Non accade tutti i giorni di acquistare … una busta di banconote!! Chissà se avranno pensato di aver ricevuto un bel regalo di Natale. E’ quello che è accaduto in una cittadina del Tennessee ad una coppia di coniugi che aveva acquistato una confezione di panini ad un drive-through di McDonald. Appena tornati a casa hanno aperto la busta e …. sorpresa! Non c’erano panini ma banconote per un valore di diverse migliaia di dollari. Con molta probabilità quando i coniugi Greg e Stacye hanno ordinato i loro panini al drive-through, qualcuno ha fatto confusione scambiando la busta delle ordinazioni con quella che probabilmente era la busta con i soldi che erano stati tolti dalla cassa per essere depositati in banca e che qualcuno aveva pensato bene di mimetizzarli in una busta delle ordinazione per metterli al sicuro da qualche malintenzionato. L’errore è stato scoperto immediatamente e per il McDonald fortuna ha voluto che la busta con i soldi sia capitata nelle mani di clienti abituali del locale, di conseguenza è stato facile rintracciarli al loro domicilio e farsi riconsegnare il denaro. Stacye ha poi raccontato che non appena accortasi dell’errore “ volevo risalire immediatamente in macchina per riconsegnarli. Non avrei potuto continuare la mia vita in tranquillità con me stessa.” La coppia di coniugi ha ricevuto pubblicamente i ringraziamenti del proprietario del McDonald.
27/12/13
A volte l'Italia rimedia ai propri errori e sigla il "lieto fine" | Il caso Shalabayeva
Pubblicato da
Galadriel
Questo caso fece tremare alcune poltrone, quella del vicepremier in primis. Shalabayeva la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, e figlia, erano state espulse dall'Italia lo scorso 31 maggio.
Dopo ad un veloce controllo, fu espulsa dall'Italia lei e la figlia, per possesso di passaporto contraffatto, questa la motivazione. L'espulsione fu eseguita con i metodi dei blitz, veloci e incisivi, furono portate via e imbarcate su di un aereo per il Kazakhstan. Del perchè proprio il Kazakhstan, fu motivo di inchiesta per verificare se le procedure di rimpatrio fossero state corrette.
La Shalabayeva oggi è attesa a Roma con la figlia Alua. Moglie e figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov. La possibilità di lasciare il Kazakistan per Alma e Alua Shalabayeva è frutto di settimane di lavoro della Farnesina. Dopo il pagamento di una cauzione "le autorità del Kazakistan hanno
deciso di modificare le misure cautelari per il divieto di viaggiare al
di fuori da Almaty", ha detto il portavoce del ministro degli Esteri
kazako Zhanbolat Usenov. La Farnesina le hanno fatto ottenere due passaporti con visto Schengen che gli permettono di viaggiare liberamente in Ue. Tre giorni dopo la notizia della sua libertà, Alma Shalabayeva dovrebbe atterrare all'aeroporto di Fiumicino assieme alla figlia Alua di sei anni con un volo proveniente da Francoforte. Dopo lo sbarco dovrebbe tenere una conferenza stampa al Grand Hotel. Alma Shalabayeva, la sera della vigilia di Natale, ha chiamato il
ministro degli Esteri Emma Bonino per dire "Grazie all'Italia.
Dopo ad un veloce controllo, fu espulsa dall'Italia lei e la figlia, per possesso di passaporto contraffatto, questa la motivazione. L'espulsione fu eseguita con i metodi dei blitz, veloci e incisivi, furono portate via e imbarcate su di un aereo per il Kazakhstan. Del perchè proprio il Kazakhstan, fu motivo di inchiesta per verificare se le procedure di rimpatrio fossero state corrette.
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| Shalabayeva |
Le novità: quelle stoppate e quelle in arrivo nel "mille proroghe"
Pubblicato da
Galadriel
Il decreto "Salva Roma" presentato per sanare i bilanci della capitale ed evitare il suo default, aveva imbarcato decine di altre misure trasformandosi in un zibaldone, finchè Napolitano ha fermato il balletto facendo cadere il "Salva Roma". A questo punto le norme urgenti sono state inserite nel decreto "Mille Proroghe".
Di seguito le novità principali, quelle stoppate e quelle in arrivo, e il decreto da cui arrivano:
A Roma 400 milioni (Dal salva-Roma)
Nel milleproroghe saranno riproposte le norme salva Roma che hanno già avuto un impatto (il comune di Roma ha già approvato il bilancio). È il caso dei 400milioni di euro stanziati per evitare il default di Roma capitale. Il decreto prevedeva anche un aumento Irpef (ora allo 0,9%) cancellato, però, durante l’iter legislativo; ma non è detto che l’aggravvio non possa essere riproposto con le norme che oggi arriverano dal consiglio dei ministri.
Addio agli affitti d’oro (Dal salva-Roma)
Non è ancora chiaro il merito e l’entità. Ma è certo che nel provvedimento che oggi varerà il consiglio dei ministri ci sarà una norma per superare il pasticcio degli «affitti d’oro» pagati da Camera e Senato per l’uso di alcuni palazzi del centro storico. Secondo le discussioni delle ultime ore verrebbe reintrodotto la norma che consente di recedere dagli affitti stipulati anche in mancanza di clausola di rescissione.
Stop agli incroci (Dalla legge di stabilità)
Il premier Enrico Letta è stato chiarissimo già nella conferenza stampa di fine anno. E così, nel decreto di oggi ci sarà certamente la norma che proroga il divieto agli incroci proprietari tra stampa e tv. La norma introdotta con la legge di stabilità dello scorso anno sarebbe, infatti, scaduta a fine anno. La norma, nella sostanza, vieta per chi ha più di una rete televisiva di acquisire partecipazioni in imprese editrici di pubblicazioni quotidiane.
Fondi per l’alluvione (Dal salva-Roma)
Nel milleproroghe ci saranno certamente le norme che favoriscono i comuni colpiti da alluvioni e calamità naturali. Tra questi la Sardegna. I cittadini avranno una proroga negli adempimenti tributari. In tal senso si era pronunciato anche Saccomanni. Lo scivolo era finito nel salva-Roma e ora sarà riproposto nel decreto milleproroghe. La sospensione dei pagamenti era stata già introdotta il 30 novembre scorso.
Tasi, un altro rinvio (Dalla legge di stabilità)
Le nuove norme sulla Tasi non saranno inserite nel dl milleproroghe all’esame del consiglio dei ministri. Il nodo delle detrazioni con molta probabilità finirà all’interno del decreto conversione Imu 2013 che scade a fine gennaio del prossimo anno. Per ora ci sono 500milioni di euro nella legga di stabilità appena approvata ma per portarli a 1,2, 1,3 miliardi si starebbe valutando la concessione di maggiore flessibilità sulle aliquote dei comuni.
Niente semafori a led (Dal salva-Roma)
Nel milleproroghe di oggi non finiranno nemmeno le lampadine al led per i semafori previste nel salva Roma, così come i finanziamenti per il paese Natale di Padre Pio. Niente di tutto questo e nemmeno mezzo milioni di euro per la torre anticorsara di Portopalo di Capo Passero. A secco anche numerosi comuni beneficiati da regalie natalizie e l’idea con emendamento di Antonio D’Alì per una tassa per chi visita i vulcani.
Salta la norma pro-slot (Dal salva-Roma)
Finisce nel nulla la querelle sulle slot machine. L’emendamento che prevedeva penalizzazioni per quei comuni virtuosi che tentavano di frenare il proliferare di slot machine nei locali pubblici decade assieme all’intero pacchetto del decreto salva-Roma. Naturalmente, viste le tensioni e le polemiche sull’argomento, il tema del gioco d’azzardo non sarà oggetto del provvedimento milleproroghe che il governo oggi si appresta a varare. fonte
Di seguito le novità principali, quelle stoppate e quelle in arrivo, e il decreto da cui arrivano:
A Roma 400 milioni (Dal salva-Roma)
Nel milleproroghe saranno riproposte le norme salva Roma che hanno già avuto un impatto (il comune di Roma ha già approvato il bilancio). È il caso dei 400milioni di euro stanziati per evitare il default di Roma capitale. Il decreto prevedeva anche un aumento Irpef (ora allo 0,9%) cancellato, però, durante l’iter legislativo; ma non è detto che l’aggravvio non possa essere riproposto con le norme che oggi arriverano dal consiglio dei ministri.
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| Parlamento |
Addio agli affitti d’oro (Dal salva-Roma)
Non è ancora chiaro il merito e l’entità. Ma è certo che nel provvedimento che oggi varerà il consiglio dei ministri ci sarà una norma per superare il pasticcio degli «affitti d’oro» pagati da Camera e Senato per l’uso di alcuni palazzi del centro storico. Secondo le discussioni delle ultime ore verrebbe reintrodotto la norma che consente di recedere dagli affitti stipulati anche in mancanza di clausola di rescissione.
Stop agli incroci (Dalla legge di stabilità)
Il premier Enrico Letta è stato chiarissimo già nella conferenza stampa di fine anno. E così, nel decreto di oggi ci sarà certamente la norma che proroga il divieto agli incroci proprietari tra stampa e tv. La norma introdotta con la legge di stabilità dello scorso anno sarebbe, infatti, scaduta a fine anno. La norma, nella sostanza, vieta per chi ha più di una rete televisiva di acquisire partecipazioni in imprese editrici di pubblicazioni quotidiane.
Fondi per l’alluvione (Dal salva-Roma)
Nel milleproroghe ci saranno certamente le norme che favoriscono i comuni colpiti da alluvioni e calamità naturali. Tra questi la Sardegna. I cittadini avranno una proroga negli adempimenti tributari. In tal senso si era pronunciato anche Saccomanni. Lo scivolo era finito nel salva-Roma e ora sarà riproposto nel decreto milleproroghe. La sospensione dei pagamenti era stata già introdotta il 30 novembre scorso.
Tasi, un altro rinvio (Dalla legge di stabilità)
Le nuove norme sulla Tasi non saranno inserite nel dl milleproroghe all’esame del consiglio dei ministri. Il nodo delle detrazioni con molta probabilità finirà all’interno del decreto conversione Imu 2013 che scade a fine gennaio del prossimo anno. Per ora ci sono 500milioni di euro nella legga di stabilità appena approvata ma per portarli a 1,2, 1,3 miliardi si starebbe valutando la concessione di maggiore flessibilità sulle aliquote dei comuni.
Niente semafori a led (Dal salva-Roma)
Nel milleproroghe di oggi non finiranno nemmeno le lampadine al led per i semafori previste nel salva Roma, così come i finanziamenti per il paese Natale di Padre Pio. Niente di tutto questo e nemmeno mezzo milioni di euro per la torre anticorsara di Portopalo di Capo Passero. A secco anche numerosi comuni beneficiati da regalie natalizie e l’idea con emendamento di Antonio D’Alì per una tassa per chi visita i vulcani.
Salta la norma pro-slot (Dal salva-Roma)
Finisce nel nulla la querelle sulle slot machine. L’emendamento che prevedeva penalizzazioni per quei comuni virtuosi che tentavano di frenare il proliferare di slot machine nei locali pubblici decade assieme all’intero pacchetto del decreto salva-Roma. Naturalmente, viste le tensioni e le polemiche sull’argomento, il tema del gioco d’azzardo non sarà oggetto del provvedimento milleproroghe che il governo oggi si appresta a varare. fonte
Mille proroghe dopo il brutto pasticcio del "salva Roma"| La solita italia?
Pubblicato da
Galadriel
I "dietrofront" del governo motivati dalla necessità di fare decreti con il massimo del rigore.
Cadranno le norme che non hanno urgenza e si varerà ciò che va davvero prorogato.
Un milleproroghe all'insegna della leggerezza, dentro ci sarà ciò che va davvero prorogato. Accantonati i meno urgenti, come il salva-Venezia e la sanatoria edilizia sulle spiagge.
Il colloquio chiarificatore dell’altro giorno tra Napolitano e Letta ha convinto il governo a non occuparsi delle norme eterogenee. Tanto più che a palazzo Chigi si resta indispettiti di fronte agli assalti dei parlamentari. Si cita il caso della legge di Stabilità: presentata in forma aperta al contributo parlamentare perché si voleva disegnare al meglio il taglio del cuneo fiscale, di tasse sul lavoro non s’è più parlato, bensì di qualsiasi altra esigenza localistica. Fabrizio Cicchitto, Ncd, usa parole colorite: «Una lezione per tutti: il governo deve fare i suoi decreti con grande rigore, rimanendo coerente con il tema fondamentale che li determina, perché ogni qual volta che se ne distacca su qualche punto ciò dà il destro alla Commissione Bilancio del Senato e a quella della Camera di aggiungere una serie di altre questioni che vanno da esigenze territoriali anche legittime, a richieste di lobby, ad autentiche marchette».
E allora ci sarà di sicuro la norma correttiva sugli affitti d’oro dei palazzi locati dalle istituzioni, per facilitare la revoca di contratti, così come il governo si è impegnato in Parlamento. Indispensabile decisione per svelenire i rapporti con il M5S. Ci saranno poi le norme non rinviabili dell’ex «Salva Roma», tra cui quella che ha permesso al Comune di Roma di redigere il bilancio. Il sindaco Ignazio Marino sta sulle spine: «Sono assolutamente rispettoso - dice - della saggezza del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio, che hanno ritenuto che il decreto fosse stato trasformato in un documento diverso da quello originario. Ma sono preoccupato per il bilancio...».
Nel Milleproroghe ci sarà quindi l’annunciata norma sul conflitto di interessi che proroga il divieto di incroci societari tra stampa e televisione. Il premier si era impegnato nel corso della conferenza stampa di fine anno a non essere disattento su questo tema, che dovrebbe essere ripreso alla grande nell’agenda di governo già a gennaio. In conclusione, il divieto di incroci proprietari nato con la legge Gasparri nel 2004, e che sarebbe decaduto il 31 dicembre 2013, resterà in vita.
Nel Milleproroghe non ci sarà, invece, la correzione della tassa rifiuti Tasi 2014: il governo ha deciso che l’intera partita dei tributi locali, per omogeneità di materia, finirà nel decreto Imu 2013 che è in corso di conversione e scade a fine gennaio. E ancora. Nel decreto ci sarà un capitolo che possiamo definire «Salva Venezia».
Oppure la proroga dei pagamenti fiscali per le zone alluvionate della Sardegna lo scorso 18 novembre. O ancora, tra le misure che sicuramente ci saranno, una riguarda il trasporto pubblico locale in Campania: senza un intervento in extremis, si rischia il blocco dei mezzi pubblici a Napoli e dintorni. Si moltiplicano gli appelli a «salvare» tante altre norme, però. Roberto Moraassut, Pd, chiede che sia confermato per un altro anno il blocco degli sfratti, «una delle vere e proprie proroghe urgenti, motivate e coerenti». Federico Fornaro, Pd anche lui, chiede di recuperare «altre norme importanti riguardanti i Comuni in dissesto, in primis Alessandria, tra cui l’allungamento a 3 anni del termine per il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio».
Un’altra proroga in ballo riguarda i pagamenti per le imprese terremotate dell’Emilia, Lombardia e Veneto, in scadenza con il 31 dicembre. E poi ci sono gli inviti mirati a non salvare alcune norme contestate. Ermete Realacci, Pd, chiede di far morire definitivamente l’ipotesi di una sanatoria per le costruzioni in legno, non autorizzate, sulle spiagge demaniali. Enrico Zanetti, Scelta Civica, è contrarissimo a nuovi aumenti dell’addizionale Irpef a Roma: «Se il Governo proverà a rimetterla nel Milleproroghe, gliela bocceremo di nuovo in Aula». fonte
Cadranno le norme che non hanno urgenza e si varerà ciò che va davvero prorogato.
Un milleproroghe all'insegna della leggerezza, dentro ci sarà ciò che va davvero prorogato. Accantonati i meno urgenti, come il salva-Venezia e la sanatoria edilizia sulle spiagge.
Il colloquio chiarificatore dell’altro giorno tra Napolitano e Letta ha convinto il governo a non occuparsi delle norme eterogenee. Tanto più che a palazzo Chigi si resta indispettiti di fronte agli assalti dei parlamentari. Si cita il caso della legge di Stabilità: presentata in forma aperta al contributo parlamentare perché si voleva disegnare al meglio il taglio del cuneo fiscale, di tasse sul lavoro non s’è più parlato, bensì di qualsiasi altra esigenza localistica. Fabrizio Cicchitto, Ncd, usa parole colorite: «Una lezione per tutti: il governo deve fare i suoi decreti con grande rigore, rimanendo coerente con il tema fondamentale che li determina, perché ogni qual volta che se ne distacca su qualche punto ciò dà il destro alla Commissione Bilancio del Senato e a quella della Camera di aggiungere una serie di altre questioni che vanno da esigenze territoriali anche legittime, a richieste di lobby, ad autentiche marchette».
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| Gianni Letta |
E allora ci sarà di sicuro la norma correttiva sugli affitti d’oro dei palazzi locati dalle istituzioni, per facilitare la revoca di contratti, così come il governo si è impegnato in Parlamento. Indispensabile decisione per svelenire i rapporti con il M5S. Ci saranno poi le norme non rinviabili dell’ex «Salva Roma», tra cui quella che ha permesso al Comune di Roma di redigere il bilancio. Il sindaco Ignazio Marino sta sulle spine: «Sono assolutamente rispettoso - dice - della saggezza del Presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio, che hanno ritenuto che il decreto fosse stato trasformato in un documento diverso da quello originario. Ma sono preoccupato per il bilancio...».
Nel Milleproroghe ci sarà quindi l’annunciata norma sul conflitto di interessi che proroga il divieto di incroci societari tra stampa e televisione. Il premier si era impegnato nel corso della conferenza stampa di fine anno a non essere disattento su questo tema, che dovrebbe essere ripreso alla grande nell’agenda di governo già a gennaio. In conclusione, il divieto di incroci proprietari nato con la legge Gasparri nel 2004, e che sarebbe decaduto il 31 dicembre 2013, resterà in vita.
Nel Milleproroghe non ci sarà, invece, la correzione della tassa rifiuti Tasi 2014: il governo ha deciso che l’intera partita dei tributi locali, per omogeneità di materia, finirà nel decreto Imu 2013 che è in corso di conversione e scade a fine gennaio. E ancora. Nel decreto ci sarà un capitolo che possiamo definire «Salva Venezia».
Oppure la proroga dei pagamenti fiscali per le zone alluvionate della Sardegna lo scorso 18 novembre. O ancora, tra le misure che sicuramente ci saranno, una riguarda il trasporto pubblico locale in Campania: senza un intervento in extremis, si rischia il blocco dei mezzi pubblici a Napoli e dintorni. Si moltiplicano gli appelli a «salvare» tante altre norme, però. Roberto Moraassut, Pd, chiede che sia confermato per un altro anno il blocco degli sfratti, «una delle vere e proprie proroghe urgenti, motivate e coerenti». Federico Fornaro, Pd anche lui, chiede di recuperare «altre norme importanti riguardanti i Comuni in dissesto, in primis Alessandria, tra cui l’allungamento a 3 anni del termine per il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio».
Un’altra proroga in ballo riguarda i pagamenti per le imprese terremotate dell’Emilia, Lombardia e Veneto, in scadenza con il 31 dicembre. E poi ci sono gli inviti mirati a non salvare alcune norme contestate. Ermete Realacci, Pd, chiede di far morire definitivamente l’ipotesi di una sanatoria per le costruzioni in legno, non autorizzate, sulle spiagge demaniali. Enrico Zanetti, Scelta Civica, è contrarissimo a nuovi aumenti dell’addizionale Irpef a Roma: «Se il Governo proverà a rimetterla nel Milleproroghe, gliela bocceremo di nuovo in Aula». fonte
La delusione nel rendersi conto che Freeman non è il Cross di James Patterson
Pubblicato da
Unknown
Superati i bagordi
natalizi e pronti per gettarci sui festeggiamenti di fine anno,
quest'oggi nella mia rubrica vi parlerò del libro Il
collezionista di James Patterson.
Come molti di voi
sapranno, e per chi non lo sapesse non se ne faccia una colpa,
Patterson è uno dei grandi e famosi autori del genere
thriller. Dal libro di cui vi parlerò oggi è stato tratto, nel 1997, un film
diretto da Gary Fleder, con Morgan Freeman nei panni di
Alex Cross, uno dei personaggi più famosi creati dalla penna
di Patterson.
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| Il collezionista |
In questo romanzo la
famiglia del detective psicologo Alex Cross viene sconvolta dalla
notizia che la nipote, Naomi, è scomparsa, rapita da un uomo che si
fa chiamare Casanova, un serial killer che commette crimini perfetti
e che non lascia dietro di se alcuna traccia. La polizia del North
Carolina, dove Casanova agisce, e l'FBI, intervenuta per la
delicatezza del caso, non hanno tracce o indizi concreti su cui
indagare, ma il detective Cross è deciso ad entrare nelle indagini e
riportare a casa l'amata nipote. Sfortunatamente per il detective
però, le cose non vanno affatto come previsto. La polizia del posto
non collabora, l'FBI tenta di tagliarlo fuori, gli indizi su cui deve
lavorare per entrare nella mente di Casanova sono davvero pochi, ma
Cross non demorde. Casanova continua a rapire ragazze e finalmente il
detective viene inserito nelle indagini ed è allora che scopre la
presenza di un secondo serial killer a Los Angeles: il Visitatore
Gentiluomo. Si tratta dello stesso killer che attraversa tutta
l'America accanendosi su giovani e talentuose donne? Oppure sono due
uomini differenti? A queste domande Cross deve trovare una risposta
prima che per Naomi sia troppo tardi.
Alex Cross,
protagonista di questo romanzo, come di molti altri di Patterson, è un detective psicologo, non un profiler alla
Criminal Minds, ma qualcosa di molto simile. Un personaggio a
cui ci si affeziona più per il suo lato paterno nei confronti dei
suoi figli e della sua famiglia che per le sue altre caratteristiche.
Quando un autore crea un detective come Alex Cross è
inevitabile tinteggiarlo come un uomo forte e tenace, quasi
indistruttibile, fortunatamente Patterson ha avuto
l'accortezza di renderlo anche umano e sensibile, in questo libro lo
si nota molto rispetto agli altri in cui compare Alex Cross.
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| James Patterson |
Gli altri personaggi
presenti in questo libro, con l'eccezione di Sampson e Kate,
sono descritti e analizzati superficialmente, lo stretto
indispensabile per integrarli nella storia e questa forse rovina un
po' il romanzo. Per quanto riguarda Sampson e Kate, i
due co-protagonisti del libro, sono descritti e approfonditi
maggiormente, ma sempre in toni distaccati e distanti, come se
l'autore temesse, nel dedicare loro più spazio, di togliere la scena
al detective Cross.
L'intero romanzo è
narrato in prima persona, principalmente dallo stesso Cross,
altre volte da Casanova, il Visitatore Gentiluomo o
Kate; una scelta questa caratteristica di Patterson che
lo distingue dagli altri autori di thriller che invece prediligono
una narrazione in terza persona, che permette una maggiore libertà
di movimento ma allo stesso tempo un certo distacco con il lettore.
La trama in se stessa è
intricata e ricca di colpi di scena, di false piste ed indizi svelati
solo all'ultimo momento, lasciando il lettore spiazzato piacevolmente
sorpreso, vi ritroverete infatti a divorare le ultime 30 pagine del
romanzo scoprendo però l'identità di Casanova solo nelle
ultimissime pagine. Su questo Patterson è un ottimo scrittore
che gareggia alla pari con Deaver per spartirsi decide di
lettori appassionati di thriller.
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| Il collezionista (film) |
Se state pensando di
guardarvi il film invece di leggervi il libro, devo avvisarvi che,
benché da principio i due corrano sullo stesso binario, a metà i
binari cominceranno separarsi per non rivedersi mai più. Se invece
volete vedere il film ma leggere anche il libro per accertarvi di
persona delle differenze tra i due, vi consiglio di leggere prima il
libro, altrimenti passerete tutto il tempo della lettura a tentare di
“spalmare” il film sul libro, immaginando Alex Cross
come il buon caro Morgan Freeman, finché non arriverete a
pagina 223 dove rinuncerete definitivamente rassegnandovi alla dura
realtà che sfortunatamente Freeman non assomiglia al Cross
descritto da Patterson.
Mettendo da parte il film
e Morgan Freeman, possiamo dire che Il collezionista è
un romanzo godibile, ben scritto e ben gestito, da leggere con il
fiato sospeso, adatto a chi a voglia di leggere un thriller e allo
stesso tempo vuole andare sul sicuro.
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