25/11/13

Per una Trise che muore c'è una Iuc che nasce!

Nemmeno il tempo di far vedere la luce del sole che la neonata Trise muore! Ma per una Trise che muore c'è una Iuc che nasce. No, non sto raccontando la prefazione di una fiaba o meglio di un racconto fantasy, bensì della nuova Imposta unica comunale, che infatti, si chiamerà "Iuc". Non verrà appliccata alla prima casa e l'aliquota massima sarà del 10,6 per mille.

Secondo le previsioni Iuc porterà in dote ai sindaci italiani ulteriori 500 milioni da destinare alle detrazioni sulle abitazioni principali in particolaremper le famiglie più deboli. È questo il contenuto dell'emendamento dei relatori del ddl Stabilità, depositato in commissione bilancio al Senato.

Iuc la nuova Imposta unica Comunale
 Si sta ancora lavorando per trovare le risorse che possano coprire la deducibilità della vecchia Imu e della nuova Iuc da parte delle imprese - deducibilità ai fini Ires e Irpef nella misura del 30%, contro il 20% previsto dal governo con il disegno di legge di stabilità. Nessuna modifica invece alle aliquote della componente servizi (Tasi), l'1 per mille a regime e del 2,5 per mille per l'anno d'imposta 2014.

In base quanto precisato dal sottosegretario Legnini, la nuova Iuc rinomina di fatto la tassazione sulla casa, con l'Imu che non sarà più dovuta, la parte dei servizi con la Tasi e quella sui rifiuti con la Tari. Il Pdl e ora anche Ncd la spuntano, almeno formalmente, sull'esclusione dell'abitazione principale dalla nuova imposta comunale.

Il Pd tiene fermo il principo federalista del prelievo lasciando ai sindaci la decisione sulle detrazioni da applicare sulla prima casa, e che di fatto consentiranno di non far pagare l'imposta a quanti con la nuova Tasi sarebbero stati a chiamati a farlo per la prima volta.
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