05/02/14

La catena Cvs manda in fumo 2miliardi di dollari | Non vendera' piu' sigarette

Un esempio di civiltà arriva dall'America, esattamente da Washington. La grande catena di drugstore Cvs ha annunciato che non venderà più sigarette e derivati del tabacco, rinunciando 2 miliardi di dollari. Il presidente Larry J. Merlo riceve il plauso di Barack Obama, per "l'esempio potente"


Washington, 5 feb. - Svolta salutista nella grande distribuzione americana: per la prima volta un colosso del settore, la catena americana Cvs, ha annunciato che non vendera' piu' sigarette o altri prodotti derivati dal tabacco. La misura entrera' in vigore da ottobre e riguardera' 7.600 punti vendita sparsi sul territorio. "E' la cosa giusta da fare per i nostri consumatori per aiutare le persone verso una salute migliore", ha spiegato il presidente Larry J. Merlo alla Cnn, definendo la vendita di tabacco "in contrasto con il nostro obiettivo".La decisione ha suscitato l'immediato plauso di Barack Obama, che si e' congratulato per "l'esempio potente" dato dalla Cvs.

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Questo, ha affermato il presidente americano, "aiutera' gli sforzi della mia amministrazione per ridurre le morti legate al tabacco, tumori, malattie del cuore, e a diminuire i costi per il sistema sanitario". Secondo una stima fornita dalla stessa societa', l'iniziativa costera' alla maxi catena di drugstore mancati guadagni per 2 miliardi di dollari legati ai fumatori. Una fetta di profitti evidentemente giudicata sacrificabile dalla Cvs che negli ultimi anni ha visto crescere i ricavi: nonostante non abbia ancora reso noti i risultati di fine anno, nei primi nove mesi del 2013, la maxi catena ha registrato un fatturato di 94 miliardi di dollari, in leggero aumento rispetto al 2012.                      fonte (AGI)
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