24/01/14

Un midollo artificiale per la cura della leucemia

Faticosa e piena di insidie è la strada che porta alla scoperta di metodologie innovative per la cura di malattie gravi, come la leucemia. Ma i ricercatori della Tubingen University stanno percorrendo la via per una possibile cura futura per leucemie.  Essi infatti, hanno realizzato un prototipo di midollo osseo artificiale in collaborazione con gli scienziati del Max Planck Institute for Intelligent Systems di Stoccarda. La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Biomaterials, è composta da una struttura porosa che, raccontano gli esperti, "possiede le caratteristiche del midollo osseo naturale, e potrà essere usato per riprodurre cellule staminali in laboratorio, ma anche per migliorare nei prossimi anni le cure per malattie come la leucemia".
Il midollo artificiale al microscopio

Con l'aiuto di polimeri sintetici, gli scienziati hanno creato una struttura che simula quella 'a spugna' che si trova nelle nostre ossa; inoltre, hanno aggiunto a questo prototipo dei blocchi di proteine simili a quelle naturali, creando una matrice che facilita l'adesione delle cellule. A questo punto, ottenuto un 'involucro' funzionante, i ricercatori hanno introdotto nel midollo artificiale delle cellule staminali ricavate dal sangue del cordone ombelicale, e le hanno lasciate crescere. "Analisi accurate hanno rivelato che le cellule si riproducono bene in questo midollo osseo artificiale. Paragonato ai metodi standard per la coltivazione delle cellule, il nostro midollo artificiale permette di mantenere molto meglio le caratteristiche che rendono 'staminali' queste cellule", rendendo quindi più elevata la loro qualità. Il prossimo passaggio, confermano i ricercatori, sarà ora quello di ricalcare il più possibile le caratteristiche del midollo naturale, e di utilizzare la scoperta per capire a fondo le interazioni tra i diversi materiali e le cellule staminali. Questo aiuterà ad approfondire il modo in cui le staminali sono influenzate e controllare dai polimeri sintetici, e queste conoscenze "contribuiranno a produrre un sistema per riprodurre le cellule staminali, ma anche ad elaborare una cura contro la leucemia entro i prossimi 10-15 anni.
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