Nel periodo del Soviet in Russia (1920-1933) gli artisti,
oltre a volere rompere con il passato,
il tradizionalismo e l’accademia andavano alla ricerca di nuovi stili e
connotati che non appartenessero alla scuola europea. La ventata innovatrice e demolitrice
del movimento futurista aveva dato vita alle avanguardie tese a rinnovare
radicalmente il campo delle arti e dell’architettura. In sintonia con il Cubismo
, il Dadaismo, Il Surrealismo – corrispettivi movimenti europei, nacquero il
Costruttivismo e il Suprematismo, i cui massimi esponenti in architettura
furono rispettivamente Malevič e Tatlin. Secondo la poetica di Kazimir
Severinovič Malevič, in accordo con il Manifesto redatto nel 1915 in
collaborazione con il poeta Vladimir Majakovskij, l’atto creativo risponde ad un impulso
originario dell'uomo che sta a monte della mera utilità. Come in pittura
bisogna cercare tale impulso fuori dalla rappresentazione, così nel campo
dell'architettura e del design, esso prescinde dallo scopo pratico: il volare,
il correre, il sedersi sono per Malevič “anzitutto delle sensazioni plastiche,
che stimolano la creazione degli "oggetti d'uso" corrispondenti
determinandone anche gli aspetti essenziali”.
Kazimir Malevič -L'arrotino, 1912-13 |
Quindi netta distinzione fra
attività pratica e creazione artistica; supremazia della sensibilità pura sull'arte
al servizio di un'idea o di uno scopo. Vladimir Evgrafovič Tatlin oltre all'esaltazione dell'impegno
politico e tecnologico, giunge a preferire la tettonica all'architettura,
l'ingegnere all'architetto, la tecnica all'arte. Questo mito della costruzione, l’esaltazione
del meccanicismo, della casa-macchina, trovano il loro emblema nel monumento
alla Terza Internazionale che Tatlin ideò nel 1919. Esso doveva comporsi di tre
enormi ambienti di cristallo: un cubo, una piramide e un cilindro ruotanti con
una diversa velocità a seconda delle funzioni cui erano destinati. Il primo,
per le adunanze e i congressi, avrebbe dovuto compiere un giro intorno a se
stesso in un anno; l'ambiente a forma di piramide, destinato agli organi
amministrativi ed esecutivi, avrebbe girato in un mese; il più alto, adibito
all'informazione e alla propaganda, in un giorno.
Vladimir Tatlin-Progetto del palazzo del Soviet |
Una colossale struttura d'acciaio a forma di spirale avrebbe sostenuto questa costruzione di stampo chiaramente futurista. Un'architettura mobile, protesa verso il cielo. L'idea sarebbe stata ripresa da Gropius nella realizzazione del suo teatro ruotante. E quale avrebbe potuto essere il commento un poeta di fronte a
quest’opera, se fosse stata costruita?
“Torri
babilonesi di città
Noi
torniamo ad innalzare insuperbiti,
e
Dio
le
città in campi arati
dirocca
rimescolando
il verbo”
(frammento
da “ La nuvola in calzoni” di Vladimir Majakovskij-1915)
(fonti: R. De Fusco -Storia dell'Architettura contemporanea)
Mr.
Hyde