"Non possiamo dirottare le nostre limitate risorse dalla risposta (alla crisi) all'analisi dettagliata della nostra risposta passata. Quell'analisi arrivera', ma solo quando la crisi sara' superata". Nella bozza trapelata, su cui l'Oms ufficialmente ribadisce di non voler fornire alcun commento, emergerebbe che l'organizzazione non sarebbe riuscita a fermare l'epidemia per una serie di fattori, dall'incompetenza dello staff alla mancanza di informazioni (se a tali vertici ci sono degli incompetenti, beh in che mani siamo?). Medici senza Frontiere aveva lanciato ripetuti allerta che di fatto sono stati ignorati a fronte di rassicurazioni poco veritiere.
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L'ebola ha ucciso almeno 4.546 persone tra Liberia, Sierra Leone e Guinea, secondo i dati forniti dall'Oms venerdi'; tuttavia siccome almeno meta' dei casi non vengono neanche registrati e il tasso di mortalita' e' almeno al 70 per cento, l'Oms ritiene che il bilancio vero si attesti probabilmente ad oltre 12mila. E non c'e' alcuna segnale che l'epidemia stia rallentando, epidemia confermata per la prima volta a maggio, ma che l'Oms dichiaro' emergenza sanitaria pubblica internazionale solo l'8 agosto. Il direttore generale Margaret Chan si e' finora difesa, ma il documento interno dell'Oms scrive che gli esperti avrebbero dovuto rendersi conto che i metodi tradizionali di contenimento delle malattie infettive non potevano funzionare in una regione dai confini porosi e sistemi sanitari a pezzi: "Praticamente nessuno di coloro coinvolti nella (fase iniziale) di risposta fu in grado di vedere i segnali di sciagura", si legge nel documento. Nella bozza trapelata, ma non riconosciuta dall'Oms, si ammetterebbe anche che, in quel momento, la burocrazia costitui' un problema.
I responsabili degli uffici Oms in Africa sono frutto di "nomine motivate politicamente" fatte dal direttore regionale per l'Africa, Luis Sambo, che non risponde al capo dell'agenzia a Ginevra, Margaret Chan. Nelle fasi iniziali del contagio i messaggi usciti dall'ufficio di Sambo furono diversi dalla linea emanata a Ginevra. L'ufficio africano il 22 settembre ha dichiarato l'ebola "quasi del tutto contenuta" in Senegal e Nigeria; un'asserzione non confermata dall'ufficio di Chan, che ha dichiarato il Senegal ebola-free solo venerdi' scorso e ancora lo deve fare per la Nigeria. In un incontro che si svolse a giugno, tra esperti di focolai epidemici, uno dei principali collaboratori di Chan Bruce Aylward, che normalmente si occupa di poliomielite, avverti' Chan delle gravissime riserve sui responsabili Oms in Africa occidentale; e scrisse una email sostenendo che alcuni dei partner dell'agenzia, tra cui agenzie nazionali ed ong, ritenevano che l'organizzazione "stesse compromettendo piu' che aiutare" nella battaglia all'ebola e che "nessuna delle notizie riguardanti le prestazioni dell'Oms erano buone".
Tuttavia solo cinque giorni piu' tardi la Chan ricevette una lettera di 6 pagine della rete di esperti dell'agenzia, in cui venivano dettagliate le gravi carenze dell'Oms in risposta al virus. "Fu la prima notizia del genere che le arrivo'", si legge nel documento, "e lei ne rimase scioccata". Ma a quel punto era gia' troppo tardi. OBAMA RASSICURA,"POSSIBILI CASI ISOLATI MA NIENTE ISTERIA" Barack Obama ha lanciato agli americani un messaggio rassicurante sull'ebola, dopo l'allarme suscitato dai primi due casi di contagio nel Paese. Il presidente Usa ha avvertito che la lotta al virus sara' lunga e si potrebbero registrare "altri casi isolati", ma ha invitato gli americani a non cedere all'isteria e ha assicurato che la nazione e' "preparata" per evitare un'epidemia sul territorio. Il presidente americano e' comunque tornato a respingere l'idea dello stop ai voli dall'Africa occidentale perche' "cercare di isolare un'intera regione del mondo" potrebbe addirittura far peggiorare la situazione. Obama ha dedicato alla crisi dell'ebola il suo discorso radiofonico del sabato.
"Non possiamo isolarci dall'Africa occidentale", ha detto, spiegando che questo renderebbe piu' difficile il movimento degli operatori sanitari e anche quello dei beni, oltre a spingere le persone a uscire in modo clandestino dal Paese rendendo piu' difficili i controlli. "Cercare di isolare un'intera regione del mondo, quand'anche fosse possibile, potrebbe di fatto fa peggiorare la situazione", ha osservato. Obama ha anche cercato di circoscrivere il problema, ricordando agli americani che nel Paese, su 300 milioni di abitanti, sono stati diagnosticati solo tre casi. "Quel che stiamo vedendo in America non e' un focolaio, ne' tantomeno un'epidemia di ebola".
L'ebola e' "una malattia grave", ma anche difficile da contrarre": "Non dobbiamo cedere all'isteria o alla paura". CANADA FORNISCE A OMS 800 FIALE VACCINO SPERIMENTALE Il governo canadese ha inviato all'Organizzazione Mondiale della Sanita (Oms) a Ginevra 800 fiale di un vaccino sperimentale contro ebola, il virus che ha causato finora oltre 4.500 morti, principalmente in Africa occidentale. Sara' quindi l'Oms ha gestire e regolare la distribuzione di questo vaccino sperimentale, ha annunciato l'agenzia sanitaria statale di Ottawa. Ieri il colosso farmaceutico britannico Glaxosmithkline (Gsk) aveva annunciato che non sara' possibile arrivare ad un vaccino efficazie e sperimentano prima della fine del 2016