Il-Trafiletto

05/01/14

Gli organi emuntori secondo la Naturopatia

Organi emuntori, espressione che non è molto chiara, forse un poco difficile. Per chi però si interessa di Naturopatia e di medicina alternativa, questo linguaggio lo conosce abbastanza bene. Sono convinta che la chiarezza sia alla base della distruzione dei pregiudizi e di tutti quei preconceti che si hanno nei confronti di ciò che non si conosce o di cui  ci si è fatti un'idea sbagliata. Conosciamo prima, proviamo e solo in seguito giudichiamo.
Quali sono secondo la visione della naturopatia gli organi emuntori? Gli emuntori sono deputati all' eliminazione delle tossine e alla depurazione del corpo. In naturopatia vengono classificati emuntori primari e secondari. Oltre al fegato ed al rene, vengono considerati emuntori anche pelle, polmoni e intenstino. Scopriamo come e perchè e quando entrano in gioco anche rispetto alla condizione corporea (acidosi o sovraccarico).  La salute e la malattia dipendono dalla produzione di elementi metabolici e dalla capacità dell'organismo di eliminare tali scarti. Esistono organi filtro, chiamati emuntori, preposti alla eliminazione degli scarti metabolici.
Naturopatia
 L'eliminazione dei liquidi avviene tramite quattro organi emuntori. Rene, Fegato, Cistifellea, Intestino, Pelle, Polmoni (comprende: naso, gola, orecchie), Utero, vagina (emuntore supplementare presente nel sesso femminile). Gli emuntori sono collegati al sistema circolatorio, ed al sangue. Emuntori primari, costituiti dalla coppia cistifellea/fegato intestino e il rene, i primi due stimolabili in caso di eccesso di residui colloidali, il secondo in caso di acidosi. Emuntori secondari sono, invece, quelli che intervengono in caso di sovraccarico e affaticamento dei primari. Il polmone, omologo della coppia cistifellea/fegato-intestino, le ghiandole lacrimali, le ghiandole salivari, le ghiandole sebacee, le ghiandole sudoripare. In particolare: ghiandole sudoripare, equivalenti al rene; ghiandole sebacee, equivalenti ad un secondo fegato; strato basale che è al di sotto dell'epidermide ed equivale ad un "secondo intestino". L'acidosi e l'accumulo di sostanze colloidali costituiscono le tipologie dei sovraccarichi. Un'altra distinzione è tra emuntori artificiali, ossia quelli provocati dal Naturopata (sanguisughe, sanguinamenti, coppettazione, ecc....) ed emuntori patologici, (es. l'ulcera varicosa, emorragie intermestruali, ecc...). Si viene a creare un emuntorio patologico allorquando gli emuntori primari e secondari presentano difficoltà nello svolgimento delle loro funzioni.

Anche io vittima della Depressione. Zucchero si rivela.

Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero, in un’intervista di qualche mese fa, ha rivelato un particolare molto triste e buio della sua vita, che ha scioccato non poco i suoi fans. Il noto cantante ha confessato di aver vissuto quattro anni, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90, in balia della depressione e della disperazione più profonda, e di esserne uscito grazie ai farmaci e ad un luminare della Psichiatria. Rivela Zucchero:<< Tra il 1989 e il 1993, che è anche il periodo in cui ho scritto l’album Miserere, ero conciato piuttosto male. Venivo da una separazione, problemi personali non mi mancavano, non avevo punti di riferimento.
Zucchero Fornacciari
Col passare dei giorni mi isolavo sempre di più. Mi ritirai a vivere in una casetta sul mare, lontano da tutto e da tutti, non avevo più interesse per niente e per nessuno, addirittura non volevo più suonare. Alcuni amici mi sono stati sempre vicini, mi invogliavano ad uscire, ma io non ne volevo sapere, neanche solo per attraversare la strada e prendere un gelato. >> Il recupero è avvenuto piano piano e con molta fatica, grazie anche ad una donna che lo ha sostenuto nei momenti cruciali. << Devo molto a una donna, - continua Zucchero – Laura, un angelo caduto in terra. Si occupava di me, tutte le sere mi preparava il bicchier d’acqua con la pasticca antidepressiva perché non riuscivo più a dormire. Non sono uscito di casa per sei mesi tanto stavo male. Era una bella donna, ma non ero in grado di innamorarmi, l’ho fatta molto soffrire.>> L’artista toscano però, nonostante i problemi che lo affliggevano, non ha mai voluto cancellare i suoi impegni professionali e per fare ciò si rivolse ad un luminare della Psichiatria: << Sono andato dal Prof. Cassano a Pisa. Lui si è preso cura di me e un giorno mi ha detto: Zucchero, se non vai in tournée ti devi ricoverare al reparto psichiatrico e dimostrare ai periti che non puoi muoverti da qui. Se mi fossi rotto una gamba sarebbe stato facile, ma con la depressione? >> Zucchero non nasconde il ruolo importante avuto dai farmaci nel suo recupero: << Per me i farmaci sono stati provvidenziali per ristabilire gli equilibri chimici nel mio cervello. Ho preso il Prozac per più di un anno. >> La sua depressione però ha giovato al suo talento, infatti in quel periodo ha scritto le sue canzoni più belle: “senza una donna”, “diavolo”, “per colpa di chi”.

Droni all’aeronautica francese per sorvegliare Al-Qaeda!

Saranno i primi due droni General Atomics Predator B a dovere sorvegliare i movimenti dei miliziani di Al-Qaeda! I due droni, meglio conosciuti come MQ-9 Reaper, sono stati messi a disposizione dell'aeronautica francese nel mese di dicembre e verranno impiegati entro gennaio in Sahel con l’unico scopo di sorvegliare i movimenti dei miliziani di Al-Qaeda e di altri movimenti insurrezionalisti nel territorio del Maghreb islamico. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa francese in occasione della visita in Niger, Ciad e Malì del ministro Jean Yves Le Drian.

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Droni Reaper
I due velivoli sono stati ordinati con procedura d'urgenza già nella primavera scorsa e la loro messa in vendita è stata autorizzata da Washington in agosto in quanto facente parte di un programma che prevede la consegna di 12 velivoli e quattro stazioni di guida per un totale di 874 milioni di euro coperti dal bilancio approvato con la "Loi de programmation militaire" (LPM) 2014-2019. Tenendo presente che gli equipaggiamenti, i pezzi di ricambio, i 48 motori Honeywell TPE331-10T turboprop, l'addestramento del personale, la strumentazione imbarcata (40 radar Lynx per seguire i movimenti dei bersagli a terra, altrettanti sistemi di comunicazione, terminali per i dati trasmessi e e sistemi di acquisizione dei bersagli) e la possibile opzione per altri 4 Reaper il Congresso Americano autorizzò nel luglio scorso la vendita a governo di Parigi di 16 Reaper per 1,5 miliardi di dollari.

Gli MQ-9 verranno schierati a Niamey, capitale del Niger, da dove verranno impiegati per sorvegliare il Sud della Libia, il Nord del Niger e del Mali dove sono ancora schierati 2.500 militari francesi impegnati nell'Operazione Serval a fare fronte all’azione dei miliziani qaedisti e dove stanno riorganizzandosi le milizie tuareg. Lo schieramento dei due droni e della stazione di guida a Niamey consentirà di utilizzare i sistemi ottici e il radar di sorveglianza imbarcati per mantenere una buona copertura sulle aree di maggiore presenza delle forze di al-Qaeda nel Maghreb Islamico coprendo una falla che finora i francesi avevano dovuto compensare chiedendo il supporto informativo agli Stati Uniti che schierano in Burkina Faso alcuni droni e velivoli guidati gestiti da contractors assoldati dal Pentagono e dalla CIA. I Reaper, protagonisti della guerra segreta contro leader e miliziani di Al-Qaeda in Afghanistan, Pakistan, Yemen e Somalia, dispongono della strumentazione necessaria a individuare e seguire bersagli "illuminandoli" con puntatori laser per colpirli con armi di precisione.

Pur potendo imbarcare fino a 1.700 chili di bombe e missili, i Reaper sono stati però acquisiti disarmati dai francesi, forse per evitare eventuali veti del Congresso o del Pentagono alla cessione delle armi e dei kit speciali necessari ad armare questi droni concessi finora solo alla Gran Bretagna. Difficoltà che sta sperimentando da oltre tre anni l'Aeronautica Militare italiana che ha ordinato ma mai ricevuto i kit d'armamento per i suoi 6 Reaper che costituiscono la metà della flotta di droni assegnata al 32° Stormo di Amendola composta anche da 6 più piccoli Predator.

Nei ranghi dell'Armèe de l'Air i Reaper affiancheranno e rimpiazzeranno i 4 droni Heron israeliani, ribattezzati Harfang (civetta) in Francia dove vennero costruiti da Eads e in servizio dal 2008. Velivoli appartenenti allo stesso segmento dei Reaper a media altitudine e lunga autonomia (MALE) ma più piccoli e meno prestanti rispetto ai velivoli statunitensi in termini di autonomia e carico bellico. In Europa i Reaper sono stati venduti o ordinati in 32 esemplari inclusi i 4 commissionati recentemente dall'Olanda e i 10 in servizio in due squadroni della Royal Air Force britannica: un numero sufficiente a restringere sensibilmente il mercato a un futuro velivolo teleguidato europeo con caratteristiche similari.


Obiettivo primario: self driving cars! Sarà questo il tema più atteso del Ces 2014 di Las vegas

L'obiettivo da raggiungere al Ces 2014 di Las Vegas, sarà quello di fornire all'interno dell'abitacolo, connettività, disponibilità di servizi e app, per avere maggiore sicurezza confort di guida, accedendo dalla cloud o per via smartphone!
Questo è un traguardo ottenuto dall'industria automobilistica, per quanto sia inevitabilmente in costante crescita. L'impegno delle case automobilistiche ad oggi è quello di conferire sempre di più sicura e semplice la vita del guidatore e dei passeggeri e al Consumer Electronic Show vedremo esattamente sfilare a tal proposito idee e concept predisposti agli stili di guida del 2020.
Toyota  Rav4 EV
Uno dei temi piu' attesi della kermesse di Las Vegas è nemmeno a farlo a posta, quello delle self driving cars. Di seguito alle prime demo firmate da Lexus e Audi durante il corso dell'edizione 2013, quest'anno metteranno in evidenza ognuna di loro i rispettivi sviluppi in questo settore, oltre la stessa Audi, anche Ford, Mercedes Benz (con il sistema Steering Assist montato sulla nuova S550) e Tesla con una Model S equipaggiata con la tecnologia Autopilot di Delphi.

Il comparto riguardante il mercato delle auto con quella sorta di pilota automatico, del resto, è un obiettivo sensibile ed agognato da molti costruttori in uanto chè, promette di crescere fino alla soglia dei 12 milioni di pezzi venduti all'anno (il 24% di questi in Cina e circa 5 milioni di modelli completamente automatici) nel 2035, quando le "autonomous car" che si troveranno in circolazione (le proiezioni sono della società di ricerca IHS) saranno circa 54 milioni.

Allo stand di Ford, oltre alla C-Max Solar Energi Concept equipaggiata con un innovativo sistema di pannelli solari installato sul tetto, si potranno vedere da vicino i passi in avanti compiuti dalla casa dell'Ovale Blu, con la piattaforma V2X, nel campo delle tecnologie di comunicazione vehicle-to-vehicle e vehicle-to-infrastructure. E quindi tecnologie pensate per rendere più sicuri ed autonomi i veicoli e capaci di avvertire il conducente di un movimento anomalo di un'altra auto prima che questa sia visibile ai suoi occhi.
L'evoluzione del concetto dell'auto connessa sarà invece il piatto forte di General Motors, che mostrerà le ultime funzionalità in chiave dati (su reti mobili 4G) della piattaforma OnStar installata a bordo della nuova Chevrolet Corvette. La casa americana toglierà inoltre i veli ad App Shop, una funzionalità integrata nel computer di bordo che permetterà a chi sta dentro l'abitacolo di selezionare le applicazioni più utili e congeniali. In tema di connected car, Audi dovrebbe dimostrare la qualità delle connessioni ad altissima velocità (e relativi servizi) della nuova A3 mentre le attrazioni di Mazda dovrebbero essere la serie 3 con il nuovo sistema head-up display e una piattaforma basata su standard aperti per l'integrazione di app e connettività.

Cavalcando il filone della "wereable technology", invece, Mercedes-Benz farà vedere come il suo sistema di connettività installato a bordo di una concept car si potrà collegare a uno smartwatch di Pebble appositamente personalizzato per questo tipo di applicazione. Il computer di bordo, in poche parole, potrà inviare dati e informazioni in tempo reale all'orologio intelligente, con il quale è totalmente sincronizzato, e permettere quindi al conducente di controllare tutta una serie di dati (dal livello di carburante residuo alla chiusura delle porte) anche da remoto e di servirsi del dispositivo per consultare il percorso da fare a piedi dal parcheggio alla destinazione finale.
Toyota, infine, sfrutterà il Ces 2014 per metterà in vetrina le sue proposte in fatto di elettriche (compresa la Rav4 EV lanciata all'inizio del 2013) e soprattutto presentare per la prima volta fuori dal Giappone la nuova Fuel Cell Vehicle Concept svelata in anteprima mondiale al Tokyo Motor Show dello scorso novembre. La peculiarità di questa vettura è quella di combinare idrogeno e aria per creare elettricità a sufficienza (10 kilowatt per ora) per alimentare un motore i cui serbatoi sono "ricaricabili" molto più velocemente delle batterie di una normale auto elettrica.

L'autonomia di percorrenza del prototipo di auto a celle combustibili che verrà presentato a Las Vegas è di 310 miglia (poco meno di 500 chilometri) e per completare il pieno di idrogeno servono circa tre minuti. La produzione di serie di questi veicoli, stando a un recente statement di Toyota, dovrebbe iniziare nei prossimi mesi con l'obiettivo di portare i primi modelli sulla strada intorno al 2015.

Meditazione sul fumo: un insegnamento di Osho

Sono particolarmente coinvolta nella stesura di questo post, anche io sono una fumatrice, e come tale conosco bene i sintomi della dipendenza da fumo. Mi prometto e riprometto di smettere, ma in realtà sono conscia del fatto che non alberga in me una profonda convinzione in merito. E' la volontà che viene chiamata in causa, ma essa è una pianta difficile da coltivare, che richiede una dedizione completa. Vengo da una famiglia di fumatori, fumatori forti, incalliti, che tuttavia sono riusciti a smettere. Io sembro fuori dal loro coro. Ho trovato però questa visione innovativa, che merita una riflessione e ritengo che sia utile condividerla con voi tutti. Una "meditazione" di Osho, profondamente interessante.

Osho
Il primo passo verso una scelta consapevole. Meditazione del fumo (Osho tratto dal Libro Arancione) "Un uomo mi venne a trovare. Era un fumatore accanito. Fumava più di due pacchetti di sigarette al giorno, da trent'anni.........Era un fumatore cronico e non aveva speranza. Aveva tentato, non si era rifiutato di provare, aveva tentato con tutte le sue forze, soffrendo senza riuscire a smettere. Ce la faceva per un giorno o due, ma poi l'impulso di fumare riprendeva il sopravvento, la voglia di fumare era tale che non riusciva a resistere, e ricadeva nella vecchia abitudine....... Finalmente venne a trovarmi e mi disse: "Cosa posso fare? Come posso smettere di fumare?" Io risposi: "Nessuno può smettere di fumare, cerca di capire questo fenomeno: fumare o meno non dipende più solo da una tua decisione. E' una cosa che è entrata a far parte delle tue abitudini, ha messo radici profonde, trent'anni sono davvero tanti."..... "E' diventata una cosa automatica e ora puoi solo de automatizzarla". Allora mi chiese: "Cosa intendi per de automatizzazione?" La meditazione non è altro che questo: de automatizzazione. Gli spiegai: "Fa semplicemente così: scordati che devi smettere di fumare, non ce n'è affatto bisogno. Hai vissuto col vizio del fumo per trent'anni, di certo è stata una sofferenza, ma ormai ti ci sei abituato........ Allora gli ho suggerito la meditazione che doveva fare: "Devi seguire queste istruzioni: quando tiri fuori il pacchetto dalla tasca, d'ora in poi fallo piano piano. Goditi questo momento, tanto non c'è fretta. Sii cosciente, attento, sensibile a quello che stai facendo. Estrai il pacchetto lentamente dalla tasca, con piena consapevolezza. Poi tira fuori una sigaretta dal pacchetto, piano, piano, ancora con totale consapevolezza, non nel solito modo frettoloso, meccanico, inconscio. Quindi tamburella la sigaretta sul pacchetto, sempre con estrema attenzione. Ascoltane il ritmo.........gustati il profumo della sigaretta, il suo aroma, la sua bellezza...." "Quindi portati la sigaretta alla bocca con consapevolezza totale, accendila sempre con grande consapevolezza, goditi ogni più piccolo gesto di questa operazione, anzi dividilo in quanti più gesti possibile, in modo da poter diventare sempre più attento e consapevole. Poi tira la prima boccata"........"Poi esala il fumo, rilassati, osserva le spire che escono dalla tua bocca......fai un altro tiro e continua a muoverti molto lentamente. Se seguirai queste istruzioni, ben presto rimarrai sorpreso, presto ti accorgerai quanto è stupida questa storia. Ma non perché gli altri ti hanno detto che è una cosa stupida, non perché gli altri ti hanno ammonito che fa male, lo vedrai tu stesso! E non sarà solo una comprensione intellettuale, ma un'osservazione, un'esperienza che emergerà da tutto il tuo essere, sarà un'intuizione, una visione della tua totalità. E quindi se un giorno o l'altro cadrà, cadrà da sola, se invece continuerà, continuerà di per sè, ma non dovrai più preoccupartene": Dopo tre mesi l'uomo tornò e mi disse: "Sai, è finita". "Ora" gli ho detto "prova a usare questo metodo anche con le altre cose".
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