L'amministratore delegato del Milan pare un fiume in piena, ne ha per tutti, pure per Allegri: "Anche Allegri resta, almeno fino a fine stagione, assicura Galliani: "Allegri andrà avanti e a fine stagione faremo il bilancio di quanto accaduto, come sempre. Siamo ancora in corsa in tre competizioni e tutte queste danno l'accesso all'Europa". Riguardo a quanto accaduto domenica al Tardini dice. "Su quanto è accaduto a Parma, precisamente sugli 8 metri guadagnati, ho contestato la cosa anche a Montolivo. Ieri gliel'ho detto che è il capitano e che doveva far rispettare il punto di battuta della punizione. La colpa principale è dell'arbitro, ma c'è un concorso di colpa. Il capitano ha onori e oneri e deve controllare questi fatti durante il match."
Adriano Galliani |
Quote dunque in vendita del Milan? Nemmeno a parlarne: "Non ci sono quote del Milan in vendita."assicura Adriano Galliani, smentendo voci di trattative con il Medio Oriente. "Non mi risulta, assolutamente. L'ad di un'azienda potrebbe non sapere se il Milan ha in corso trattative: Bernabè, amministratore di Telecom ha detto di non sapere che era stata ceduta quota a Telefonica, premette Galliani quasi a volere parare il colpo, a margine della presentazione della partnership con i cinesi di Huawei. Ma i rapporti trentennali con Berlusconi mi fanno assicurare che non c'è alcuna quota del Milan in vendita".
Infine Galliani rivendica con orgoglio un dato di fatto: "Negli ultimi cinque anni, il Milan è stata l'unica squadra italiana sempre presente in Champions League. E dico tutto questo con enorme orgoglio. La Champions League è un vero e proprio campionato mondiale, fattura di più della Coppa del Mondo. Tutti infatti vedono la grande prova del Milan contro il Barcellona, ma pochi vedono Parolo che porta avanti il pallone di 8 metri nella punizione decisiva di Parma.
Non c'è nessuna trattativa con nessun arabo e nessun eventuale acquirente ha proseguito Galliani. Per altro, avendo portato i conti in sostanziale pareggio, il Milan è sostenibile. Non c'è necessità di cedere il Milan perché ha saputo aggiustare i suoi conti".