In mostra le opere di Andy Warhol, a Palazzo Reale a Milano. Ritenuto il fondatore della Pop art, Warhol è stao l'artista più quotato del novecento. Un ritratto di Mao Tse Tung del 1973 battuto all’asta da Sotheby’s per circa 9 milioni di euro.
Fino al 9 marzo resta aperta a Milano una mostra monografica dedicata a Andy Warhol, a Palazzo Reale. La mostra è aperta da ottobre ed espone 150 opere prodotte tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta e provenienti dalla Brant Foundation, la collezione di Peter Brant, un ricco uomo d’affari molto amico di Warhol. Nel 1967, quando aveva vent’anni, Brant acquistò la sua prima opera di Warhol – un disegno della famosa Campbell’s Soup – iniziando quella che sarebbe diventata una delle più importanti collezioni di arte contemporanea al mondo.
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confezioni di zuppa Campbell’s |
La mostra raccoglie alcune delle opere più famose di Warhol e tutto il percorso ricostruisce la carriera e la vita di uno degli artisti più quotati del Novecento: il 13 febbraio scorso è stato battuto all’asta da Sotheby’s un ritratto di Mao Tse Tung del 1973 per circa 9 milioni di euro, per fare un esempio. Warhol è notoriamente considerato il fondatore della Pop art, un movimento nato in risposta all’Espressionismo astratto che ha come oggetto gli atteggiamenti della massa e la società dei consumi, e che per raccontarli utilizza il linguaggio della pubblicità, del mondo del cinema e dell’intrattenimento.La mostra comprende ritratti di personaggi famosi, da Marilyn Monroe a Mao Tse Tung, le bottiglie di Coca-Cola argentate, le confezioni di zuppa Campbell’s, le scatole di Kellogg’s Corn Flakes e di Ketchup Heinz, le serigrafie di Liz Taylor, quelle di Mao e di Marilyn, e in particolare la Shot Light Blue Marilyn, con il foro del proiettile sulla fronte sparato dall’amica e performer Dorothy Podber. La mostra, inserita nel programma dell’Autunno Americano è stata prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group. È curata da Peter Brant e Francesco Bonami.