Con i notevoli mezzi a loro disposizione hanno messo su un'organizzazione ebraica mondiale “ che
doveva curare gli interessi dei sopravvissuti i campi di concentramento” alla quale hanno messo a
capo un personaggio equivoco dal passato oscuro: Elie Wiesel, che aveva scritto un libro
testimonianza:” La notte”, che fino ad allora aveva venduto un migliaio di copie solamente, e che
successivamente invece, grazie alla pubblicità sui media dei padroni di Wall Street doveva
raggiungere fama mondiale. E giù allora una fiumana di Film, giornali, riviste, ricorrenze
ecc..ecc..ecc.. che ci servono questo olocausto in tutte le salse, tranne poi … mandare a secco i
sopravvissuti.
Qualche furbetto nazionale ha fiutato il vento e ci ha fatto anche i suoi soldini, dal momento che
anche Hollywood è in mano a questi signori.
Ci sono degli ebrei, sopratutto europei, che cominciano a preoccuparsi, perché da una parte Israele
con le sue azioni militari sta distruggendo tutte le simpatie che la tragedia dell'olocausto aveva loro
acquisito nel mondo, dall'altro il congresso ebraico di Elie Wiesel, dopo aver munto i tedeschi per
decenni, sempre a nome dei sopravvissuti dei campi di concentramento s'è buttato prima contro gli
svizzeri, che pure erano stati l'unico paese ad accettare dei fuggiaschi ebrei, sempre con la
minacciosa copertura del governo americano e poi, non sazi, si sono lanciati contro i paesi dell'est,
appena usciti dalla cortina di ferro e già inguaiati di loro, a chiedere soldi per beni tolti dai nazisti ad
ebrei di quei paesi.
Insomma un sentimento antisemita ricomincia a diffondersi fra le popolazioni dei paesi coinvolti.
Lo storico ebreo Finkelstein afferma ...” …...ci sono alcuni che negano l'olocausto: Faurisson,
Irving e........ Il congresso ebraico mondiale”, perché per incassare più soldi aumenta
continuamente il numero dei sopravvissuti, tanto che alla fine uno si chiede : “ Se i sopravvissuti
sono tanti allora hanno ragione i negazionisti ad affermare che i morti erano solo una frazione dei
sei milioni enunciati?”
La madre di Finkelstein è una sopravvissuta di un campo di concentramento alla quale è stata data
come risarcimento da Elie Wiesel la strabiliante somma di 3500 dollari, per tutti gli anni passati nei
lager nazisti a lavorare..
Questo signore ha incassato in totale decine di miliardi, sempre a nome dei sopravvissuti, che
invece non hanno ricevuto quasi niente.
Alla fine s'è fatto fottere dall'altro ladrone Madoff, anche lui ebreo, con il quale li aveva investiti in
borsa.
Che accoppiata. !!! Come si dice:”Il Padreterno prima li fa e poi li accoppia”. Questo è il mondo
della finanza.
Il pericolo che vedono questi ebrei, come la signora Galinsky; figlia del grande rappresentante della
comunità ebraica tedesca, che è quella che ha sofferto di più, è che i popoli, giustamente incazzati
contro Wall Street, responsabile di questa immensa crisi, del Congresso ebraico mondiale, per la sua
rapacità, e contro Israele per la sua politica infame; si scateni di nuovo contro poveri ebrei che non
hanno niente a che vedere con questi delinquenti e faccia pagare a loro i peccati di altri.
Inoltre ebrei come Avnerni avanzano il sospetto che, come sotto il nazismo i grandi finanzieri ebrei
si rifiutarono di sostenere i loro correligionari, così adesso, qualora i loro interessi economici
dovessero divergere da quelli di Israele, non avrebbero scrupoli a scaricarla (Israele) per
proteggere i propri affari.
Una legge delle fisica dice: “ Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”
La posizione dei sinistri italiani al riguardo?
Squallida.
Quando sentite adesso frignare il sig. Veltroni o il “ convertito Fini” sull' olocausto, sapete cosa
intendono; piagnucolano per i loro padroni di Wall Street e per favorire le loro carriere politiche .
Questo punto mi è pesato, ma lo dovevo alla vecchina.
In ogni caso è possibile vedere come servendosi di media asserviti venga manipolata la realtà e
vengano falsificate le posizioni ( per approfondire il tema cliccare in internet i seguenti autori ebrei :
Gilad Atzmon, Benedikt Kautsky, Slomo Sand, De Burg.)
Socialismo ed imprenditoria
Adesso siamo in possesso degli elementi che ci possono far capire uno degli aspetti fondamentali di
questo scritto, quello cioè dell'affinità fra imprenditoria e socialismo.
Nei punti precedenti abbiamo chiarito le caratteristiche della società industriale: Produzione di
massa, produzione di manufatti ed il capitalista inteso come proprietario della forza lavoro e dei
mezzi di produzione.
La società post-industriale è invece una società che non vende solo manufatti, ma anche e sopratutto
idee.
Domanda:
Qual'è il mezzo di produzione delle idee?
Il cervello.
Chi è il proprietario del cervello?
Se l'essenza del capitalismo era la proprietà dei mezzi di produzione e le idee che vengono vendute
nella società post-capitalistica sono frutto del mio cervello, allora concludo che una società postindustriale
diventa una società di imprenditori, a condizione che siamo in grado di usare il nostro
cervello.
La logica vuole che obiettivo primario di una società “progressista” dovrebbe essere quello di far
sì che la maggioranza dei cittadini sia messa in grado di “ usare il proprio cervello”.
In questo modo è anche possibile “RISOLVERE DA SOLI I PROPRI PROBLEMI”.
Questo è un grosso guaio non per la società né per i popoli, bensì per la mafia di Wall street e la
casta burocratica di fascisti in camicia rossa di derivazione sovietica.
Qual'è l'obiettivo primario del socialismo?
La realizzazione dell'individuo.
Ma cosa significa la realizzazione dell'individuo?
L'essere umano è un animale sociale.
Egli vuole mangiare, bere, dormire, fottere come ogni animale; come ogni animale si ricorda di chi
gli ha fatto del male e del bene, ha degli istinti e notevoli capacità di coordinamento e valutazione
della realtà.
C'è una sola cosa che nessun animale sarà mai in grado di fare e che resta esclusivamente
prerogativa umana: La capacità creativa.
La facoltà cioè di ipotizzare e realizzare qualcosa che fino ad allora non era stata mai fatta.
Quindi l'essere umano si realizza solo nel momento in cui è in grado di diventare creativo.
La creatività però non può esistere senza libertà, perché le nuove idee, comportano sempre la
messa in discussione delle vecchie, sulle quali si fondano i sistemi di potere, che rifiutano nel modo
più assoluto appunto …... di venire messi in discussione.
Perché ciò non avvenga mettono in opera tutta una serie di strutture che impediscano e puniscano la
diffusione del nuovo: le scuole vengono trasformate in parcheggi, dove viene man mano soffocata
quella curiosità innata, che caratterizza ogni bambino e che è alla base dell'apprendimento.
Quali sono i poteri che corrono il rischio per primi di venire emarginati?
Quelli obsoleti; quelli delle strutture burocratiche assolutamente inutili e quelli delle strutture
finanziarie, che, come abbiamo visto non hanno più nessun rapporto benefico con le strutture
produttive, che invece servono, e che diventano solo oggetto delle loro mortali attenzioni
speculative.
Queste due forze alleate: La grande finanza e la burocrazia fallite, hanno abbracciato l'umanità in
una morsa mortale dalla quale è necessario liberarsi al più presto.
Un imprenditore, cioè uno che è abituato ad intraprendere non ha nessun motivo di temere le
innovazioni, perché anche lui è per natura alla continua ricerca del nuovo.
Il problema con il quale dovremo confrontarci nei prossimi punti è quello di capire
come si fa a “produrre” cittadini provvisti di capacità creative.
In questo capitolo abbiamo mostrato come essenza del socialismo sia la creatività, che non può
esistere senza libertà, che, sul piano politico, presume e comporta il superamento della
rappresentatività e quindi l'eliminazione di tutte quelle strutture obsolete, rifugio usuale dei
“mantenuti” storici.
A questo punto diventa assolutamente superfluo ed anacronistico parlare di orari di lavoro: avete
mai chiesto ad un inventore o ad un imprenditore per quante ore al giorno è disposto a lavorare?
Una società fondata sull'innovazione continua, per natura estremamente produttiva, siccome è
fondata sulla conoscenza, può svilupparsi senza limiti e quindi offrire senza limiti possibilità
occupazionali.
Il socialismo è questo , cari amici.
Questo socialismo non è solo divisione più giusta della ricchezza prodotta, ma
anche un modello produttivo più giusto, perché esteso ed integrante la maggior
parte della popolazione nei processi produttivi e decisionali.
L'esercito di mantenuti, che per decenni ha vissuto sulle nostre spalle, non sono socialisti, sono
semplicemente degli sfruttatori, dei nullafacenti, che hanno trovato questo comodo espediente per
sbarcare ( magnificamente) il lunario.
La loro fine si sta avvicinando, il loro partito si sta squagliando, perché la gente comincia a capire
ed io spero che questo scritto vi aiuti a capire meglio.
D'altro canto una società barbara come quella capitalistica sta lasciando alle prossime generazioni
una tale massa di problemi, che solo uno sforzo comune di notevole portata potrà aiutare l'umanità
alla sua sopravvivenza.
scritto da Giuseppe Siano
[venerdì quindicesima parte]