Cagliari-Catania 2-1 |
Per festeggiare è entrato direttamente in curva nord passando dalle scalette.
Il Catania? Non proprio una vittima predestinata per la festa del ritorno a casa. Prima ha levato il sorriso dagli spettatori che ancora si guardavano intorno increduli di essere al Sant'Elia con il gol lampo di Bergessio. Successivamente ha come dato l'impressione di poter difendere il pareggio di Ibarbo nonostante la fatica per aver giocato in dieci dal 40' del primo tempo per l'espulsione di Legrottaglie. L'ex bianconero aveva atterrato in area uno scatenato Ibarbo. Una scelta, quella del fallo da ultimo uomo, che aveva pagato solo nell'immediato: Frison era riuscito a parare prima il rigore del colombiano e poi a respingere il colpo di testa dello stesso colombiano sulla ribattuta. Alla lunga, però, il Catania è crollato: mister Maran era riuscito a camuffare l'uomo in meno tirando via Castro e lasciando Bergessio da solo in mezzo alla sarda. Risultato: centrocampo affollatissimo con il Cagliari un pò frastornato da tutta quella gente lì in mezzo. Alla fine Lopez, che stava sbattendo inutilmente contro un muro impenetrabile, ha avuto un'idea: il 4-2-4. Con Ibarbo a destra e Ibraimi a sinistra larghissimi per aggirare la difesa ospite. Sfortuna delle sfortune: Maran è stato costretto a rinunciare, per infortunio, anche a Bellusci. E si è trovato con una difesa tutta da inventare. Al 39' la svolta. C'è di mezzo sempre Ibarbo, protagonista nel primo tempo del gran gol del pari che ha lasciato secchi Legrottaglie che lo marcava e Frison: da una palla messa in mezzo dal colombiano è arrivata la deviazione al volo di Pinilla. Prima finita sul palo, poi ancora sul piede del cileno. Che al secondo tentativo non ha sbagliato. Il Catania perfetto sino al gol del pari di Ibarbo. Poi ha sbagliato tutto nell'azione del rigore dello stesso colombiano. Compromettendo la sua gara. Bravi Frison, Plasil e Bergessio. Ma non sono stato sufficenti.