Curiosity, il rover marziano della Nasa dalle dimensioni di un enorme SUV terrestre, risiede sul pianeta rosso da un anno. Era il 6 agosto 2012 quando Curiosity iniziò a spedire verso la Terra la bellezza di 190 gigabytes di dati che danno forza alle sue più importanti scoperte, una su tutte quella che di certo Marte, in un lontano passato, era un ambiente dove c'era la vita.
Anche se al momento non se ne sono trovate tracce, questo è quanto si riesce a dedurre e comunque non è certo futile come conferma. Sono 70.000 le immagini spedite, inclusi i celebri "autoscatti" del rover stesso, e 75.000 "colpi" diretti con il laser sulle rocce marziane alfine di analizzarne la composizione chimico fisica e ha perfino perforato con il suo mini-trapano il suolo marziano, conservando dentro di sé il materiale triturato per poi analizzarlo.
Marte in maniera sorprendente ha, una struttura molto variegata, in alcuni casi simile a quella di alcuni vulcani terrestri, ed è "rosso" soltanto per pochi millimetri in superficie, dal momento che è ossidato, quasi come quello che succede alla mezza mela tagliata che talvolta viene lasciata nel vassoio della frutta. L'aspetto negativo, se proprio ne vogliamo trovare uno, è che Curiosity si muove sì perfettamente sul suolo marziano, ma molto più lentamente di quanto si ipotizzava: quasi la metà della velocità sperata, a causa delle asperità del terreno. Adesso si sta muovendo verso l'enigmatico monte Sharp, 5.500 metri, che sta al centro del grande cratere di Gale scelto come luogo di atterraggio della missione marziana da 2.5 miliardi di dollari in quanto presenta una importante varietà geologica, pare infatti un buon banco di prova di quanto capitò nel passato, circa centinaia di milioni di anni, su Marte.
Curiosity |
Già adesso l'esame soltanto delle immagini ha fornito la possibilità di stabilire che nel cratere scorreva dall'alto una fiumara! Curiosity in sostanza sarebbe in un bacino fluviale e l'analisi delle rocce conferma ogni cosa, data la presenza di composti chimici, molto simili al comune gesso, che possono formarsi soltanto in presenza di acqua. Tutto ciò, purtroppo, centinaia di milioni di anni fa se non di più, quando Marte iniziò a perdere la sua atmosfera a causa della gravità del pianeta, troppo bassa per fare quello che, fortunatamente, riesce alla nostra Terra, ovvero trattenere le molecole di aria attorno al pianeta. Curiosity si può seguire su twitter @marscuriosity. Troverete anche un'eccezionale immagine di quel che vede Curiosity, un miliardo di pixel che si può trovare qui. Vale la pena di spendere un minuto per rivedere la eccezionale discesa di Curiosity sul pianeta, con la gru spaziale che lo deposita come una piuma al suolo, e le sue principali attività in questi 365 giorni terrestri.