
In
Piemonte è tutto da rifare. Gli elettori dovranno
ritornare alle urne. Il Tar ha annullato il voto
delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010, accogliendo il ricorso presentato
dall’On. Mercedes Bresso, ex Presidente della regione stessa. Le elezioni avevano premiato
Roberto Cota, candidato sostenuto dal
Centro destra a scapito della stessa
Bresso sostenuta dal Centro sinistra, con uno scarto di 9372 voti. «Il Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte accoglie il
ricorso principale – recita il dispositivo – e per l'effetto annulla l'atto di proclamazione degli eletti, unitamente agli atti presupposti oggetto di impugnativa, ai fini della
rinnovazione della competizione elettorale». Il motivo per cui il
Tar abbia deciso per il ritorno alle urne sta nella presenza alla competizione elettorale della lista
“Pensionati per Cota”, lista che sembra sia stata presentata con
l’ausilio di firme false, tanto da far condannare in via definitiva, a due anni e otto mesi,
il consigliere regionale Michele Giovine. A questo punto la Regione Piemonte potrebbe fare ricorso al
Consiglio di Stato per ribaltare la decisione del Tar. Grande soddisfazione nell’entourage di Mercedes Bresso nell’apprendere la decisione del Tar: «Seppure in ritardo è stata
fatta giustizia. La sentenza è immediatamente esecutiva, anche se ci sarà il ricorso, riusciremo a andare al voto insieme alle amministrative e alle europee. Sono contenta soprattutto per il Piemonte, perché gira pagina» Queste le dichiarazioni della stessa Bresso, dopo una battaglia di carte bollate andata avanti pe quattro anni. A questo punto
la Giunta Cota di fatto non esiste più se non per le questioni ordinarie. Entro dieci giorni arriveranno le motivazioni e a partire da domani il presidente Cota, la Regione o lo stesso Iovine possono presentare ricorso. Il Consiglio di Stato ha venti giorni di tempo per fissare l'udienza e la decisione dovrebbe arrivare a stretto giro.