In realtà lo sbadiglio è un atto involontario con il quale avviene una profonda inalazione, seguita da una espirazione del respiro! Fino ad ora le esatte cause che lo generano non sono propriamente chiare. Vorrei quindi porre ala vostra attenzione ( ecco che vedo già sbadigliare…) le teorie più accreditate!
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Sbadigliare |
Ovvero sia, si apre la bocca, vengono contratti muscoli facciali si alza la glottide liberando il passaggio dell’aria nella trachea, al contempo si contraggono i muscoli costali, generando il sollevamento e l’allargamento della cassa toracica e la distensione del diaframma, insomma l’avrete capito, ci stiamo semplicemente“stiracchiando”. Ok, a questo punto direte: “e quindi?”. Stiamo calmi! Ciò che non tutti voi sapete è che le cause che portano allo sbadiglio non sono ancora del tutto chiarite.
Ci sono tantissime teorie sulle cause che generano questo atto involontario, cerchiamo umilmente di esaminarne insieme le principali! Dicesi comunemente sbadiglio uno stato di noia o, soprattutto, di stanchezza della persona. I momenti in cui lo sbadiglio è più frequente, infatti, sono la mattina appena alzati e la sera prima di andare a letto. Inoltre esistono altre cause che molto spesso generano lo sbadiglio, come per esempio la fame, oppure lo stress.
Ma queste sono soltanto le cause più comuni. Ad esempio, molti di voi già lo sapranno, lo sbadiglio negli esseri umani è contagioso, si sbadiglia vedendolo o sentendolo fare da un’altra persona. Uno studio condotto in tal senso da Ivan Norscia e da Elisabetta Palagi dell’Università di Pisa ha messo in evidenza che il contagio dello sbadiglio è associato al legame empatico tra le persone: perciò il contagio è massimo tra parenti, diminuisce negli amici e poi nei conoscenti, fino ad essere quasi nulli negli sconosciuti. Finora abbiamo parlato delle cause più comuni alla gente, ma non esistono solo queste!
In base ad un recente studio, invece, svolto da Gary Hack della School of Dentistry della University of Maryland di Baltimora e da Andrew Gallup della Princeton University, sbadigliare aiuterebbe il cervello a raffreddarsi in modo da poter lavorare più efficacemente, insomma avrebbe lo stesso compito di un radiatore nell’automobile. Grazie allo sbadiglio, secondo la ricerca, le pareti del seno mascellare sono in grado di espandersi e contrarsi immettendo aria nel cervello abbassandone così la temperatura. Gallup, per esempio, fece un esperimento nel quale inserì delle sonde nel cervello dei ratti e ne registrò la temperatura prima, durante e dopo lo sbadiglio (si, si, i ratti sbadigliano). Ebbe cosi modo di confermare la funzione di raffreddamento dello sbadiglio.
Svolse anche uno studio su due donne che soffrivano di continui attacchi di sbadiglio e ne registrò le variazioni della temperatura corporea, confermando lo studio effettuato sui ratti. Potrebbe davvero essere lo sbadiglio il sistema di raffreddamento del nostro cervello? Un’altra ipotesi, invece, sostiene che lo sbadiglio serva ad aumentare l’ossigeno nei polmoni. Dunque una ipotesi che si avvicina notevolmente alla precedente, con la differenza che ad essere ventilato non è il cervello, ma bensì i polmoni. Inoltre, sbadigliando viene anche cambiata anche l’aria nel sangue.
Queste ultime due ipotesi, perciò, attribuiscono allo sbadiglio la funzione di “ventilatore” del nostro corpo che serve a farlo lavorare meglio durante alla giornata. In generale, tutte le teorie sopra elencate pare che possano essere plausibili. Forse non vi è distinzione e lo sbadiglio può essere la conseguenze di ognuna di esse. Infatti non si può assolutamente negare che quando siamo stanchi viene da sbadigliare e che, probabilmente, per la stanchezza, lo sbadiglio serva a farci funzionare meglio nei momenti di sonno. Ognuna delle teorie è buona, ma, nonostante ciò le esatte cause che provocano uno sbadiglio non sono state completamente chiarite!