Il-Trafiletto
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15/11/14

Con la morte del generale Andrea Baroni se ne va un altro pezzo di storia della nostra televisione

Per 20 anni volto storico della Tv nell’ambito del servizio meteorologico, aveva condotto la trasmissione “Che tempo fa” succedendo al noto Edmondo Bernacca.

 Alla veneranda età di 97 anni se ne va un altro pezzo della nostra TV. Il Generale dell’Aeronautica Andrea Baroni è morto ieri a Roma. Per chi non lo ricordasse, Andrea Baroni succedette al più noto Colonnello Bernacca nella conduzione del programma televisivo “Che tempo fa” su RAI 1, programma che ha condotto per lunghi 20 anni fino alla notte di S. Silvestro del 1993, quando andò in onda la sua ultima previsione meteo.

 Era nato a Fabriano il 14 febbraio 1917, a ventidue anni si arruolò in aeronautica, partecipando come ufficiale alla seconda guerra mondiale. Venne fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943, due anni dopo riuscì a fuggire dal campo di prigionia di Magdeburgo tornando a Roma a piedi.

Finita la guerra, Baroni ricoprì in Aeronautica Militare diversi incarichi operativi fino al 1958, anno in cui fu nominato Segretario della Rivista di Meteorologia Aeronautica e una volta promosso al grado di Colonnello, ne divenne il Direttore. Dal 1973 si alternò con il più famoso collega Colonnello Bernacca nella conduzione del programma televisivo “che tempo fa”, riscuotendo un rapido successo. Si congedò dall’Aeronautica nel 1976, continuando però il rapporto con la RAI fino al 1993. Nel 1990 venne promosso al grado di Generale per meriti militari.

  In un’intervista pubblicata su “Libero” il 30 gennaio 2011 Andrea Baroni si lamentava del trattamento a lui riservato dalla Rai: “Dopo 30 anni e 3 mesi di servizio non ho ricevuto nemmeno una stretta di mano. Pensi che non esistono più i miei filmati di “Che tempo fa”. Cancellati. Andrea Baroni non esiste per la Rai”.

 I funerali si terranno domani alle 11.30 presso la Chiesa di Santo Spirito in Via Cesare Pavese, a Roma

26/03/14

Una traversata lunga 27 km da Vulcano a Patti: a settembre il tentativo di Biagio Scibilia!

Una traversata lunga 27 km da Vulcano a Patti: a settembre il tentativo di Biagio Scibilia! Ha 34 anni ed è originario di Catania, anche se ormai ha scelto Patti come sua dimora stabile.

Appassionato di sport sin da piccolo da 12 anni a questa parte pratica il triathlon a livello agonistico, nella convinzione che lo sport sia innanzitutto capacità di mettersi in gioco e di superare i propri limiti. Ed è proprio per questo suo modo un po’ estremo di accostarsi all’attività fisica che Biagio ha deciso di tentare un’impresa davvero esaltante: la traversata a nuoto da Vulcano a Patti!

Ventisette chilometri da percorrere a bracciate in un’avvincente sfida tra l’uomo ed il mare. Si tratta della prima volta che un’atleta tenta di raggiungere il golfo di Patti a nuoto, partendo dall’arcipelago eoliano.
Biagio Scibilia

Le uniche traversate di un certo rilievo hanno coperto la tratta Vulcano-Milazzo per un totale di 21 km, ben 7 in meno rispetto a quelli che dovrà percorrere Scibilia. L’evento è stato reso ufficiale giovedi 20 marzo dallo stesso atleta ed avrà luogo intorno la prima settimana di settembre, ma la data precisa sarà stabilita in base alle previsioni meteo e alle correnti marine.

“L’idea mi balenava in testa già da tempo e finalmente ho deciso di metterla in pratica. Mi sto allenando con costanza, percorrendo a nuoto circa 60 km a settimana. Ho scelto questa location proprio perché nessun atleta ha mai tentato la traversata del golfo di Patti, per cui sarebbe un’impresa davvero inedita”. L’avventura avrà inizio dalla punta più esposta di Vulcano per concludersi sulla spiaggia di Patti Marina: circa nove ore di nuoto!

L’atleta ha precisato che si tratta di una sfida personale che va oltre la ricerca di riconoscimenti e premiazioni, infatti i fondi ricavati tramite le sponsorizzazioni saranno devoluti interamente in beneficenza per sostenere alcune cause, tra cui quella dell’associazione “AssoVolley” che intende acquistare una struttura gonfiabile per garantire la pratica sportiva ai più piccoli. (la gazzetta del sud)
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