Il-Trafiletto

02/01/14

La bomba atomica secondo…Hitler!

Lo scrittore Rainer Karlsch, è convinto che la Germania nazista di Hitler, durante la seconda guerra mondiale, riuscì a produrre la bomba atomica. Lo scrittore afferma che furono perfino realizzati due test che ne confermerebbero la veridicità di quanto afferma!

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Bomba atomica
Sappiamo tutti, purtroppo, quanta morte e distruzione causò l’esercito tedesco sotto il comando di Hitler durante la seconda guerra mondiale. La Germania era molto all’avanguardia per quel che riguarda la tecnologia bellica, come di fatti avevano realizzato bombe volanti e missili radiocomandati. Ma in base a quanto afferma lo scrittore, sarebbe potuta andare molto peggio. Sembra infatti che la Germania nazista avesse sperimentato e realizzato la bomba atomica, ancor prima degli americani.

In base alla teoria di Rainer Karlsch, esposta nel suo saggio “Hitler Bombe” nel 2005, la Germania avrebbe sviluppato a quell’epoca la cosiddetta “bomba nazista”. Come sappiamo, le voci riguardanti diverse armi segrete sviluppate dai nazisti durante la guerra sono moltissime. Siamo a conoscenza anche del programma nucleare tedesco, ovvero una serie di esperimenti svolti con lo scopo di realizzare armi nucleari, ma nonostante ciò non esistono prove concrete che attestino l’effettiva esistenza di quest’arma.

Secondo Karlsch, un gruppo estraneo dal programma nucleare tedesco, diretto dal fisico Kart Diebner, studiò in una base in Turingia, nella Germania centrale, una bomba nucleare, anche se dalle dimensioni minori di quella che gli americani lanciarono su Hiroshima. Gran parte del lavoro svolto da Diebner e dal suo team durante la guerra è ancora sconosciuto. Tuttavia nel suo libro Karlsch sostiene che vennero effettuati due test. Uno venne svolto sull’isola di Ruegen e l’altro presso la base militare di Ohrdruf in Turingia. Egli sostiene che durante questi due test, alcune centinaia di prigionieri russi vennero usati come cavie e persero la vita.

Il mistero del fantasma del Wem Town Hall tra mito e leggenda!

In quanti siete che avete sentito parlare almeno una volta nella vostra vita del mistero del fantasma del Wem Town Hall? Bhè tenete presente che si tratta di una storia che si è divulgata in maniera globale e che ha le sue origini in Inghilterra! Calma, vi starete chiedendo di che cosa sto parlando, bene allora facciamo soltanto un salto indietro…nel tempo! Spostiamoci a circa 19 anni fa, esattamente il giorno 19 novembre 1995, quando un devastante incendio ha quasi raso al suolo un conosciuto edificio chiamato, appunto, Wem Town Hall, situato a Shopshire, in Inghilterra.

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Fantasma di Wem Town Hall
Questo mistero è fra quelli che hanno maggiormente coinvolto l’opinione pubblica nel corso di questi ultimi 20 anni, in quanto che quel giorno di novembre, i vigili del fuoco furono provati duramente, e non affatto facile spegnere quell’incendio. Gli occorsero tantissime ore per avere la meglio sulle fiamme. Oggi, il Wem Town Hall è un centro che ospita diverse attività culturali, quali mostre d’arte, concerti e eventi artistici del genere. Tale incendio, nonostante fosse di grande entità, non provocò alcuna vittima.

Nonostante tutto, un fotografo dilettante riuscì più volte ad avvicinarsi all’edificio in fiamme e a scattare diverse foto, scatenando più volte l’ira dei pompieri. Il suo nome era Tony O’Rahilly, ed alcune foto da lui scattate in quell’occasione fecero il giro del mondo. In base a quanto dichiarato dall’uomo, in alcune delle sue foto era visibile chiaramente la sagoma di una bambina, o meglio del fantasma di una bambina, che se ne stava in piedi vicino all’ingresso dell’hotel. La storia iniziò a fare scalpore, dato che in quel momento effettivamente non erano presenti bambini, e dunque ci si iniziò a chiedere come fosse possibile una cosa del genere.

Si iniziò a diffondere la voce che si trattasse del fantasma di Jane Churn, una bambina che nel 1677 appiccò incendi nella stessa zona e che rase al suolo tantissime abitazioni. Dopodiché, però, fu tutto smentito, poiché la ASSAP si espresse dicendo che la ragazza fantasma fu generata dal fumo proveniente da un tizzone ardente ai piedi della ringhiera, mentre Vernon Harrison, ex presidente della Royal Photographic Society, constatò che si trattava di una figura prodotta dal fumo e dalle luci…sarà vero?

A capodanno il botto lo ha fatto il "Boss" | "Un boss in salotto"campione di incassi

E' 'Un boss in salotto' di Luca Miniero il re di Capodanno. Con 1 milione 503mila 349 incassati solo nella giornata di ieri (e la media più alta è stata di: euro 3.363), la commedia con Luca Argentero, Rocco Papaleo e Paola Cortellesi è stata la più gettonata degli italiani ad inizio 2014. Sul podio anche due film d'animazione, il disneyano Frozen (euro 1.004.702), che in due settimane ha già racimolato nel nostro paese la bellezza di euro 12.728.293, e il nipponico Capitan Harlock, euro 668.918 al debutto in sala.

Cinepanettoni scaduti al primo dell'anno: 'Colpi di fortuna' è quarto con euro 526.240 ( In totale dopo due settimane di programmazione: euro 9.560.762), mentre 'Indovina chi viene a Natale' di Brizzi è quinto con euro 392.511 (incasso complessivo finora: euro 6.735.718). Esordio al sesto posto per i geni della truffa di David O. Russell: il suo 'American Hustle', tra i favoriti ai prossimi Golden Globes (12 gennaio), ha incassato euro 367.426. Nella top ten anche 'Un fantastico via vai' (7°, euro 343.266), 'Philomena' (8°, euro 305.624), 'I sogni segreti di Walter Mitty' (9°, euro 304.707) e 'The Butler' (10°, euro 271.128). Ieri ha debuttato in sala anche l'animazione belga 'Il castello magico' (13°, euro 93.290).

Semplici scrub viso fai da te, bellezza e risparmio assicurato

Sono a favore dell'autoproduzione di cosmetici  con ingredienti non solo  naturali (ricordate, la natura ci fornisce tutto quello di cui abbiamo bisogno) ma anche economici, che ci aiuteranno a risparmiare non poco, facendo sì che possiamo mettere nel salvadanaio qualche soldino in più pur mantendoci belle come petali di rosa.
Non crediate che sia un'operazione complessa, è semplice e divertente.
Scrub

Come regole generali ricordate di: fare lo scrub alla sera prima di andare a dormire, non truccarvi dopo lo scrub perché la pelle potrebbe risultare molto sensibile, massaggiare i prodotti ottenuti molto delicatamente sul viso e, se serve, anche sul collo. Ecco 5 ricette tradizionali da provare per preparare il vostro scrub per il viso fai-da-te.
 1) Scrub al miele e avena: 50 grammi di fiocchi d'avena, 3 cucchiai di miele. Versate nel mixer i fiocchi d'avena e tritateli fino ad ottenere una farina dalla grana piuttosto sottile. I fiocchi d'avena sono più semplici da reperire al supermercato rispetto alla farina d'avena stessa (che però potete trovare presso erboristerie ben fornite). Unite ai fiocchi tritati il miele e mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Se occorre, frullate i due ingredienti aggiungendo ancora un pochino di miele. Il consiglio è di utilizzare miele piuttosto liquido per la buona riuscita dello scrub. Massaggiate lo scrub sul viso con delicatezza e risciacquate. Se serve, aggiungete al composto un pochino d'acqua tiepida. Preparatelo in piccole quantità da utilizzare al momento, magari sia per il viso che per il corpo. Se avanza, potete conservare lo scrub in frigorifero, in un contenitore per alimenti, per un paio di giorni.
2) Scrub al riso e polline: 1 cucchiaio di riso bianco, 1 cucchiaino e ½ di riso integrale, 1 cucchiaino e ½ di bicarbonato di sodio, 2 cucchiaini di polline d'api. Ecco una ricetta di origine giapponese per preparare uno scrub per il viso. In un macina-caffè o in un mixer da cucina potente unite il riso bianco, il riso integrale, il bicarbonato e il polline. Tritate e mescolate bene il tutto. Quindi versate lo scrub in un sacchettino di cotone o di lino. Chiudetelo bene e passatelo sotto un filo d'acqua calda. Quindi strofinatelo delicatamente sul viso per ottenere una pelle morbidissima. Si può decidere di lasciare asciugare la bustina all'aria o sul calorifero per riutilizzarla il giorno dopo, oppure di preparare ogni volta lo scrub in piccole quantità. Gli ingredienti, se rimangono umidi a lungo, rischiano di rovinarsi.
3) Scrub all'argilla e miele: 1 cucchiaio di argilla bianca (caolino), 2-3 cucchiai di fiocchi d'avena o di farina di riso, 1 cucchiaio di bicarbonato, 1 cucchiaino di miele, 2 gocce di olio essenziale di lavanda, di gelsomino o di sandalo (facoltativo). Versate tutti gli ingredienti, tranne il miele, in un mixer da cucina o in un macina-caffè. Frullate fino ad ottenere una polvere finissima. Usatene due cucchiaini da massaggiare sul viso con movimenti circolari, aggiungendo al momento dell'utilizzo qualche goccia d'acqua e un cucchiaino di miele liquido. Quindi risciacquate. La polverina per lo scrub si conserva a lungo in un barattolo di vetro.
4) Scrub allo zucchero e yogurt: 1 cucchiaio di yogurt al naturale, 1 cucchiaino di zucchero. Ecco una versione rapidissima di uno degli scrub per il viso più tradizionali. Lo potrete preparare al momento semplicemente prelevando da un barattolo di yogurt un cucchiaio di prodotto. In una tazzina mescolate lo yogurt e lo zucchero. Massaggiate sul viso e sul collo con delicatezza e risciacquate. Se volete, potete sostituire lo yogurt classico con dello yogurt di soia.
5) Scrub allo yogurt greco e limone: 1 cucchiaio di yogurt greco, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1 cucchiaino di succo di limone. Una seconda versione rapida per la preparazione dello scrub per il viso richiede di mescolare un cucchiaio di yogurt greco (più facile da applicare sul viso, poiché più denso), 1 cucchiaino di succo di limone e un cucchiaino di zucchero di canna. Amalgamate gli ingredienti, massaggiate su viso e collo con delicatezza per un paio di minuti e risciacquate con acqua tiepida.

Bastano cinquemila passi per mantenersi in forma e risparmiare

Facciamo una vita sedentaria, sia per motivi di lavoro, sia per pigrizia, e sempre più è necessario cercare di mantenersi in forma facendo del movimento e mangiando sano. Se non si ha tempo e modo di frequentare una palestra, ma se l'aria aperta fa per noi, qualunque sia la stagione dell'anno, allora camminate!  Fare 5.000 passi ogni giorno, ovvero una passeggiata di circa 3 chilometri, aiuta a mantenersi in salute e a dimezzare il rischio di morte! A riferirlo è l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha messo in evidenza le conseguenze e i rischi per la salute di uno stile di vita sedentario. Secondo gli ultimi dati infatti, la sedentarietà provoca ogni anno 600 decessi solo in Europa e rappresenta una delle dieci cause di morte e disabilità in tutto il mondo.
Camminare

In particolare, vanno ricordati i danni derivanti dalle patologie cardiovascolari: la sola ipertensione provoca circa 240.000 morti l’anno, è responsabile del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali. Camminare dunque è un vero e proprio elisir di benessere fisico, ma anche un modo per risparmiare denaro: lasciare l’auto a casa, per usare i mezzi pubblici e percorrere alcuni tratti a piedi, fa’ risparmiare mediamente 700 euro l’anno. Un fattore non da poco visto il tempo di crisi! Per capire esattamente quali regole seguire e con quale frequenza effettuare l’attività fisica in base all’età si può consultare l’opuscolo a vignette, dal titolo "Una passeggiata di salute", presentato al Senato in occasione del Convegno nazionale "Il ritratto della salute e la medicina dei sani: modelli di sviluppo e strategie di comunicazione", promosso dalla Simg (Società Italiana di Medicina Generale) e dall'Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione. “Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi – ha detto Claudio Cricelli, presidente della Simg - sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati”. Per prevenire tutte queste patologie e mantenersi in salute quindi basta percorrere appena tre chilometri, una passeggiata a passo sostenuto, ma costante. “La prevenzione è un diritto per ciascun cittadino ed è un obiettivo del nostro Sistema Sanitario Nazionale, tra i migliori al mondo – ha aggiunto Antonio Tomassini, Presidente della Commissione “Igiene e Sanità” del Senato e Presidente dell’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione – È necessario promuovere interventi per ridurre i principali fattori di rischio per le grandi malattie: fumo di sigaretta, alimentazione scorretta, sedentarietà e abuso di alcol. Per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita sbagliati lo Stato spende circa 60 miliardi di euro ogni anno”. Ma oltre al movimento, bisogna prestare attenzione anche all’alimentazione: “La salute, infatti, si conquista e si conserva soprattutto a tavola, sin da bambini – ha aggiunto il dottor Cricelli – Il tradizionale modello alimentare mediterraneo è ritenuto oggi in tutto il mondo fra i più efficaci per la prevenzione ed è anche uno dei più vari e bilanciati. Dobbiamo rivolgere ai cittadini messaggi chiari, senza chiedere loro di stravolgere drasticamente le loro abitudini ma con consigli pratici da attuare nella vita quotidiana”. Insomma, ancora una volta, per mantenersi in salute è opportuno scegliere una dieta equilibrata e fare movimento con regolarità! Che aspettiamo a lasciare a casa più spesso l'auto?
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