Il testo punta a sradicare il fenomeno del sesso a pagamento, penalizzando i clienti con multe a partire da 1.500 euro
Il ministro per i Diritti delle donne, Najat Vallaud-Belkacem, ha sostenuto la bozza di legge che ora passerà al Senato all’inizio del 2014.
Ai deputati di tutti i partiti è stato lasciato libertà di voto: socialisti e il Fronte di sinistra hanno votato in maggioranza a favore, contro si sono schierati soprattutto radicali e Verdi, mentre il fronte del centro-destra con l’Ump (Unione per un movimento popolare) e Udi (Unione dei democratici e indipendenti) sono risultati divisi.Un atto normativo prevede che le prostitute straniere si impegnino a lasciare l'attività in cambio di un permesso di soggiorno.
Lavoratori francesi del sesso" Diritti per tutti" |
Un passo importante, visto che il sesso a pagamento, in Francia, era legale. Ne era vietato lo sfruttamento, l'addescamento passivo e quella minorile.
La proposta di legge ha innescato un acceso dibattito in Francia. Le prostitute sono scese sul piede di guerra per la perdita di clienti che potrebbe provocare il provvedimento. "Siamo unanime nel ritenere che la criminalizzazione dei clienti non farà sparire la prostituzione ma accentuerà l’insicurezza delle prostitute costringendole ulteriormente alla clandestinità", ha commentato un collettivo di associazioni contrarie alla normativa.
In caso di approvazione anche da parte del Senato, Parigi si allineera’ a Svezia e Norvegia, Paesi all’avanguardia nella lotta alla prostituzione.
E con l’approvazione alla Camera, le associazioni contro il sesso a pagamento hanno salutato la "svolta storica", auspicando un’identica presa di posizione contro la "violenza prostituzionale" anche da parte del Senato.