30/11/13

Perchè si dice: "chi non lavora non mangia"?

Carissimi, molti di voi penseranno che il significato è chiaro, senza star lì a farsi troppe domande, su chi, come, quando e perchè. Ma io nonostante tutto mi le domande me le faccio, e quindi sono voluta andare a fondo.
Chi non lavora non mangia
Chi non lavora non mangia. La costituzione dell'Unione Sovietica, approvata e promulgata in occasione del V Congresso dei Soviet del 10 Luglio 1918, all'art. 18, div. II, cap. V, dice letteralmente: "L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche decreta il lavoro obbligatorio per tutti i cittadini della Repubblica e proclama il principio: Chi non lavora non mangia".
 Ma non è ai russi che si fa risalire il concepimento di questo concetto. La massima era già nota agli antichi ebrei, che la usavano come proverbio spicciolo, e venne consacrata da S. Paolo nelle lettere ai Tessalonicesi: Si quis non vult operari, nec manducet (Se qualcuno non vuole lavorare, non mangi, Ep. II).
Da allora ha fatto molta strada, prima di varcare la cortina di ferro. Veniva ampiamente usata nelle nostre campagne e nelle fabbriche all'inizio della propaganda socialista, fin dalla fine dell'Ottocento, per vincere l'avversione dei lavoratori credenti contro ogni forma di novità: come dire, il socialismo ateo sotto l'egida degli antichi detti del Vangelo.
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