A definire tale classifica dei centri più importanti nel segmento del telerilevamento, fondata sul numero di pubblicazioni che appaiono su riviste scientifiche, è un articolo dell'università cinese di Wuhan, pubblicato sulla rivista Scientometrics, ovvero sia il nostro Consiglio Nazionale delle ricerche (Cnr) è l'istituzione scientifica con il maggior numero di pubblicazioni in merito al telerilevamento in Europa e la settimana nel mondo.
Tale studio, a cui capo c'è Yanhua Zhuang, ricercatore stimato della School of Resource and Environmental Science dell'università di Wuhan, ha tenuto conto di oltre 48.754 articoli pubblicati nel decennio che va dal 1991-2010 sulle più blasonate e lette riviste scientifiche del settore. Nella classifica per nazioni, l’Italia si attesta settimo posto, subito dopo Stati Uniti, Cina, Regno Unito, Francia, Germania e Canada.
Telerilevamento italiano |
“Il successo del Cnr si basa sulla capacità di coprire l’intera filiera del telerilevamento a partire dagli sviluppi strumentali, alla gestione dei dati, mettendo insieme esperti di telerilevamento e del settore applicativo: rischi naturali, sicurezza, agricoltura, qualità dell’ambiente, archeologia, beni culturali, meteorologia”, spiega Enrico Brugnoli, direttore del Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l'ambiente del Cnr.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche in fin dei conti ha investito in maniera rilevante nel settore, sviluppando un sistema di infrastrutture che include oltretutto un sistema di campi sperimentali, come l'Osservatorio Atmosferico “Ciao” di Tito Scalo e Stazione “Ottavio Vittori” sul Monte Cimone, le stazioni polari in Artide e Antartide, la Stazione Piramide sull’Everest, diverse navi oceanografiche, piattaforme aeree, mezzi mobili di emergenza e sistemi di ricezione, processamento e archiviazione dei dati satellitari.
“I dati esaminati confermano la qualità della ricerca del Cnr, nonostante i problemi e l’esiguità delle risorse a disposizione. È un riconoscimento importante che inorgoglisce e premia il nostro impegno, ma al tempo stesso invita a riflettere sull’emergenza che dobbiamo affrontare, sul bisogno di favorire il cambio generazionale e assicurare continuità alle ricerche anche attraverso un piano straordinario di assunzioni”, osserva il presidente del Cnr Luigi Nicolais. “La ricerca è un investimento, rende più ricco il Paese, riorienta e innova i sistemi produttivi, crea opportunità di lavoro. Essere riconosciuti quale riferimento di eccellenza in un settore avanzato e trasversale come il remote sensing, che trova applicazione in numerosi campi - dallo spazio all’agricoltura, dal clima alla sicurezza ambientale - conferma il ruolo chiave del Cnr nei grandi progetti comunitari”.