Il 2 aprile si è celebrata la Giornata Mondiale dell'Autismo, indetta dall'Onu nel 2007,con lo scopo di favorire la diffusione di conoscenze e informazioni relative a questa patologia. L'Autismo contempla tutto uno spettro di disturbi autistici che interessano lo sviluppo del sistema nervoso centrale e che si manifestano sin dai primi anni di vita.
Si tratta di una patologia che danneggia le funzioni celebrali, compromettendo la crescita psichica ed emotiva dei bambini e le capacità d'interazione sociale; determinando situazioni di mutismo, isolamento e indifferenza nei
confronti del mondo esterno. Secondo le stime questo disturbo, in Italia, riguarda all'incirca 550 .000 soggetti e nella maggior parte dei casi ad esserne affetti sono soprattutto i maschietti.
I bambini colpiti da sindrome autistica manifestano comportamenti
di isolamento e disinteresse nei confronti di chi li circonda nonché problemi di linguaggio e comunicazione; laddove lo sviluppo delle capacità verbali non è addirittura assente, infatti, manifestano difficoltà nel dialogare o nell'esprimersi
in maniera appropriata.
Uno degli aspetti più gravi dell'autismo è la tendenza all'autolesionismo e all'aggressività e la totale assenza di reazioni affettive ed emotive. Se
da un lato le terapie che fanno ricorso alla musica, all'arte, al disegno, così
come lo sport e la pet-terapy, si sono mostrate molto utili proprio perché
stimolano l'interazione, la comunicazione e lo sviluppo dell'espressione
emotiva; dall'altro lato, fermo restando l'importanza della vaccinazione, non
si è individuata nessun tipo di relazione tra la malattia e i vaccini, come
dichiarato dal ministro della salute Beatrice Lorenzin. Ciò
che può fare davvero la differenza nel caso dei disturbi dello spettro
autistico, come in altri casi, è sempre la prevenzione e dunque la diagnosi
precoce. E proprio sull'importanza della prevenzione si
è basata la campagna di quest'anno e le iniziative promosse. Una di queste è il
progetto Otto Passi Avanti, che nasce a Roma per essere
diffuso su ampia scala, in tutto il territorio nazionale. Scopo del
progetto è informare e formare adeguatamente pediatri, personale di asili nido
e genitori sulle caratteristiche della patologia, su come individuarla e
gestirla.
"La diagnosi precoce è possibile" spiega Stefano
Vicari, responsabile Unità Operativa Neuropsichiatria
Infantile dell'Ospedale capitolino Bambin Gesù, ma è necessario che
nelle strutture pubbliche e nelle ASL vengano garantiti servizi pediatrici
adeguati. Fondamentale anche il sostegno alla ricerca per fare luce su
un disturbo molto diffuso ma le cui cause sono ancora poco chiare.