15/09/14

Dati OCSE: Italia bene la qualità dell'istruzione basilare, ma il livello è ancora insufficiente | Stipendi miseri e tagli super

Recentemente l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico a provveduto a rendere noto il fascicolo "Un sguardo sull'Istruzione 2014", tramite il quale si mettono a disposizione i dati riguardo la qualità dell'istruzione di base. 


Ciò che ne è venuto fuori è che a differenza del passato in effetti i progressi fatti non possono che essere apprezzati. Basi pensare che nel 2003, orientativamente 1 studente su 3 (32%) era riuscito ad ottenere in matematica traguardi sotto al livello 2. Nel 2012 addirittura la percentuale si era attestata intorno al 25%.

Per quel che concerne la valutazione delle mansioni degli adulti facenti parte al 2012 (Piaac) si attestano per gli italiani che vanno dall'età di 25-34 anni ci sono risultati migliori nel settore delle mansioni matematiche a differenza delle precedenti generazioni, ovvero sia coloro che partono da un età di 35-44 anni. Ottenere il traguardo del livello 3 o maggiore il 42% dei 25-34enni, contro il 30% dei più maturi di età. La positività del giudizio, però, è accompagnato da una appendice: il livello dell'isruzione è migliorato certamente, ma risulta essere ancora inferiore se confrontato agli altri paesi.
OCSE: bene l'istruzione di base
male il livello globale

Stipendi
La questione delle remunerazione degli insegnanti suscita ancora purtroppo aspre discussioni. A tal proposito basti pensare che, tra il 2008 e il 2012 le buste paga dei professori delle classi elementari e medie sono calate mediamente del 2%. Oltretutto, dal 2005 al 2012, le ricompense statutarie degli insegnanti di ogni grado aventi 15 anni di servizio sono arrivate a calare del 4,5%. Tale perdita viene però bilanciata dagli scatti di anzianità.

Innovazione
Opposizioni ai processi di innovazione. L'OCSE afferma, che sono state rimandate ormai da troppo tempo l'investimento per l'acquisto di nuove attrezzature.

Ancora più alunni per classe 
Che dire allora riguardo l'aumento di ragazzi e ragazze all'interno delle classi? L'aumento è del 15% per qunto riguarda la scuola elementare mentre per quella media e del 22%. Fondamentalmente, pone l'attenzione l'Ocse, per far alzare il rapporto alunni-insegnanti, si è dovuto provvedere a diminuire la quantità dei professori, stoppando il turn over: nel 2012 il 62% dei professori aveva un'età che superava i 50 anni (48% nel 2002). Si tratta della più alta percentuale di insegnanti over 50 di tutti i paesi Ocse.

Diminuzione della spesa per alunno
Nel periodo che intercorre tra  il 1995 e il 2011 in Italia il costo per ogni alunno nella scuola elementare, media e post secondaria non terziaria è scesa del 4%. Ma senza l'intervenuto del privato, l'approvvigionamento a disposizione sarebbe stato ancor più in discesa. Tra i 34 paesi Ocse presi a esame, il nostro Paese è ancora l'unico che vanta un calo della spesa pubblica per quanto concerne le istituzioni scolastiche tra il 2000 e il 2011 (-3%,la media Ocse registra +38%) ed è il Paese con la riduzione più evidente di investimenti.


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