05/06/14

DSM-5 | Il fondamento biologico.

Alle edizioni recenti sono stati applicati standard più rigorosi: il DSM-5 è stato compilato da oltre 160 clinici di fama mondiale, che hanno valutato una cospicua massa di evidenze mediche. Tuttavia, mancano ancora test di laboratorio in grado di fornire diagnosi certe per la maggior parte delle malattie mentali, tra le quali il disturbo bipolare e la depressione. 

Solo pochissime, come la malattia di Alzheimer, hanno una base fisiopatologica ben identificabile. I detrattori come James Davies sostengono che ciò fa del DSM-5 uno strumento di scarsa validità scientifica, proprio come i suoi predecessori. "Gli scienziati non sono stati in grado di individuare marcatori biologici per quasi tutti i disturbi mentali, perché i disturbi per i quali si ricercano i marcatori, in realtà, non hanno alcuna fondatezza reale, al di fuori di quella attribuita loro dai manuali stessi.

Ciò non significa negare la sofferenza delle persone: significa sostenere che tale sofferenza è meno omogenea e meno categorizzabile di quanto i manuali di psichiatria vogliano farci credere", afferma Davies. Nick Craddock, professore di psichiatria all'Università di Cardiff, ammette i limiti di questo approccio: "Nella mia disciplina, ci affidiamo alla descrizione fatta dal paziente, e sulla base di essa dobbiamo arrivare alla diagnosi più appropriata.
DSM-5 il fondamento biologico
(immagine dal web)

Al momento, questo rimane l'approccio più adeguato", ha confessato. Craddock dice di rendersi conto delle falle del DSM, sostenendo però comunque la necessità di un sistema di classificazione. "In tanti hanno denunciato le pecche del DSM, allargando il discorso fino a dichiarare ridicola la diagnostica psichiatrica in generale. lo sono invece convinto della necessità di uno strumento diagnostico: è di importanza fondamentale per aiutarci a guidare i pazienti verso le terapie più indicate, sulla base delle conoscenze accumulate in anni di ricerca.

La mia opinione sul nuovo DSM-5 è che non fosse il momento giusto per sviluppare una nuova versione: l'opera non è stata migliorata, ma probabilmente non è neppure peggiorata in modo così catastrofico". Simon Wessely, invece, si spinge oltre, definendo il DSM-5 "un disastro in termini di immagine" per la psichiatria.(science)
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