
Non ce la faceva a vedere suo figlio con altri colori se non a
strisce bianconere. Un bambino di cinque anni in questi giorni rischia di diventare un
beniamino della tifoseria
fiorentina. Marco Verratti, questo il suo nome, è omonimo del famoso calciatore del PSG già del Pescara. La sua è
una famiglia come tante, con la madre alla quale non piace il calcio e con il padre Arturo che non vede altro che i
colori bianconeri della Juventus. Marco nasce nel 2008, e il padre inizia subito a “t
artassarlo” con sciarpe, bandiere e pupazzetti bianconeri. A tre anni gli acquista la
Juventus card, tessera dei tifosi juventini, ma a Marco non interessa affatto visto che non ama quei colori, anzi, è attratto da qualche tempo dai
colori viola. Il padre Arturo è sempre più disperato, tanto da portarlo un paio di volte da
Don Cesare, un prete juventino che si dice faccia anche l’esorcista. Ma Marco non cede e continua a non accettare i colori bianconeri.
Le vessazioni del padre si fanno sempre più insistenti, fino a costringerlo a sentire e
cantare “l’inno della Juventus“. Il bimbo sopporta, ma c’è un limite a tutto. La settimana scorsa, il padre lo costringe ad andare con lui
alla Coop indossando la
maglia numero 12 di Giovinco. In un momento di distrazione del genitore il bambino prende il telefono e
chiama il Telefono Azzurro denunciando le violenze domestiche del padre. Da qui
l’intervento delle forze dell’ordine e dell’assistente sociale per porre fine a questa triste storia domestica. << Un vero schifo – dice una vicina di casa della famiglia di Marco – in quella casa si sentiva continuamente cantare l’inno juventino, e quel povero bambino era sempre vestito di bianconero. Se non lo avesse denunciato lui lo avrei fatto io >>.