16/01/14

Pronto al decollo il turismo spaziale| I VIP che per primi andranno in orbita sono Di Caprio e Bieber!

Pronto al decollo il turismo spaziale! I VIP che per primi andranno in orbita sono Di Caprio e Bieber! Sarà in grado entro l'anno 2014 Sir Richard Branson, fondatore e patron di Virgin Galactic, a condurre nello spazio i tanti Vip che hanno già fornito la loro disponibilità, prenotandosi per il primo volo del suo White Knight, il Cavaliere Bianco?
Può darsi, dal momento che l'ottimo traguardo raggiunto con il terzo volo di prova supersonico effettuato il 10 gennaio scorso quando ha raggiunto la quota massima di 22.000 metri circa ad una velocità di 1.4 mach, sui 2.000 km/h.

Al volo inaugurale del servizio, il prezzo da pagare sarà, circa di 1,5 milioni di dollari a biglietto e per l'occasione potrebbero partecipare fior di personalità dello star system, anche se non c'è alcuna conferma da parte della Virgin, e quindi potrebbe anche essere un'abile mossa pubblicitaria.
White Knight

Si parla di nomi importanti per i media e il pubblico: dal cantante canadese Justin Bieber a Brad Pitt e Angiolina Jolie, che solitamente si muovono sempre in coppia, a Katy Perry, altra cantante piuttosto nota negli Usa. Comunque sia c'è già una comunità di 600 danarosi e avventurosi, o avventurose, che hanno versato 250.000 dollari per far parte del club esclusivo di chi ha un posto prenotato per un viaggio suborbitale a bordo del Cavaliere Bianco, meno di 10 posti a volo.

È il turismo spaziale, ma intendiamoci non si tratta come in un film di fantascienza di andare a spasso fra Marte e Giove a schivare asteroidi, semplicemente, diciamo così, si monta nel Cavaliere Bianco, che non può decollare da solo e quindi viene portato in quota, sui 14.000 metri, dallo SpaceShipTwo, un buffo doppio aereo con grandi ali che lo tiene sotto la fusoliera come un canguro tiene i suo piccolo. Giunto in quota il Cavaliere Bianco viene lasciato a sé stesso e va in caduta libera per qualche secondo finché non accende il potentissimo motore che lo porterà, assieme ai suoi impavidi passeggeri, a 100 chilometri circa di altezza, dove per convenzione finisce l'atmosfera terrestre ed inizia lo spazio.

Da lì via in caduta libera come un aliante, con il bonus di sperimentare anche l'assenza di peso per la caduta repentina. Pochi minuti quindi, ma come detto sono già in parecchi a voler provare, a caro prezzo, il mercato sembra proprio esserci, dato l'impegno di Virgin e anche di altre iniziative simili. Sono lontani insomma i tempi del miliardario Joseph Tito, il primo turista spaziale, che spese 20 milioni di dollari nel 2001 per stare 7 giorni nella Stazione Spaziale Internazionale, probabilmente il viaggio di piacere più costoso della storia. Oggi Virgin costa un quarto di milione, ma il business plan prevede un prezzo di regime sui 20.000 dollari, non popolare ma affrontabile coi risparmi della middle class.

Virgin Galactic utilizza lo "spazioporto" America, in Nuovo Messico, un investimento da 200 milioni di dollari in che è anche il primo in assoluto effettuato da una società mista Stato del New Messico e privati e non dall'agenzia federale Nasa. Se riusciranno a partire nel 2014, e iniziare anche le operazioni commerciali come assicura il Ceo di Virgin George Whitesides, allora significherà che la via è definitivamente tracciata e la "privatizzazione" dello spazio in Usa ha chiuso il cerchio, dopo i contratti miliardari stipulati con Nasa dalle compagnie SpaceX e Orbital per il trasporto di cose alla, e dalla, Stazione Spaziale Internazionale. Di sfondo poi, al di là del redditizio turismo spaziale, previsto ma non dimostrato, c'è la costruzione di aerei stratosferici che salgano per diecine di chilometri e poi planino e ci possano portare da Washington a Sidney in un paio d'ore. Fra i passeggeri del primo volo del Cavaliere Bianco i rumors vogliono anche nientemeno che Leonardo Di Caprio, che però, forse, come interprete principale del film Titanic qualche esitazione l'avrà.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.