Il-Trafiletto
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26/09/17

Messaggio commovente Aeronautica pilota morto

Fonte - Il Giornale - Poche righe e una foto che fa lacrimare i cuori. L'Aeronautica militare italiana ha voluto ricordare così, con semplicità, il suo aviatore deceduto in un incidente aereo a Terracina durante una dimostrazione acrobatica. 


Durante l'esibizione aerea, l'Eurofighter del Reparto Sperimentale Volo si è schiatato in acqua.


Gli spettatori, tra cui la fidanzata del pilota, hanno assistito senza poter far nulla al tremendo schianto in mare. Il pilota, Gabriele Orlandi, non ha fatto in tempo ad eiettarsi con il paracudete. Ed è morto.

La sua manovra doveva precedere lo spettacolo delle frecce tricolori, un'esibizione fatta e rifatta da Gabriele, ma che stavolta gli è stata fatale.


Nel momento in cui avrebbe dovuto riprendere quota dopo un giro completo in aria, infatti, qualcosa deve essere andato storto:

Non è ancora chiaro se ad uccidere il capitano sia stato un malore oppure un guasto tecnico.

Sarà la procura militare a stabilire eventuali responsabilità e anche il sostituto procuratore di Latina, Gregorio Capasso, si è recato sul luogo della tragedia.

Per Carlo Landi, ex comandante del reparto sperimentale, sono due le possibilità: un malore, anche momentaneo, che potrebbe aver impedito al pilota di capire cosa stesse succedendo, oppure un guasto al sistema avionico di bordo.

Di lui rimane il motto con cui ha solcato i cieli in una carriera militare troppo breve: Alla tua corsa la nube è fango e il vano vento è suolo.

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15/11/14

Con la morte del generale Andrea Baroni se ne va un altro pezzo di storia della nostra televisione

Per 20 anni volto storico della Tv nell’ambito del servizio meteorologico, aveva condotto la trasmissione “Che tempo fa” succedendo al noto Edmondo Bernacca.

 Alla veneranda età di 97 anni se ne va un altro pezzo della nostra TV. Il Generale dell’Aeronautica Andrea Baroni è morto ieri a Roma. Per chi non lo ricordasse, Andrea Baroni succedette al più noto Colonnello Bernacca nella conduzione del programma televisivo “Che tempo fa” su RAI 1, programma che ha condotto per lunghi 20 anni fino alla notte di S. Silvestro del 1993, quando andò in onda la sua ultima previsione meteo.

 Era nato a Fabriano il 14 febbraio 1917, a ventidue anni si arruolò in aeronautica, partecipando come ufficiale alla seconda guerra mondiale. Venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943, due anni dopo riuscì a fuggire dal campo di prigionia di Magdeburgo tornando a Roma a piedi.

Finita la guerra, Baroni ricoprì in Aeronautica Militare diversi incarichi operativi fino al 1958, anno in cui fu nominato Segretario della Rivista di Meteorologia Aeronautica e una volta promosso al grado di Colonnello, ne divenne il Direttore. Dal 1973 si alternò con il più famoso collega Colonnello Bernacca nella conduzione del programma televisivo “che tempo fa”, riscuotendo un rapido successo. Si congedò dall’Aeronautica nel 1976, continuando però il rapporto con la RAI fino al 1993. Nel 1990 venne promosso al grado di Generale per meriti militari.

  In un’intervista pubblicata su “Libero” il 30 gennaio 2011 Andrea Baroni si lamentava del trattamento a lui riservato dalla Rai: “Dopo 30 anni e 3 mesi di servizio non ho ricevuto nemmeno una stretta di mano. Pensi che non esistono più i miei filmati di “Che tempo fa”. Cancellati. Andrea Baroni non esiste per la Rai”.

 I funerali si terranno domani alle 11.30 presso la Chiesa di Santo Spirito in Via Cesare Pavese, a Roma

10/05/14

Si dà malato in caserma ma vince la medaglia d'oro in mountain bike. Maresciallo dell'aeronautica rinviato a giudizio.

Succede anche di questo, che si inventi una malattia per non andare al lavoro per partecipare ... e vincere, una gara di mountain bike. E' successo a Treviso, al 51° Stormo di Istrana, dove un maresciallo dell'Aeronautica Militare ha presentato un certificato di malattia per poi partecipare alla Coppa del Mondo di mountain bike disputatasi a Folgaria. Il graduato aveva simulato una infermità, probabilmente inesistente, dichiarando all'autorità sanitaria militare una versione non veritiera sulle sue reali condizioni di salute. Venne sottoposto il 15 luglio dello scorso anno ad un controllo medico, ed in quel frangente si presentò leggermente claudicante per un dolore ad una gamba e dichiarando di essere in attesa di un intervento chirurgico in seguito mai effettuato. Ottenne così 15 giorni di convalescenza che il maresciallo impiegò per allenarsi e prepararsi alla gara che le avrebbe fruttato il podio, la medaglia d'oro, .... ed il rinvio a giudizio da parte del tribunale militare di Verona che si terrà il 29 settembre prossimo.

05/01/14

Droni all’aeronautica francese per sorvegliare Al-Qaeda!

Saranno i primi due droni General Atomics Predator B a dovere sorvegliare i movimenti dei miliziani di Al-Qaeda! I due droni, meglio conosciuti come MQ-9 Reaper, sono stati messi a disposizione dell'aeronautica francese nel mese di dicembre e verranno impiegati entro gennaio in Sahel con l’unico scopo di sorvegliare i movimenti dei miliziani di Al-Qaeda e di altri movimenti insurrezionalisti nel territorio del Maghreb islamico. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa francese in occasione della visita in Niger, Ciad e Malì del ministro Jean Yves Le Drian.

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Droni Reaper
I due velivoli sono stati ordinati con procedura d'urgenza già nella primavera scorsa e la loro messa in vendita è stata autorizzata da Washington in agosto in quanto facente parte di un programma che prevede la consegna di 12 velivoli e quattro stazioni di guida per un totale di 874 milioni di euro coperti dal bilancio approvato con la "Loi de programmation militaire" (LPM) 2014-2019. Tenendo presente che gli equipaggiamenti, i pezzi di ricambio, i 48 motori Honeywell TPE331-10T turboprop, l'addestramento del personale, la strumentazione imbarcata (40 radar Lynx per seguire i movimenti dei bersagli a terra, altrettanti sistemi di comunicazione, terminali per i dati trasmessi e e sistemi di acquisizione dei bersagli) e la possibile opzione per altri 4 Reaper il Congresso Americano autorizzò nel luglio scorso la vendita a governo di Parigi di 16 Reaper per 1,5 miliardi di dollari.

Gli MQ-9 verranno schierati a Niamey, capitale del Niger, da dove verranno impiegati per sorvegliare il Sud della Libia, il Nord del Niger e del Mali dove sono ancora schierati 2.500 militari francesi impegnati nell'Operazione Serval a fare fronte all’azione dei miliziani qaedisti e dove stanno riorganizzandosi le milizie tuareg. Lo schieramento dei due droni e della stazione di guida a Niamey consentirà di utilizzare i sistemi ottici e il radar di sorveglianza imbarcati per mantenere una buona copertura sulle aree di maggiore presenza delle forze di al-Qaeda nel Maghreb Islamico coprendo una falla che finora i francesi avevano dovuto compensare chiedendo il supporto informativo agli Stati Uniti che schierano in Burkina Faso alcuni droni e velivoli guidati gestiti da contractors assoldati dal Pentagono e dalla CIA. I Reaper, protagonisti della guerra segreta contro leader e miliziani di Al-Qaeda in Afghanistan, Pakistan, Yemen e Somalia, dispongono della strumentazione necessaria a individuare e seguire bersagli "illuminandoli" con puntatori laser per colpirli con armi di precisione.

Pur potendo imbarcare fino a 1.700 chili di bombe e missili, i Reaper sono stati però acquisiti disarmati dai francesi, forse per evitare eventuali veti del Congresso o del Pentagono alla cessione delle armi e dei kit speciali necessari ad armare questi droni concessi finora solo alla Gran Bretagna. Difficoltà che sta sperimentando da oltre tre anni l'Aeronautica Militare italiana che ha ordinato ma mai ricevuto i kit d'armamento per i suoi 6 Reaper che costituiscono la metà della flotta di droni assegnata al 32° Stormo di Amendola composta anche da 6 più piccoli Predator.

Nei ranghi dell'Armèe de l'Air i Reaper affiancheranno e rimpiazzeranno i 4 droni Heron israeliani, ribattezzati Harfang (civetta) in Francia dove vennero costruiti da Eads e in servizio dal 2008. Velivoli appartenenti allo stesso segmento dei Reaper a media altitudine e lunga autonomia (MALE) ma più piccoli e meno prestanti rispetto ai velivoli statunitensi in termini di autonomia e carico bellico. In Europa i Reaper sono stati venduti o ordinati in 32 esemplari inclusi i 4 commissionati recentemente dall'Olanda e i 10 in servizio in due squadroni della Royal Air Force britannica: un numero sufficiente a restringere sensibilmente il mercato a un futuro velivolo teleguidato europeo con caratteristiche similari.


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