14/10/14

Nazionale: brutta, solida e vincente | Con Malta termina 0-1: Pellè decisivo

Brutta, solida e vincente. Questo è quanto viene fuori dalla prestazione di ieri sera a Malta, della Nazionale azzurra. Uniche note positive sono la 3a vittoria di fila, l'esordio bagnato con gol di Pellè e la prima piazza in classifica nel girone H in condominio con la Croazia. 


Tutto qui per quel che concerne il bicchiere mezzo pieno, e si, tutto qui, in quanto ancora una volta Malta storicamente è una tappa a noi indigesta, una meta fonte di figuracce o giù di lì che la Nazionale di Antonio Conte supera ma faticando più del lecito, concedendo pure l'opportunità ai mitologici "Cavalieri di Malta" margini per recriminare, per un rigore riguardo un presunto "mani" in area di rigore di Marchisio.

Trenta minuti d'Azzurri.
Conte manco a dirlo è in fase "convulsiva", conoscendone il carattere avrebbe voluto vedere una squadra più tambureggiante in fase offensiva, dove aveva chiesto maggiore concentrazione  e dedizione per gli schemi di gioco, avendo avuto già la premonizione che si sarebbe dovuto scontrare con la diga difensiva eretta dai maltesi. Invece ci si ritrova a tirare le somme ad un’Italia che ha giocato secondo il "metodo Conte", solo per i primi 30' circa, sufficiente a fare tremare la traversa, il palo, e mettere dentro il gol che vale 3 punti, la 3a vittoria di fila, e lasciare giustamente i paroni di casa in 10 uomini per l'espulsione di Mifsud. Quando gli azzurri si rovino sull’1-0 e in superiorità numerica, infatti, sembrano perdere la concentrazione e l’intensità, finendo per rischiare nella ripresa. Soprattutto dal 28’ in poi quando viene espulso (anche in questo caso correttamente) Bonucci per un fallo ai danni di Schembri lanciato a rete
Pellè esulta dopo la rete
messa a segno a Malta

A seguito la punizione che ne era scaturita per quanto sopra accade il mani-braccio di Marchisio in piena area di rigore che potrebbe dare vita ad un tiro dagli 11 metri. Da qui in avanti si arranca tra le urla di Conte e le giocate di un frizzante Giovinco, che appena entrato in campo al posto di Immobile prende un palo al 90’! La partita termina qui, senza infamia e sopratutto senza la...lode.

Conte tuona.
Preferiamo ripartire da i 30' minuti iniziali, comunque sia, nei quali Pellè ha "detto" di essere un’altra validissima opportunità per le bocche di fuoco azzurre che, dopo la scoperta di Zaza e Immobile, ha trovato un terzo “antagonista" per l'ex "Super Mario". In terra anglosassone lo chiamano "The Italian Goal Machine", prendendo prima una traversa con un’inzuccata che meriterebbe migliore sorte. Poi segna una rete alla "Super Pippo”, agendo di rapina con tempismo un pallone in mischia. 

Ma il contributo è concreto, l’intesa con Immobile e gli altri compagni buona. Pure Chiellini, ormai un vice-cannoniere, sfiora il gol di testa, facendo tremare il palo, esattamente un minuto dopo la traversa di Pellè. Insomma con un po’ di fortuna, poteva finire in goleada, e quindi non è tutto da buttare. Ma c’è da immaginare che Conte abbia fatto tremare gli armadietti dello spogliatoio al termine della partita.


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