Vince la Juventus per 3-2 ma la Roma ha tanto da recriminare! Allo Juventus Stadium, accade di tutto e di più: 3 penalty, 2 rossi e parecchio da ridire sull'arbitro Rocchi.
Ti aspetti uno spettacolo dalle due squadre migliori del campionato e cosi è stato, tutto sommato, nonostante la qualità dell'arbitraggio di Rocchi non sia stato all'altezza della situazione. A decidere il match tra Juve e Roma è un colpo da vera magia di Bonucci, che a soli 5' dalla fine, fissa il risultato sul 3-2 per i bianconeri. Rossi per il tecnico dei giallorossi Garcia, Manolas e Morata.
A Torino succede di tutto e di più: gol, sorprese, penalty, cartellini rossi, sviste macroscopiche arbitrali, critiche e conseguentemente tanto, troppa tensione in campo. Ecco tutto qui la sfida scudetto tra Juventus e Roma, è stata questo e molto altro ancora. Per carità, non fraintendetemi è stata una partita fantastica e ricca di emozioni che ha visto trionfare i bianconeri per 3-2 nei minuti finali, grazie alla magia di Bonucci. ma ancor prima di tutto ciò, però, c'è da dire della doppietta di...rigore di un'immenso Tevez e le stoccate di capitan Totti (sempre dagli 11 metri) e Iturbe.
Juve-Roma: si comincia cosi.
Allegri sceglie Llorente da mettere vicino a Tevez e sorprendentemente introduce Pirlo (all'esordio stagionale) invece di Vidal. Garcia dal suo canto preferisce partire con Skorupski tra i pali, Holebas sulla corsia sinistra e il trio d'attacco Iturbe, Totti e Gervinho.
Un primo tempo da urlo!
Adrenalina allo stato puro. Accade di tutto e di più nei primi 45, grazie alla criticabile conduzione di gara dell'arbitro Rocchi. Comunque sia è la Juve a fare la partita dando dimostrazione di una maggiore compattezza generale. La Roma non ha il benché minimo spazio per respirare e sfruttare la velocità di Iturbe e Gervinho nelle ripartenze. Il convalescente Pirlo sale in cattedra come suo solito, da perfetto direttore di un'orchestra tirata a lucido. Dall'altra parte Totti prova ad inventare ma la manovra giallorossa è troppo lenta e prevedibile, forse provata dalle fatiche di Champions.
Tevez esulta dopo avere realizzato uno dei due penalty |
Passano soli 10' ed è già moviola con Marchisio che va giù in area romanista dopo un contatto con Holebas. Per Rocchi è tutto regolare ma è la scintilla che accende il clima del match. Tevez è una tempesta incontenibile e ogni qualvolta tocca una palla, manda nel terrore più oscuro la difesa giallorossa, sorretta con qualche difficoltà dall'incerto Yanga-Mbiwa. Keita dal suo canto è la solita, incredibile barriera immessa da Garcia davanti alla difesa ad sostenere Manolas e company. I padroni di casa, spinti da un tifo incandescente, provano a far sentire il loro peso offensivo e sfiorano il vantaggio con un tiro cross di Pogba e con un diagonale a lato di Marchisio innescato da Bonucci.
I giallorossi continuano a faticare per trovare spazi e la stanchezza di Nainggolan pesa più del dovuto, risultando più impreciso del normale. Il match si sblocca al 26' con una punizione dal limite di Pirlo che trova la deviazione del braccio di Maicon in barriera: Rocchi prima assegna la ripetizione, poi ci ripensa e dà il primo dei 3 rigori della intera partita alla Juve, facendo giustamente infuriare gli ospiti. Tevez dal dischetto non ha pietà realizza. Garcia suona il violino a Rocchi che lo butta fuori. La tensione è alle stelle, ma giunge nella stratosfera soli 2' dopo, giusto il tempo per Pjanic di calciare una punizione e per Rocchi di fischiare un altro penalty improbabile per una trattenuta di Lichtsteiner su Totti.
Il capitano manda Buffon da un lato e la palla dall'altro per il pari più che giusto. Entra in scena adesso quello che non vorremmo mai vedere protagonista in una partita di calcio: il nervosismo con scontri al limite della decenza, pericolosi testa a testa e ammonizioni a iosa (Chiellini, Lichtsteiner, Totti e Bonucci in pochi minuti). Nel finale del primo tempo accade di tutto. Al 44' Gervinho si accende per la prima volta e inserisce con una splendida giocata in profondità Iturbe che davanti a Buffon non sbaglia, freddandolo. 1-2!
La Roma è davanti e un minuto dopo avrebbe anche l'opportunità di fare 3 ma Gervinho, nonostante un infortunio muscolare di Caceres, non riesce a sfruttare una occasione irripetibile, calciando alle stelle dal limite. L'equilibrio ritorna poco dopo. Pjanic in scivolata tocca Pogba in area giallorossa: il francese cade a terra e per Rocchi è il terzo rigore (anche questo molto dubbio) della serata. Tevez non si fa scrupoli e imita il capitano giallorosso trafiggendo Skorupski (6o gol per lui in campionato) per il 2-2 che chiude un primo tempo divertentissimo.
Secondo tempo, deciso dalla magia di Bonucci.
Al rientro in campo Allegri propone Ogbonna al posto dell'infortunato Caceres continuando con la difesa a tre. Pogba butta alle ortiche 2 ottime occasioni all'inizio della ripresa, Manolas salva entrando in scivolata su Lichtsteiner al 57'. Il ritmo cala rispetto ai primi 45' ma le emozioni non accennano a diminuire. Siamo intorno al 60' di gioco è Pjanic spreca per la seconda volta il vantaggio dei giallorossi arrivando tardi su un grande assist di Gervinho, sfuggito sulla sinistra.
Allegri corre ai ripari togliendo uno spento Llorente per inserire Morata. Garcia risponde con Florenzi e Destro al posto di Iturbe e Totti. Nainggolan pensa di freddare Buffon con un missile dal limite interrotto da Ogbonna facendolo terminare a lato di un pelo al 77'. Mancano 10' è ad accomodarsi in panchina tocca ad uno stremato Pirlo per far posto a Vidal. Morata di testa supera Manolas centrando in pieno il sette nei minuti finali. Pjanic non nè ha più ed esce dal campo a 5' minuti dal termine: dentro Paredes. Tevez pare in trans e da solo manda nel panico tutta la difesa giallorossa che riesce in qualche modo a trovare salvezza in corner. Ma è proprio da lì che arriva rete magica di Bonucci che chiude i conti.
Destro al volo dal limite di rara beltà è 3 punti alla Juve abbattendo la Roma condannato al suo primo stop stagionale, ma anche qui c'è da segnalare un fuorigioco di Vidal che ostacola la visuale a Skorupski. Prima del fischio finale Rocchi trova il tempo ad espellere Morata e Manolas, protagonisti di una rissa a centrocampo.