che preveda il ritiro immediato di tutte le truppe italiane in servizio all'estero, lo sviluppo e il sostegno ad una sana industria nazionale ed il coinvolgimento dell'intera popolazione nello sviluppo della politica nazionale attraverso una informazione vera e corretta, per mandare il nano in pensione. Hanno i politici dell'attuale sinistra il coraggio di intraprendere questi passi? I Prodi, PD, Zampognaro, guitti, Santoro, Travaglio, Fini ecc. sono i provocatori al servizio di interessi stranieri in Italia e perciò non possono che essere aborriti da un comunista italiano. Essi sono dei falsi sinistri, perché al potere sgangherato del nano, non vogliono un potere del popolo, ma un potere di marionette, al servizio di interessi stranieri, come è avvenuto in tutti quei paesi attraverso i quali sono passati militarmente gli americani. Una volta si servivano dei generali e dei colpi di Stato. Adesso si servono delle cosiddette rivoluzioni colorate, nelle quali una minoranza di cretini, sobillati da personaggi legati e finanziati da servizi segreti americani, cercano di sollevare Caos e destabilizzazione fino alla guerra civile per poter poi reimporre il dominio americano, scosso ormai dalla mancanza di prestigio. La stragrande maggioranza del popolo italiano questo non lo vuole e man mano che se ne renderà conto, abbandonerà sempre di più questi traditori. Il nano nazionale ha tutti i demeriti che gli vengono attribuiti, ma ha un solo merito: quello di essere inviso agli occupanti anglo-americani e perciò vince le elezioni. Certamente il popolo italiano avrebbe preferito un leader meno gaglioffo e più “ commestibile”, ma sulla scena politica nazionale non esistono altri politici “ONESTI” disposti a fare gli interessi dell'Italia e degli italiani. Gli altri soggetti in questione invece offrono solo sudditanza assoluta e cieca ad un modello di sviluppo fallito e perciò, anche per me, comunista, è importante che continuino a perdere. Gli italiani hanno capito l'antifona e , nonostante tutto il battage scandalistico della stampa nazionale ed angloamericana, che teme il diffondersi “ dell'epidemia”, sosterranno sempre più caparbiamente il nano nazionale. E, per il momento, è bene così! PROPOSTE Siamo ormai in discesa. Un proverbio latino dice:” Se vuoi stare meglio, preparati al peggio.” Aspetti finanziari Dalla lettura delle pagine precedenti ne deriva che come prima misura da introdurre nel paese è quella di recuperare un valore per la moneta. E' evidente che la moneta ufficiale in circolazione, qualunque essa sia, è carta straccia. Come prima misura dobbiamo quindi creare una nostra moneta, con alcuni accorgimenti per non finire in galera. Le banche sono istituzioni private, che sono “autorizzate” a produrre moneta. Noi pure siamo dei privati e, a meno di non copiare monete esistenti, abbiamo il diritto di creare una nostra moneta. Dopo la crisi del 1929 il sindaco socialdemocratico di un piccolo paese austriaco Woerl, che oltre a Marx s'interessava anche ai problemi dei suoi compaesani, si mise a creare moneta per i suoi concittadini. La faccenda funzionò così bene che tutte le banche europee ne chiesero la testa e l'impresa venne strozzata. Ma come, c'era la crisi mondiale e quello si metteva a risolvere i problemi del suo paese, allora era proprio intenzionato a sputtanare i poveri banchieri! Vi ricordate il ministro Galloni? Era un ministro di Craxi, che da ministro era un emerito str...., mandato a casa ha cominciato a mettere in moto il cervello e... miracolo è diventato geniale, infatti nella sua città Crotone insieme ai suoi concittadini ha creato una moneta locale chiamata “Krotos”. In tutta Italia intanto stanno sorgendo esperienze del genere. Anzi nel Nord-est, che è la parte economicamente più vivace del paese, stanno creando una moneta che viene accettata in molti paesi e si chiama SCEC, ( Solidarietà che cammina). La lega conquista consensi notevoli cavalcando appunto questo cavallo. Esperienze simili avevano preso piede anche in Germania ed in Svizzera ed altri paesi europei. Penso che qui bisognerebbe partire da una moneta locale, per accumulare esperienza e solo in un secondo momento, dopo aver acquisito pratica, collegarsi a circuiti più ampi. Ovviamente prima di arrivare alla realizzazione pratica della cosa, bisognerà darsi dei tempi, perché bisognerà far venire esperti di paesi dove già esiste; visitare i paesi e i soggetti che già la usano ecc. Obiettivo: Metterla a quel posto alla grande distribuzione e favorire e sostenere l'economia locale. Perché? Perché se i soldi restano in loco e girano in paese metteranno in atto un circolo virtuoso, che permetterà a tutti di migliorare il proprio livello di vita. Dobbiamo immaginare l'economia come un fiume che gira continuamente, se uno l'acqua la toglie solo, alla fine questo fiume secca, ma se si aggiunge continuamente si mantiene bello ricco e abbondante. Portare i soldi alla Coop, Lidl, ecc significa togliere l'acqua, spenderli qui significa mantenere alto il livello del fiume. Se c'è abbondanza di moneta circolante, piano piano comincerà a crearsi anche la possibilità di produrre in loco e quindi di creare nuovi posti di lavoro. All'inizio ci fu la finanza! La situazione attuale invece è che la moneta non circola perché ce n'è poca e ce n'è poca perché non circola. Come ovviare? Si può ovviare creando una nostra moneta, che venga distribuita alla nostra popolazione, seguendo criteri diversi da quelli della speculazione.(Modello North Dakota). Il cambio possibile con l'euro è di 1 a1. La moneta sostitutiva permetterà inoltre di creare nuova liquidità Gli stessi venditori decideranno per quale percentuale del prezzo sono disposti ad accettare questi buoni.
Un esempio: Vado al bar e ordino una consumazione per dieci euro. Il barista, che ha accettato di far parte del circuito, si prende sette euro in euro e tre euro in moneta locale. Quali sono i vantaggi del barista? Molteplici: Quando batte lo scontrino, non dovrà battere per dieci, ma per sette euro. Quei tre euro non li ha persi, perché quando andrà a comprare il pane , pagherà il 70% del prezzo in euro e il 30% in moneta locale, e così via...... E' come se l'acqua del fiume ricevesse un aumento garantito del 30%. E' una bella botta! Ma il clou potrebbe venire rappresentato dalla edificazione di SERRE con il lato sud costituito da pannelli fotovoltaici e quello opposto da vetri antisfondamento. L'obiettivo è quello di produrre IN LOCO i generi alimentari di prima necessità compresi quelli esotici ai quali siamo ormai abituati. La produzione in serre permetterà inoltre la piena occupazione, perché non è possibile l'utilizzo di macchinari. In questo modo i prezzi diventano concorrenziali rispetto a quelli della grande distribuzione e quindi la gente ha convenienza a comprare in loco. Inoltre, buona parte del costo dei beni presso la grande distribuzione è costituita dall'imballaggio e dal trasporto, che incidono pesantemente sui costi finali; dal momento che questi decadono se si compra in loco, si hanno buone possibilità di divenire concorrenziali. Inoltre si evita il fiume di merda che i cittadini sono costretti a smaltire, incidendo in questo modo anche sui costi dello smaltimento rifiuti. Nel Nord-est la moneta SCEC è ormai diffusa in molti comuni e sta avendo notevole successo. La distribuzione della moneta locale deve avere anche valore compensativo, favorendo naturalmente le famiglie meno abbienti ( più moneta). In qualche posto, dove l'esperienza è più avanzata il vantaggio s'è rivelato tale che molti venditori hanno addirittura aumentato la percentuale di accettazione di moneta locale. Altrove invece, sopratutto impiegati comunali, ricevono aumenti salariali in moneta locale con notevole giovamento per le finanze comunali. In alcuni posti invece viene dato addirittura un salario complementare mensile in moneta locale ai cittadini più bisognosi ( assegno sociale).Ovviamente questo è uno degli aspetti, ma per me fondamentale, per cominciare a porre su basi nuove e più giuste l'economia locale. Si potrebbe ipotizzare anche una gestione diversa del risparmio: Portare il proprio risparmio in banca è come buttarlo dalla finestra. Abbiamo visto come l'operatore finanziario ha interesse ad offrire al cliente, che non ci capisce niente, sempre l'investimento che offre all'operatore la cresta maggiore, perciò la gara dei fondi d'investimento. Adesso l'industria, siccome non riceve ossigeno dalle banche, perché fallite, tendono a rivolgersi direttamente ai possessori del risparmio per la realizzazione dei loro progetti locali. Il vantaggio è quello di conoscersi personalmente e quindi subentrano fattori quali la serietà e l'onestà del soggetto,che è costretto a conquistarsi sul campo una fama di onestà se vuole avere successo. In questo modo e non attraverso i predicozzi di Tremonti o D'Alema, sarà possibile moralizzare davvero la vita pubblica, perché nessuno sarà così stupido da affidare i suoi sudati risparmi a qualcuno che ha la fama d'imbroglione. Nello stesso tempo, siccome i possessori di capitale sono di solito i vecchi, si favorirà quel patto generazionale secondo il quale i vecchi sostengono con il loro oculato consiglio e con il loro capitale i giovani che si cimentano nella creazione di nuove imprese economiche, che serviranno a permettere ad essi una vecchiaia più agiata e sicura e ai giovani un lavoro ben remunerato....
                                                                                                                  scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                          [venerdì diciassettesima parte]

28/03/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte quindicesima

 Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"

Berlusconeide
A questo punto mi sembra necessario affrontare e discutere la presenza politica del nostro nano
nazionale e le cause del suo successo, che rischia di doversi prolungare nel tempo.
Abbiamo precedentemente illustrato la situazione degli avversari del nano, che sono assolutamente
privi di argomentazioni politiche, perché non ne hanno di proprie e dovrebbero ammettere di essersi
messi al servizio della banda concorrente: quella della finanza e dell'industria fallite, e pensano di
sopperire alla loro deficienza, con l'odio cieco dei loro adepti nei confronti del nostro corto
nazionale.
Mi vanto di essere stato comunista, di non aver nessun motivo di cambiare posizione politica,
intendendo per comunismo quanto espresso nei punti precedenti e quindi di essere fiero avversario
del nano, che non lascia giorno senza un attacco ai “ cattivi comunisti”: eppure fra il nano e i suoi
avversari, preferisco il nano per i motivi che esporrò di seguito.
I nemici del nano gli rivolgono le seguenti accuse:
1. Di essere un soggetto immorale e di avere un comportamento sessuale indegno di un
politico di primo piano.
2. Di sottrarsi alla legge, che dovrebbe essere uguale per tutti.
3. Di essere un dittatore
4. Di fare una politica nazionale ed internazionale deleteria per l'Italia.

Guidati da un giornale a tiratura nazionale, che è diventato il vero padrone della sinistra italiana
tutto il dibattito politico negli ultimi anni si è concentrato su questi temi.
Ritengo che il nano sia un soggetto immorale e spregevole.
Un vecchio professore mi diceva che a vent'anni tutti i maschi hanno il cervello sulla punta
dell'uccello, poi, piano piano esso intraprende un lungo viaggio fino a raggiungere la sua
collocazione naturale, che, siccome permette una capacità di valutazione della realtà non più
condizionata dal sesso, fanno definire la persona, che ha concluso il tragitto come “matura”.
Alcuni raggiungono la maturità prima, altri più tardi: ci sono alcuni pochi invece che sulla punta
dell'uccello oltre al cervello hanno anche la testa.
Allora non c'è niente da fare!!!!!
Bene il nostro nano è questo.
Passo al secondo punto: il fatto di volersi sottrarre alla legge. Bene se questa legge fosse al servizio
della legalità... Ma come si giustifica il fatto che la fininvest abbia subito ben 276 visite dalla
finanza?
Quale industria italiana, senza tralasciare la FIAT, ha subito un massacro simile?
È fuori luogo ritenere che forse la giustizia ce l'ha con il nano?
E se si , perché ce l'ha con lui?
La giustizia dovrebbe essere neutra, ma se ce l'ha con lui, allora significa che s'è messa al servizio
di qualcuno che ce l'ha con il nano?
E' difficile ipotizzare chi sia questo qualcuno?
E perché questa entità lo vuole fuori dal potere con qualsiasi mezzo?
Ci sono forse dietro gli stessi motivi che indussero questa entità a sobillare e sostenere “Mani
pulite” e quindi si propongono lo stesso obiettivo?
Allora i solerti servitorelli di mani pulite si sono messi a disposizione anche adesso nella loro
qualità di agenti provocatori?
Cercate di trovare risposte a queste domande.
Se ci volessimo fermare all'accusa specifica basterebbe citare l'eredità Agnelli; nascosta in Svizzera
per ben 1000 milioni (Qualcuno afferma che siano molti di più), che non ha assolutamente sollevato
lo sdegno dei nostri moralisti, i quali non hanno sollecitato inchieste ne severe punizioni nei
confronti dei colpevoli e neppure “ uguaglianza di fronte alla legge” di questi evasori palesi.
Sono molte le domande a cui cercherò di dare risposta.
Passiamo alla dittatura... vien da ridere se non che, vista la stazza intellettuale degli accusatori non
viene da piangere per l'infimo livello dello scontro politico.
Costoro non hanno niente di sensato da dire ed ogni volta che aprono bocca lasciano effluvi di
parole a ruota libera e lo sanno, per cui per loro diventa salvifica l'affermazione di essere impediti
nella loro capacità di espressione dal clima dittatoriale esistente in Italia.
Ovviamente ottenendo gradita ospitalità sui giornali del signor Murdoch, fulgido esempio di
democrazia, al quale perfino l'abbronzato risulta troppo di sinistra.
Questo signore è incazzato di suo per non aver ricevuto dal governo i sussidi previsti per i media
nazionali e, per me , giustamente.
Ma che cavolo di dittatore è uno che per poter sapere se stanno per fargli le scarpe, deve chiedere
informazioni al capo di un governo amico ( Putin), perché i propri servizi segreti, tradendo il paese,
lavorano per interessi stranieri .
Siccome mi sono abituato a guardare sempre dietro agli altarini di coloro che fanno certe accuse,
perché, di solito le stesse sono frutto della loro esperienza, voglio presentarvi un esempio vero di
depravazione sessuale e di dittatura vera, che ridurranno il nostro nano al livello di un chierichetto
e di un apprendista stregone.
Mi permetto di consigliare la lettura del seguente libro di Cathy O' Brien e Mark Phillips dal titolo
“Trance formation of America”. E' pubblicato anche in italiano.
Oltre a permetterci uno sguardo sul mondo dei sistemi di tortura usati negli Stati Uniti, paese che si
erge a paladino dei diritti umani, ma non riconosce nessuno dei tribunali internazionali, che
giudicano coloro che li violano, ci educe anche circa le perversioni sessuali della dirigenza
americana degli ultimi trent'anni.
Ci sono tutti, quasi tutti colpevoli di terribili reati, che ridicolizzano quelli di cui è accusato il nostro
nano.
Cito a pag. 297:
”.... spesso, quando io ed altre venivamo prostituite ai vari capi di governo ( del nuovo ordine
mondiale) Danté riprendeva con delle telecamere nascoste le perverse scene sessuali, chiaramente
per dei futuri ricatti. Questi video divenivano armi di ricatto e venivano solitamente commissionati
da Reagan.”
ed ancora a pag 352:
“.... descrisse il suo stato di eccitamento ricorrendo ai tipici termini volgari e spiegò che doveva
spruzzare la cocaina sul suo pene per farlo stare più a lungo in erezione.
Cheney disse:” Pensavo fosse per la ragazzina”
Bush spiegò:” Metà del divertimento è farla contorcere”.
Prese Kelly ( 9 anni) per mano e la portò in camera da letto.
“…. mentre (Cheney) mi brutalizzava sessualmente, sentii i piagnucolii di Kelly, provenienti dalla
camera da letto. Quando gli urli aumentarono Cheney mise della musica classica per soffocare le
grida di aiuto”.
Allora qui vediamo in azione un presidente degli Stati Uniti ed un vicepresidente degli Stati Uniti,
che commettono gravissimi reati.
Questo libro è del 2001. Non ha subito nessuna reazione legale da parte degli accusati, che vanno da
Bush a Cheney a Reagan a Clinton e ministri vari, anche perché l'autrice si è cautelata con tutta una
serie di documenti; solleva però una caterva di interrogativi che servono a far comprendere cosa sia
una dittatura “ democratica” e chi è “ veramente” in grado di vivere al di sopra di qualsiasi legge.
Perché nessun organo di stampa, di questi puritani da quattro soldi diffonde queste accuse?
Avete certamente letto del caso Polansky, che è stato inseguito per mezzo mondo, perché aveva
fatto sesso con una minorenne,.
Allora è lecito chiedersi, perché nessun procuratore della “ libera e democratica e umanitaria”
Repubblica USA ha fatto sue queste accuse e perseguito i reati gravissimi citati in questo libro o
sono diventati tutti analfabeti?
Dov'è l'indignazione dei repubblichini di Repubblica?
La differenza fra la minorenne di Polansky e Kelly è che la prima ricorda la sua esperienza con
divertimento, la seconda è finita in manicomio.
Vogliamo sapere cos'è una dittatura?
Questa è una dittatura, dove i dittatori non hanno più nemmeno bisogno di ricorrere a minacce, gli
schiavi si controllano da soli, perché i rappresentanti della “libera “ stampa e della “libera” legge
si auto-censurano, altrimenti sanno bene la fine che potrebbero fare nella “democratica” America,
patria e paladina dei “diritti umani”.
Questa è la dittatura Orwelliana alla quale i leccaculi della sinistra nostrana, dei Freisler e guitti
vari vogliono condannarci.
Siccome hanno indossato i panni dei moralisti e condannano il nostro nano perché va a puttane e si
sottrae ai giudici, che si ergano a condannare e denunciare, se ne hanno il coraggio, questi
violentatori di bambini e mandanti di omicidi.
Gli trema il culo solo a pensarci, perché loro sono stati addestrati a fare i cani fedeli dei loro padroni
e mordere solo a comando e solo colui che viene additato dal loro padrone.
Perciò lascino stare certi temi, facciano gli schiavetti di interessi altrui, ma la smettano di tediarci
con la morale, con chi si sottrae alla legge e con i dittatori.
Resta l'ultimo punto: quello della politica nazionale ed internazionale.
Abbiamo già chiarito nei capitoli precedenti il processo di trasformazione della classe
imprenditoriale italiana in classe di magliari, la cui responsabilità maggiore è da attribuire alla
politica degli anni settanta e all'azione di Prodi con la complicità dei sindacati.
Ancora adesso il segretario del PD Bersani in una trasmissione televisiva mostrava la sua
avversione all'imprenditoria italiana.
Sulla base di questa visione delle cose la sinistra una volta al potere permise la svendita dell'Italia
ad entità straniere.
Sperava che facessero meglio?
E cosi l'Italia divenne Goldmansachslandia.
Cosa ne è venuto agli italiani? Meno di niente.
Costoro si sono comportati come un paziente che va dal dottore perché ha male ad una gamba e
questi gli dice: “ Va bene.. ti ammazziamo, così non avrai più male”
Chiaramente la nostra classe imprenditoriale è quella che è, ma noi non possiamo fare altro che
tentare di migliorarla, perché abbiamo solo quella.
Ci si aspetta forse che degli stranieri possano fare gli interessi degli italiani meglio degli
imprenditori nazionali?
Perché dovrebbero se anche a casa loro lavorano male?
Per quanto concerne invece la politica internazionale il nostro nano corre il rischio di diventare
veramente un gigante nei confronti degli avversari politici, se avesse il coraggio di assumersi la
responsabilità di chiarire diffusamente agli italiani la situazione di sudditanza internazionale
dell'Italia e la volontà di superamento della stessa.
Ovviamente sa che rischierebbe di fare la fine di Moro, ma restando nel limbo in cui si trova,
correrà il rischio di finire scorticato vivo attraverso lo stillicidio di tradimenti continui di
personaggi legati ad interessi stranieri, anche di ultima conversione( Fini).
Egli sta ponendo un problema fondamentale con il quale prima o poi dovranno confrontarsi tutti i
paesi europei:.......
                                                                                                                 scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                          [mercoledì sedicesima parte]

26/03/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte quattordicesima

 Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"

Con i notevoli mezzi a loro disposizione hanno messo su un'organizzazione ebraica mondiale “ che
doveva curare gli interessi dei sopravvissuti i campi di concentramento” alla quale hanno messo a
capo un personaggio equivoco dal passato oscuro: Elie Wiesel, che aveva scritto un libro
testimonianza:” La notte”, che fino ad allora aveva venduto un migliaio di copie solamente, e che
successivamente invece, grazie alla pubblicità sui media dei padroni di Wall Street doveva
raggiungere fama mondiale. E giù allora una fiumana di Film, giornali, riviste, ricorrenze
ecc..ecc..ecc.. che ci servono questo olocausto in tutte le salse, tranne poi … mandare a secco i
sopravvissuti.
Qualche furbetto nazionale ha fiutato il vento e ci ha fatto anche i suoi soldini, dal momento che
anche Hollywood è in mano a questi signori.
Ci sono degli ebrei, sopratutto europei, che cominciano a preoccuparsi, perché da una parte Israele
con le sue azioni militari sta distruggendo tutte le simpatie che la tragedia dell'olocausto aveva loro
acquisito nel mondo, dall'altro il congresso ebraico di Elie Wiesel, dopo aver munto i tedeschi per
decenni, sempre a nome dei sopravvissuti dei campi di concentramento s'è buttato prima contro gli
svizzeri, che pure erano stati l'unico paese ad accettare dei fuggiaschi ebrei, sempre con la
minacciosa copertura del governo americano e poi, non sazi, si sono lanciati contro i paesi dell'est,
appena usciti dalla cortina di ferro e già inguaiati di loro, a chiedere soldi per beni tolti dai nazisti ad
ebrei di quei paesi.

Insomma un sentimento antisemita ricomincia a diffondersi fra le popolazioni dei paesi coinvolti.
Lo storico ebreo Finkelstein afferma ...” …...ci sono alcuni che negano l'olocausto: Faurisson,
Irving e........ Il congresso ebraico mondiale”, perché per incassare più soldi aumenta
continuamente il numero dei sopravvissuti, tanto che alla fine uno si chiede : “ Se i sopravvissuti
sono tanti allora hanno ragione i negazionisti ad affermare che i morti erano solo una frazione dei
sei milioni enunciati?”
La madre di Finkelstein è una sopravvissuta di un campo di concentramento alla quale è stata data
come risarcimento da Elie Wiesel la strabiliante somma di 3500 dollari, per tutti gli anni passati nei
lager nazisti a lavorare..
Questo signore ha incassato in totale decine di miliardi, sempre a nome dei sopravvissuti, che
invece non hanno ricevuto quasi niente.
Alla fine s'è fatto fottere dall'altro ladrone Madoff, anche lui ebreo, con il quale li aveva investiti in
borsa.
Che accoppiata. !!! Come si dice:”Il Padreterno prima li fa e poi li accoppia”. Questo è il mondo
della finanza.
Il pericolo che vedono questi ebrei, come la signora Galinsky; figlia del grande rappresentante della
comunità ebraica tedesca, che è quella che ha sofferto di più, è che i popoli, giustamente incazzati
contro Wall Street, responsabile di questa immensa crisi, del Congresso ebraico mondiale, per la sua
rapacità, e contro Israele per la sua politica infame; si scateni di nuovo contro poveri ebrei che non
hanno niente a che vedere con questi delinquenti e faccia pagare a loro i peccati di altri.
Inoltre ebrei come Avnerni avanzano il sospetto che, come sotto il nazismo i grandi finanzieri ebrei
si rifiutarono di sostenere i loro correligionari, così adesso, qualora i loro interessi economici
dovessero divergere da quelli di Israele, non avrebbero scrupoli a scaricarla (Israele) per
proteggere i propri affari.
Una legge delle fisica dice: “ Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”
La posizione dei sinistri italiani al riguardo?
Squallida.
Quando sentite adesso frignare il sig. Veltroni o il “ convertito Fini” sull' olocausto, sapete cosa
intendono; piagnucolano per i loro padroni di Wall Street e per favorire le loro carriere politiche .
Questo punto mi è pesato, ma lo dovevo alla vecchina.
In ogni caso è possibile vedere come servendosi di media asserviti venga manipolata la realtà e
vengano falsificate le posizioni ( per approfondire il tema cliccare in internet i seguenti autori ebrei :
Gilad Atzmon, Benedikt Kautsky, Slomo Sand, De Burg.)
Socialismo ed imprenditoria
Adesso siamo in possesso degli elementi che ci possono far capire uno degli aspetti fondamentali di
questo scritto, quello cioè dell'affinità fra imprenditoria e socialismo.
Nei punti precedenti abbiamo chiarito le caratteristiche della società industriale: Produzione di
massa, produzione di manufatti ed il capitalista inteso come proprietario della forza lavoro e dei
mezzi di produzione.
La società post-industriale è invece una società che non vende solo manufatti, ma anche e sopratutto
idee.
Domanda:
Qual'è il mezzo di produzione delle idee?
Il cervello.
Chi è il proprietario del cervello?
Se l'essenza del capitalismo era la proprietà dei mezzi di produzione e le idee che vengono vendute
nella società post-capitalistica sono frutto del mio cervello, allora concludo che una società postindustriale
diventa una società di imprenditori, a condizione che siamo in grado di usare il nostro
cervello.
La logica vuole che obiettivo primario di una società “progressista” dovrebbe essere quello di far
sì che la maggioranza dei cittadini sia messa in grado di “ usare il proprio cervello”.
In questo modo è anche possibile “RISOLVERE DA SOLI I PROPRI PROBLEMI”.
Questo è un grosso guaio non per la società né per i popoli, bensì per la mafia di Wall street e la
casta burocratica di fascisti in camicia rossa di derivazione sovietica.
Qual'è l'obiettivo primario del socialismo?
La realizzazione dell'individuo.
Ma cosa significa la realizzazione dell'individuo?
L'essere umano è un animale sociale.
Egli vuole mangiare, bere, dormire, fottere come ogni animale; come ogni animale si ricorda di chi
gli ha fatto del male e del bene, ha degli istinti e notevoli capacità di coordinamento e valutazione
della realtà.
C'è una sola cosa che nessun animale sarà mai in grado di fare e che resta esclusivamente
prerogativa umana: La capacità creativa.
La facoltà cioè di ipotizzare e realizzare qualcosa che fino ad allora non era stata mai fatta.
Quindi l'essere umano si realizza solo nel momento in cui è in grado di diventare creativo.
La creatività però non può esistere senza libertà, perché le nuove idee, comportano sempre la
messa in discussione delle vecchie, sulle quali si fondano i sistemi di potere, che rifiutano nel modo
più assoluto appunto …... di venire messi in discussione.
Perché ciò non avvenga mettono in opera tutta una serie di strutture che impediscano e puniscano la
diffusione del nuovo: le scuole vengono trasformate in parcheggi, dove viene man mano soffocata
quella curiosità innata, che caratterizza ogni bambino e che è alla base dell'apprendimento.
Quali sono i poteri che corrono il rischio per primi di venire emarginati?
Quelli obsoleti; quelli delle strutture burocratiche assolutamente inutili e quelli delle strutture
finanziarie, che, come abbiamo visto non hanno più nessun rapporto benefico con le strutture
produttive, che invece servono, e che diventano solo oggetto delle loro mortali attenzioni
speculative.
Queste due forze alleate: La grande finanza e la burocrazia fallite, hanno abbracciato l'umanità in
una morsa mortale dalla quale è necessario liberarsi al più presto.
Un imprenditore, cioè uno che è abituato ad intraprendere non ha nessun motivo di temere le
innovazioni, perché anche lui è per natura alla continua ricerca del nuovo.
Il problema con il quale dovremo confrontarci nei prossimi punti è quello di capire
come si fa a “produrre” cittadini provvisti di capacità creative.
In questo capitolo abbiamo mostrato come essenza del socialismo sia la creatività, che non può
esistere senza libertà, che, sul piano politico, presume e comporta il superamento della
rappresentatività e quindi l'eliminazione di tutte quelle strutture obsolete, rifugio usuale dei
“mantenuti” storici.
A questo punto diventa assolutamente superfluo ed anacronistico parlare di orari di lavoro: avete
mai chiesto ad un inventore o ad un imprenditore per quante ore al giorno è disposto a lavorare?
Una società fondata sull'innovazione continua, per natura estremamente produttiva, siccome è
fondata sulla conoscenza, può svilupparsi senza limiti e quindi offrire senza limiti possibilità
occupazionali.
Il socialismo è questo , cari amici.
Questo socialismo non è solo divisione più giusta della ricchezza prodotta, ma
anche un modello produttivo più giusto, perché esteso ed integrante la maggior
parte della popolazione nei processi produttivi e decisionali.

L'esercito di mantenuti, che per decenni ha vissuto sulle nostre spalle, non sono socialisti, sono
semplicemente degli sfruttatori, dei nullafacenti, che hanno trovato questo comodo espediente per
sbarcare ( magnificamente) il lunario.
La loro fine si sta avvicinando, il loro partito si sta squagliando, perché la gente comincia a capire
ed io spero che questo scritto vi aiuti a capire meglio.
D'altro canto una società barbara come quella capitalistica sta lasciando alle prossime generazioni
una tale massa di problemi, che solo uno sforzo comune di notevole portata potrà aiutare l'umanità
alla sua sopravvivenza.
                                                                                                                 scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                          [venerdì quindicesima parte]

21/03/14

Progetto di Giuseppe Siano: Oltre la Destra e la Sinistra | parte tredicesima

 Questo è un saggio scritto da Giuseppe Siano, è pubblicato due volte a settimana (mercoledì e venerdì) suddiviso in capitoli. Potete comunque vederlo in sequenza di pubblicazione al link "Saggistica"
 
La Favola di “Mani pulite”
Quella che esporrò in questo capitolo vuole essere anche un'autocritica alle mie posizioni
passate, perché anch'io, all'epoca ero convinto che un'azione di pulizia e polizia nel mondo
della politica fosse necessaria, perciò, mi sono schierato con i giudici milanesi, perché
ritenevo che stessero agendo nell'interesse del Popolo italiano.
“ Il tempo è galantuomo” diceva Manzoni e il tempo porta a galla le marachelle e rivela le
bugie.
Negli anni novanta abbiamo assistito alla più brutale e criminale utilizzazione della giustizia
che la storia d'Italia ricordi.
Perciò sono disposto ad ammettere a posteriori che i tribunali milanesi erano indirizzati da
entità straniere e si muovevano negli interessi di queste e non negli interessi degli italiani.
Tutta una classe politica, certamente in parte corrotta, è stata spazzata via, non solo perché
corrotta, ma perché non asservita abbastanza agli interessi americani, in particolare a quelli
di Wall Street ed in particolarissima a quelli della Goldmann-Sachs.
I governi di centro-sinistra in ambito nazionale erano un baraccone inverecondo, affollato di
lenoni e puttanelle, che avevano ridotto la politica in una grande carnevalata (che il nanetto
nostrano continua a tenere in vita), ma nella esplicazione della loro politica estera
mantenevano una linea dignitosa di equidistanza fra lo Stato d'Israele e i paesi Arabi.
Ciò non era gradito ai padroni della finanza mondiale che sono quasi tutti ebrei, che,
dominando anche il governo degli Stati Uniti, decisero di intervenire.
( Vi ricordate Sigonella? Non l'hanno mai perdonata a Craxi!)


Il finanziere ebreo Soros, che grazie ad informazioni che riceveva direttamente dalle più alte
cariche dello Stato, s'era arricchito conducendo una speculazione spietata contro la lira, che
gli aveva fatto guadagnare alcune migliaia di miliardi di lire, a spese del popolo italiano,
mentre nei paesi dell'Est sosteneva economicamente le rivolte arancioni e cicerine, in Italia,
sempre con l'appoggio dei politici americani e della finanza ebrea di Wall Street, si servì
dell'apparato giudiziario milanese, che veniva continuamente foraggiato da informazioni
provenienti dai servizi segreti italiani in combutta con la CIA e il Mossad ( ancora!!!!!!), per
schiantare una classe politica ritenuta non sufficientemente asservita.
Dal canto suo questa classe politica mediocre e vigliacca, pensò di cavarsela immolando
l'agnello sacrificale, Aldo Moro, ritenendo, erroneamente, che ciò avrebbe saziato i loro
padroni e lasciarono fare, isolandolo.
L'on. Moro capì l'antifona e avvisò i maramaldi che il suo sangue sarebbe ricaduto su di
loro, ma questi non capirono, che solo una classe politica che fa blocco per la difesa di
interessi nazionali (Germania docet) può incutere rispetto e prudenza ai delinquenti che
occupano l'Italia.
Al suo posto dovevano subentrare gli “abatini” della sinistra, ma i nostri erano così scarsi,
che furono costretti a mobilitare perfino lo zampognaro abruzzese.
Al contrario un avventuriero come Berlusconi, con un partito organizzato in cinque mesi, li
mandò a fare i chierichetti, nonostante il sostegno indefesso dell'intera stampa nazionale ed
il tifo sfegatato di Wall Street , della City e dei governi Americano e inglese.
Dai giudici milanesi fu sollevato un enorme polverone, con l'obiettivo di tenere occupata la
classe politica italiana e l'attenzione del popolo italiano, mentre, complici le più alte cariche
dello Stato, il paese veniva depredato dei suoi beni e l'industria di Stato veniva svenduta, dai
compagnuzzi mentecatti, a prezzi stracciati, alla Goldman Sachs e cumparielli vari.
Il tempo è galantuomo anche per i gaglioffi, che finiranno nei libri di storia, come traditori
del loro popolo.
Adesso che gli italiani, come me, stanno capendo come sono andate le cose, credo che il
nanetto nazionale può scoparsi tutte le puttanelle d'Italia senza correre il rischio di perdere
consensi, almeno finché l'opposizione è costituita da questa banda di mezze seghe.
Questo è anche il motivo per cui il popolo italiano preferisce un delinquente, almeno italiano
a costoro. Il nano è il peggiore politico della storia d'Italia, ma attualmente in giro non ce ne
sono di migliori.
Wall Street e l'ideologia dell'olocausto.
Nel 1968 ero andato a fare visita ad un parente, militare a Merano.
Mi aggiravo lungo la passeggiata del fiume Passirio, quando vidi una vecchietta seduta su una
panchina.
Il suo volto esprimeva una stanchezza ed una tristezza infinite.
Mi avvicinai e le chiesi il permesso di sedermi accanto a lei.
Accettò.
Le chiesi perché fosse così triste e se potevo fare qualcosa per lei.
Mi guardò e quindi disse: “ Ragazzo! Ti sarei veramente grata se riuscissi a mettere a tacere gli
spiriti che mi torturano!” nel dir questo sollevò la manica della giacca e mi mostrò il numero tatuato
sulla sua pelle.
Rimasi sconvolto.
Per alcuni minuti restammo in silenzio.
Riuscii solamente a farfugliare qualche parola di scusa, che servì a strapparle un sorriso e poi
cominciò a raccontare .
Per la prima volta incontravo dal vivo uno dei personaggi che avevo conosciuto nei libri di storia.
Volli sapere tutto; lei volle raccontarmi tutto e man mano che raccontava sembrava che il suo volto
si schiarisse, diventasse meno triste, forse per la prima volta nella sua vita aveva incontrato
qualcuno disposto ad ascoltarla, mentre la mia avidità di sapere si trasformava in consapevolezza di
dovermi impegnare a che simili tragedie non si ripetessero più, non solo nei confronti degli ebrei,
ma di tutti i popoli sofferenti della terra: anche palestinesi della striscia di Gaza.
Siccome il tema mi tocca molto emotivamente ed è abbastanza scabroso, anche a causa dei molti
vigliacchi opportunisti che ci marciano, mi servo esclusivamente di argomentazioni di autori ebrei.
Non mi sento responsabile delle vittime dell'olocausto, perché sono nato dopo la guerra, mi sento
responsabile invece dei crimini che avvengono adesso, perciò non posso tacere e protesto.
Ho introdotto questo punto per partecipare al movimento di prevenzione di tragedie future simili e
nello stesso tempo per mostrare come lo spostamento sistematico dell'equilibrio può portare a simili
tragedie.
Nel 1939 La St. Louis una nave con circa.800 ebrei a bordo salpò dal porto di Amburgo per portare
questi ebrei all'Avana
Erano tutti provvisti di passaporto e permesso di soggiorno.
Erano ebrei tedeschi ai quali il regime nazista permetteva di lasciare il paese.
D'altronde è noto che, come “soluzione finale” del problema degli ebrei, Hitler avesse anche
ipotizzato, la loro “emigrazione” nel Madagascar.
Quando questi giunsero all'Avana, nonostante avessero il regolare permesso, gli venne rifiutato lo
sbarco, si ricordi che all'epoca l'Avana era il “puttanaio” degli Stati Uniti.
Si diressero verso gli Stati Uniti, ma vennero respinti già all'altezza delle acque territoriali.
L'Inghilterra, tranne alcune eccezioni, li rifiutò affermando di avere già troppi abitanti, alla fine
dovettero tornare dal loro aguzzino nel porto di Amburgo.
Molti di loro finirono nei campi di concentramento.
Nel 1939 sia Wall Street che la City di Londra erano nelle mani dei banchieri ebrei da me
precedentemente citati, già allora controllavano l'economia e la politica di questi due paesi, se
avessero avuto a cuore l'interesse di questi correligionari, non sarebbero stati in grado di costringere
i governi dei loro paesi ad accoglierli?
Invece non lo fecero, perché non gliene fotteva niente dei loro destini, per le loro strategie,
come nel caso dell'abbattimento delle due torri, servivano morti.
Probabilmente se avessero accolto questa nave “prova” i nazisti vi avrebbero aggiunto anche gli
altri e noi esseri umani e loro (gli ebrei) ci saremmo risparmiati la barbarie dell'olocausto.
Nel Gotha della finanza mondiale delle dieci famiglie citate troviamo invece accanto ad ebrei,
anche dei nazisti come la famiglia Bush, che ricevette la massima onorificenza civile tedesca da
Hitler per le sue simpatie naziste e per il sostegno alla sua campagna elettorale.
Inoltre non si è mai riuscito a far luce, perché viene accuratamente tenuto nascosto, su quali fossero
i finanzieri ebrei tedeschi che finanziarono Hitler (sic!).
Insomma bisogna concludere che ai finanzieri ebrei non ha mai interessato il destino dei propri
correligionari, non hanno avuto nessun problema a fare affari con compari di simpatie naziste e
sostenerne la campagna elettorale, perché conoscono un solo tipo di commozione: quella per i
soldi.
D'altro canto non si capisce bene perché, se Hitler, giustamente, ce l'aveva con i banchieri ebrei di
Wall Street e della City, perché affamavano la popolazione mondiale, se la sia presa con gente che
in comune con costoro non avevano nemmeno la religione.... dei soldi.
Allora adesso si sono convertiti improvvisamente sulla via di Damasco?
Per quale motivo ordinano ai loro politici di annientare la classe dirigente di un paese amico, perché
non sufficientemente pro-ebraico?
Il motivo lo possiamo comprendere adesso e non è certo quello della sensibilità nei confronti
dell'olocausto.
Le carte per l'invasione dell' Irak, Iran, Afganistan esistono da decenni, hanno adeguato solo le
strategie e le tattiche ( vedasi John Maresca vicepresidente UNICAL).
Costoro non possono fermarsi a dominare solo una parte del mondo, il loro DNA li spinge ad
andare oltre, fino alla fine, fino al possesso( o all'annientamento) di tutto.
Quindi non conoscono religione, parola data, trattati, perché sono fondamentalmente dei gangster
impossibilitati a fermarsi.
Israele è messa lì come forte Apache in mezzo al territorio indiano per difendere interessi altrui:
quelli dei petrolieri, che si chiamano Bush, Rockefeller ….....e quelli dell'apparato militare
industriale, trasformandosi in questo modo nel giro di due generazioni da vittima in aguzzino ed
alienandosi le simpatie della gente per bene.
Negli anni sessanta i rappresentanti di questa cricca finanziaria scoprono il vantaggio di utilizzare
l'olocausto come propria ideologia.
E' difficile infatti costruire un'ideologia sul danaro, come si fa?
Invece una tragedia di quel genere, che ha commosso il mondo intero, fatta propria, tappa la bocca a
chiunque voglia mettere il naso nelle attività di questi finanzieri ebrei , perché lo si può
immediatamente accusare di antisemitismo.
                                                                                                                scritto da Giuseppe Siano 
                                                                                                          [mercoledì quattordicesima parte]
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