02/07/14

La carica delle piante contro la psoriasi

E' ereditaria anche se non si conoscono esattamente le cause. Ma con la scelta di erbe ad hoc è stata trovata una strada per frenare la malattia

Non si conoscono ancora tutti i meccanismi che stanno alla base dell'aumentato ricambio cellulare e quindi della psoriasi. Negli ultimi anni sono state evidenziate alcune alterazioni metaboliche che potrebbero intervenire in questi meccanismi. Si è visto che nella psoriasi si verifica anche un aumento dei valori riferiti a glicemia, uricemia, trigliceridi, colesterolo, e che queste alterazioni del metabolismo dei grassi determinano squilibri tra i fosfolipidi di membrana, importanti sostanze presenti sulle membrane cellulari, con la conseguente maggiore produzione dell'acido arachidonico, responsabile delle attività infiammatorie del corpo umano.
Attualmente si è fatta strada anche l'ipotesi di una reazione di tipo immunologico, conseguente a un'accelerazione dello stato infiammatorio della pelle. Altri possibili fattori che scatenano la psoriasi sono: infezioni batteriche, soprattutto nella psoriasi che colpisce i bambini; fattori psicologici, come traumi affettivi o eventi stressanti di tipo economico o professionale; elementi climatici (il sole e in genere l'atmosfera rilassante delle vacanze hanno, al contrario, effetti benefici); fattori iatrogeni, cioè provocati a loro volta dall'assunzione di farmaci, come gli antipertensivi, gli antinfiammatori, i sali di litio; e infine l'azione di alcuni agenti infettivi o la conclamazione di malattie ancora più gravi e a danno del sistema immunitario, come l'Aids. Tutti questi fattori, in ogni caso, rappresentano il «terreno» adatto alla comparsa della malattia, quindi creano la predisposizione a uno stato di pre-psoriasi.

LA DOLCE CURA DELLE PIANTE:
PLATANO. Anche il Platanus orientalis contiene numerosi principi attivi utili per il trattamento degli stati infiammatori a livello cutaneo ed epiteliale. L'antichità ci tramanda ricette e consigli su questa pianta, che hanno poi trovato conferma nelle moderne ricerche. li decotto della corteccia e delle foglie è usato esternamente per lenire infiammazioni e rigonfiamenti della pelle, per rendere compatto il tessuto, quando si presenta disidratato. Anche in questo caso si utilizza il macerato come antinfiammatorio cutaneo. Si assumono 30-50 gocce insieme ad altri preparati, due volte al giorno, o in un'unica somministrazione da 50 a 70 gocce.

SEGALE. li macerato glicerico della segale, o grano germano, è usato in associazione alle piante elencate precedentemente. Si ottiene dalle radici che hanno azione selettiva prima di tutto sul fegato, favorendo la normalizzazione dei valori alterati, ma unito ad altri macerati ha azione specifica sulla psoriasi perché facilita la componente rigenerativa cutanea. Le dosi sono uguali alla precedente pianta.

NOCE. Lo Juglans regia è un'altra pianta efficace sulle lesioni cutanee. La corteccia dei giovani rami, le foglie, il mallo e i gherigli contengono sostanze attive a livello cutaneo, tanto da essere utilizzate su piaghe e ulcere; esse trovano un impiego anche in cosmetologia. Le gemme del noce hanno attività antinfiammatoria, antibatterica e cicatrizzante e sono un grande rimedio selettivo per tutti i problemi dermatologici. La posologia è di 30-40 gocce in poca acqua in un'unica soluzione oppure 70 gocce prima del pranzo, soprattutto in associazione a olmo e ribes.

RIBES NERO. I frutti, i semi, le foglie e le gemme del Ribes nigrum contengono una così elevata concentrazione di principi attivi ad attività antinfiammatoria, antiallergica, da essere paragonato a un cortisonico naturale, privo però di effetti collaterali. L'assunzione del macerato glicerico stimola la produzione naturale delle sostanze interne all'organismo chiamate a svolgere un ruolo importante di attivatori nella risposta nei processi infiammatori. La Rosmarino posologia è di 50 gocce, tre volte al giorno, prima dei pasti principali, oppure in un'unica soluzione di 150 gocce al risveglio in combinazione agli altri preparati.

ROSMARINO. Questa pianta contiene nei rametti, nelle foglie e nei fiori principi attivi specifici nel trattamento degli eczemi cutanei, ed è utile anche quando bisogna purificare la pelle o frenare l'eccessiva secrezione di sebo della cute e del cuoio capelluto, anche attraverso un'azione che parta dagli organi interni. Del rosmarino si utilizza il macerato in virtù della sua azione polivalente. È una pianta adatta per tutte le sindromi con scompensi metabolici, perché regola l'attività delle ghiandole essendo un ottimo rigeneratore e attivatore metabolico. La sua azione si estende sull'equilibrio minerale di tutto l'organismo ed è un ottimo disintossicante. La posologia è di 50-70 gocce, una volta al giorno prima di pranzo e mai la sera perché è uno stimolante cerebrale.

ROSA CANINA. Contro la psoriasi, è sicuramente vantaggiosa anche una terapia naturale che fornisca l'apporto di vitamine e la rosa canina ne contiene moltissime: A, B, C, K, PP. È anche un antinfiammatorio e un tonico. Con il macerato glicerico vengono assimilate vitamine, minerali e si interviene in modo specifico contro le infiammazioni psoriasiche e sul prurito. Si assumono 50 gocce, due volte al giorno, anche in associazione con il ribes o altri macerati per potenziare l'attività antinfiammatoria.

ELICRISO. Vi sono poi altre piante utilizzate come tinture madri (estratte senza glicerina), tra esse l'elicriso, che contiene oli essenziali e altri principi attivi con proprietà antisettica e antipsoriasica. La posologia è di 3-5 gocce, una-tre volte al giorno.

FEGATO E TOSSINE
Nelle terapie dolci la psoriasi è dunque considerata una malattia da trattare soprattutto internamente perché rappresenta lo sfogo di un problema interno, ed è assimilata alle malattie di tipo allergico che si evidenziano a livello della pelle. La produzione di anticorpi , antipelle testimonia, infatti un conflitto immunologico generale in cui partecipa anche il fegato: ecco perché va ripristinata anche l' attività epatica. A questo proposito, è utile la Viola tricolor o viola del pensiero selvatica, somministrata da 50 a 150 gocce al giorno. Per completare il quadro delle soluzioni terapeutiche viste finora, si può aggiungere anche un trattamento sedativo, attraverso il tiglio: rilassa e disintossica il sistema nervoso (75 gocce prima di cena) ed è anche un leggero lassativo, per cui favorisce l'eliminazione delle tossine. È utile una dieta che eviti tutti gli alimenti irritanti e che sia anche dimagrante in caso di obesità. Una cura termale, infine, risulta efficace quando prevede non solo la depurazione esterna della pelle attraverso trattamenti non abrasivi, ma anche l'eliminazione delle tossine dell' organismo.
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