La procedura, effettuata con uno speciale macchinario, diminuisce drasticamente il tempo di esposizione dei bambini ai raggi X e di coseguenza i rischi derivanti dall’uso delle radiazioni da fluoroscopia, la tecnica utilizzata per ottenere immagini in tempo reale.
Due pazienti d'eccezione
Il nuovo sistema 3D è stato applicato con successo in due interventi di ablazione transcatetere.
I piccoli pazienti erano affetti da tachicardia parossistica sopraventricolare, una forma di aritmia che accelera il cuore improvvisamente, causando palpitazioni e malessere generale.
Nuova tecnica di mappatura 3D |
«Questa nuova tecnologia avrà un impatto terapeutico consistente, poiché renderà più semplice il mappaggio delle camere cardiache anche per l’operatore meno esperto, riducendo al massimo il tempo di esposizione del bambino ai Raggi x, potenzialmente pericolosi per la salute» spiega Fabrizio Drago, alla guida del team che ha eseguito gli interventi.
Ecco come funziona il macchinario: le immagini del cuore, acquisite in meno di un secondo all’inizio dell’intervento, si integrano con la ricostruzione tridimensionale del cuore che si ottiene dal contatto sulla sua parete interna del catetere mappante. Sul monitor dell’apparecchio 3D il catetere è rappresentato con un’animazione e naviga all’interno dell’immagine del cuore registrata precedentemente.
Nuove linee guida - Per il trattamento delle aritmie un contributo importante arriva dalle nuove linee guida internazionali alla cui elaborazione ha preso parte, per l’Italia, proprio l’Unità Operativa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella. Il documento riassume le conoscenze attuali sulle aritmie in età pediatrica e contiene le direttive sul corretto trattamento dei piccoli affetti da queste patologie. Uno strumento al quale il medico può ricorrere quando deve prendere decisioni non facili in cui è complessa la valutazione del rapporto rischio-beneficio.