11/01/14

E' tempo che la "Costa Concordia" lasci l'isola del Giglio: a giungo rimarrà solo un triste ricordo!

E' tempo che la "Concordia" lasci l'isola del Giglio: a giungo rimarrà solo un triste ricordo!
Lunedì 13 gennaio 2014 sarà il secondo anniversario di disastroso naufragio della Costa Concordia, in cui persero la vita ben 32 persone.

Da due anni e la nave si trova ancora lì, in quello che è divenuto il simbolo di una tragedia che poteva essere evitata, anche se ancora per poco. Come è stato annunciato infatti in una conferenza stampa, a cui ha partecipato il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il capo della protezione civile Franco Gabrielli, l’amministratore delegato di Costa Crociere 
Michael Thamm e il responsabile del progetto di rimozione, Franco Porcellacchia, la rimozione del relitto avverrà con tutta probabilità entro giugno.
"Costa Concordia"

Ma ad oggi riguardo a cosa ne sarà del relitto, riportata ormai in posizione verticale lo scorso settembre, non c'è ancora nulla di certo.
Prima però di parlare di destino finale di quello che di fatto ad oggi è solo un enorme e problematico rifiuto, come ha ricordato il ministro, di passi ancora da fare ne rimangono. Il sito del progetto di rimozione, The Parbucking Project, ricorda che rimangono ancora due passaggi da compiere prima di procedere all’allontanamento dall'Isola del Giglio.

Punto primo:
Bisognerà procedere al posizionamento dei cassoni di galleggiamento dal lato terra, come già fatto per il lato mare. Con questa fase che secondo le parole di Porcellacchia dovrebbe avvenire in primavera inoltrata, approfittando anche delle più favorevoli, si spera, condizioni meteo si completa la creazione della ciambella di cassoni che "abbracciando" il relitto dovrebbe favorirne il rigalleggiamento, una volta che questi saranno svuotati dell’acqua.
A pochi giorni dal galleggiamento, la fase finale del progetto, avrà quindi luogo la vera e propria rimozione del relitto, prevista entro la fine di giugno.

A quel punto, dove sarà diretta la Costa Corcordia?
Al momento non è chiaro, come hanno chiarito i rappresentati delle istituzioni e del progetto di rimozione alla conferenza stampa. Dodici sono le offerte di smatellamento dalle quali si attendono a breve delle vere e proprie proposte. Si tratta, precisa Porcellacchia, di privati in partnership con autorità portuali, candidati a diventare, alcuni più di altri, per disponibilità già presenti in loco, siti di demolizione per la nave.

Delle dodici offerte cinque arrivano dall’Italia (due da Piombino, una da Civitavecchia, Genova e Palermo) e sette invece sono straniere (diverse provenienti dalla Turchia, una dalla Cina, dall’Inghilterra, dalla Norvegia e dalla Francia). Se al momento del rigalleggiamento però il porto di destinazione non dovesse essere stato ancora scelto è probabile che il relitto verrà momentaneamente parcheggiato in un porto provvisorio, per ora però sconosciuto. Conosciuto il luogo di destinazione quindi avranno inizio le vere e proprie operazioni di smantellamento. Quanto ci vorrà? Orientativamente due anni. Pur conoscendo infatti quali sono le metodologie usate nei cantieri di demolizione, sarà possibile avere stime più precisi sui tempi solo dopo aver conosciuto il porto di destinazione e ricevuto le relative proposte di smantellamento.
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