Il-Trafiletto

01/12/13

58 anni fa, il 1° dicembre 1955, Rosa Parks disse no ai bianchi

58 anni fa, il 1° dicembre 1955, Rosa Parks , una sarta afroamericana, salì su un autobus e si rifiutò, giustamente, di cedere il posto ad un bianco. Per questa ragione venne arrestata e poi processata per violazione delle leggi sulla segregazione razziale. "Ero stanca di subire ingiustizie." Questo dichiarò Rosa Parks dopo essere tornata libera. Oggi Barack Obama siede alla Casa Bianca. Grazie anche a quella piccola sartina coraggiosa, è il 1° presidente di colore degli Stati Uniti d'America.
Rosa Parks  1956 in Autobus

1º dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa, allora sarta, stava tornando a casa in autobus e, poiché l'unico posto a sedere libero si trovava nella parte davanti del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. Poco dopo salirono sull'autobus alcuni passeggeri bianchi, e quindi il conducente le intimò di alzarsi, cedere il posto a un bianco e andare nella parte riservata ai neri, come imponeva il regolamento. Rosa però si rifiutò di lasciare il posto a sedere e spostarsi nella parte posteriore del pullman: stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe (per giunta costretta anche a stare in piedi, visto che di posti a sedere non ce n'erano) rimase al suo posto. Il conducente fermò così l'automezzo, e chiamò due poliziotti per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. Da allora è conosciuta come "the woman who didn't stand up" ("la donna che non si alzò"). L'autobus è ora esposto all'Henry Ford Museum. Quella notte, cinquanta leader della comunità afro-americana, guidati dall'allora sconosciuto pastore protestante Martin Luther King si riunirono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all'accaduto, mentre c'erano già state le prime reazioni violente: il giorno successivo incominciò il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, protesta che durò per 381 giorni; dozzine di pullman rimasero fermi per mesi finché non fu rimossa la legge che legalizzava la segregazione. Questi eventi diedero inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. Lo stesso King scrisse sull'episodio descrivendolo come "l'espressione individuale di una bramosia infinita di dignità umana e libertà" e aggiungendo che Rosa "rimase seduta a quel posto in nome dei soprusi accumulati giorno dopo giorno e della sconfinata aspirazione delle generazioni future". Nel 1956 il caso della signora Parks arrivò alla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, che decretò, all'unanimità, incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell'Alabama. Da quel momento, Rosa Parks divenne un'icona del movimento per i diritti civili. Morì a 92 anni il 24 ottobre 2005.

World Aids Day! E' giunto il momento di tirare le somme.

Come ormai accade dal 1988 il 1 dicembre è il giorno dedicato al World Aids Day, un'oopportunità per fare il punto della situazione riguardo i successi ed i risultati ottenuti dalle campagne di prevenzione, sugli esisti e l'efficacia delle terapie messe in atto ad oggi disponibili e riguardo lo stato attuale delle infezioni da Hiv.
Per quel che riguarda l'anno in corso, ciò che i dati ottenuti dicono è questo: le terapie antiretrovirali funzionano, hanno mutato una malattia mortale in una condizione cronica, come ricorda l'associazione Medici senza frontiere, ma purtroppo sono ancora tanti, troppi, i malati che non hanno la possibilità di accedere alle terapie.

Sono ancora troppi sono i casi di nuove infezioni e i morti, prevalentemente tra i giovani.
Entrando nel merito dei numeri più nel dettaglio, questi i particolari che vengono fuori: si calcola che al 2012 nel mondo le persone infettate dal virus dell'Hiv fosse oltre il 35 milioni, con l'Africa Sub-sahariana come la zona più colpita.
World Aids Day

Di queste soltanto 9.7 milioni riescono ad avere accesso alle terapie antiretrovirali (Art) nei paesi a basso e medio reddito, efficaci anche come opportunità di prevenzione contro la trasmissione del virus, mentre secondo le nuove linee guida adesso sarebbero circa 19 milioni le persone potenzialmente ad avere libero accesso per la Art ma non ai trattamenti! 

Anche per i casi di nuove infezioni le cose non vanno meglio: nel 2012 sono state 2,3 milioni quelli registrati a livello mondiale, in Italia quasi 4000. 1,6 milioni sono invece le morti segnalate lo scorso anno a causa dell'Hiv/Aids; un numero che diventa ancora più spaventoso se rapportato ai decessi giornalieri: siamo su oltre i 4000 al giorno!

Il numero dei morti non è lo stesso per tutte le fasce d'età.
L'Oms scrive infatti che se mentre tra il 2005-2012 i morti per cause dovute all'infezione dell'Aids sono scesi del 30% nella popolazione in generale, per la fascia degli adolescenti la mortalità per lo stesso periodo è cresciuta del 50%.
Per questo, in occasione del World Aids Day l'Oms lancia un appello e una serie di raccomandazioni perché vengano aumentati i test, il counselling e l'accesso ai trattamenti a questa fascia della popolazione così colpita, pari a 2 milioni di persone di età compresa tra i 10 e i 19 anni d'età.

I motivi del perché gli adolescenti debbano ricevere un'attenzione particolari nella lotta all'Aids, eccoli, nelle parole di Gottfried Hirnschall, direttore Dipartimento Hiv/Aids dell'Oms: "Gli adolescenti devono affrontare le pressioni emotive e sociali difficili e spesso sono confusi man mano che crescono e da bambini diventano adulti. Gli adolescenti hanno bisogno di servizi sanitari e di assistenza, pensati su misura per le loro esigenze. Hanno meno probabilità degli adulti di essere testati per l'Hiv e spesso hanno bisogno di maggiore sostegno rispetto agli adulti per seguire la cura e ad attenersi al trattamento".

La borragine lanuginosa e le sue eccezionali qualità

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di passeggiare in campagna, o di andare in qualche orto; ebbene, di sicuro avrete visto la borragine. Sembra avvolta nella bambagia, per la lanugine bianca che leggera sembra essersi posata  sulle carnose foglie e sui suoi meravigliosi fiori azzurri. Sembra quasi zucchero filato. Ma ad interessarci, non dovrebbero essere solamente le sue caratteristiche estetiche, quanto le eccezionali qualità che essa contiene al suo interno.
Borragine e olio

Il sapore della borragine ricorda vagamente quello del cetriolo. Infatti le foglie fresche sono usate nelle insalate per sostituire i cetrioli (chef avventurosi usano le foglie, appena scottate in acqua bollente, nelle insalate come sostituito anche per gli spinaci freschi), nelle minestre e zuppe a cui aggiunge un sapore caratteristico. Le foglie della borragine sono buone anche per insaporire il tè freddo e le bevande di frutta, mentre i fiori sono usati nelle torte e in altre preparazioni dolciarie come guarnizione delicata (mantengono il colore dopo la cottura al forno). Della borragine si utilizzano le foglie, che si raccolgono in primavera (da fine marzo a giugno) prima della fioritura. Ma si possono anche usare i fiori, appena dischiusi, e la porzione aerea della pianta, raccolta in giugno – luglio recidendo il fusto a 10 cm da terra. Da sempre la borragine è apprezzata per le proprietà legate alla presenza di specifici principi attivi, tra i quali sono da ricordare gli antociani (ad effetto protettivo sui capillari sanguigni), le mucillagini (che migliorano la funzionalità intestinale, al pari delle fibre), alcune resine efficaci come stimolanti delle funzioni digestive. Il nitrato di potassio, ospite sgradito, è legato alla freschezza della pianta: più è fresca, meno ne contiene. Tra le proprietà che la medicina popolare (e ora anche quella ufficiale) attribuisce alla borragine, sono da ricordare la sua capacità di agire contro alcuni disturbi dell’ apparato respiratorio (ha proprietà emollienti ed espettoranti), e la sua azione diuretica, sudorifera, depurativa, antireumatica e antinfiammatoria. Le foglie della borragine vengono anche impiegate per uso esterno nella cura di eczemi e contro le forme morbose eruttive caratteristiche dell’ infanzia (rosolia, scarlattina, ecc.). Ottenuto dalla spremitura a freddo dei semi della Borago officinalis, l’olio di borragine è un olio vegetale impiegato per riequilibrare il sistema ormonale femminile, ma non solo. È un antiossidante naturale dei tessuti pelle, sia in presenza di pelle impura a causa di cisti ovariche, acne e problemi legati al ciclo femminile; sia quando il problema è la pelle secca usato come antirughe e antismagliature. L’olio di borragine è anche un rimedio naturale per eliminare il colesterolo dalle vene e dalle arterie, perché è un vero concentrato di Omega 6 necessari alla corretta funzione cardiovascolare
. Ma vediamo più da vicino le innumerevoli proprietà dell'olio di borragine. Olio di borragine: proprietà e benefici Ricchissimo in acidi grassi polinsaturi come l’alfa-acido linoleico (32-38%); acido linoleico (18-25%); acido oleico (15-19%), l’olio di borragine viene impiegato con successo per tutte le problematiche della pelle, specialmente quando sono il risultato di squilibri ormonali. Contrasta l'invecchiamento cutaneo e svolge una azione rigeneratrice della pelle secca, combatte le infiammazioni cutanee, gli eczemi, l'acne, la psoriasi. - Per uso esterno: può essere usato direttamente sull’epidermide del viso, come contorno occhi naturale e potente antirughe e per combattere le antiestetiche macchie cutanee; oppure diluito in olio di jojoba o olio di germe di grano, per potenziarne l’azione idratante del primo e nutriente del secondo. - Per uso interno: in commercio si trova in perle come integratore alimentare, per il trattamento di tutti i disturbi legati al sistema ormonale femminile. Grazie alla presenza di fitoestrogeni, che svolgono un’azione riequilibrante del sistema ormonale femminile, è utilizzato in caso di irregolarità del ciclo, dolori mestruali, amenorrea, cisti ovariche, per ridurre i sintomi della sindrome premestruale e della menopausa. Inoltre proprio per l’elevato contenuto di ormoni vegetali, viene spesso inserito nella formulazione di prodotti per rassodare il seno. Sempre per uso interno, l'utilità di introdurre supplementi dietetici a base olio di borragine deriva dalla sua capacità di favorire la produzione delle prostaglandine della serie 1 (PGE1), dotate di attività antiaggregante piastrinica, cardioprotettiva, antisclerotica, vasodilatatrice. Su questi presupposti si basano molte proprietà terapeutiche ascritte all'olio di borragine come la riduzione del rischio cardiovascolare, il controllo di colesterolo alto e ipertensione e l’azione antinfiammatoria coadiuvante nella cura dell’artrite reumatoide.

Renzi tuona: Basta con le larghe intese!

Renzi tuona: Basta con le larghe intese! Questo il forte appello che lancia Renzi, incitando alla mobilitazione: «perché stavolta è quella buona per cambiare il Paese», invita tutti a serrare le fila in prossimità delle primarie dell'ormai prossimo 8 dicembre. Il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi, candidato in lizza per la leadership del Partito democratico, il giornon dopo del confronto televisivo su Sky che ha visto come protagonisti i tre candidati alla guida del Pd, ricomincia ad incitare i suoi ad andare all'attacco.

«Il Governo delle Larghe Intese non c'è più» prova a spiegare Renzi. «Ora c'è una maggioranza di emergenza, diversa dalle larghe intese e diversa da che ha i numeri per fare le cose che da anni si dicono e non si fanno. Chi mi vota, non vota per me. Non vota solo per me. Vota per un pacchetto di proposte specifiche». Mancano soltanto otto giorni dal voto e Renzi pare un vulcano in piena eruzione, nella sua Enews. Afferma di essere soddisfatto di come sia andato il confronto televisivo di ieri: «Il Pd - scrive Renzi - ha mille limiti, mille difetti.
Matteo Renzi

Però adesso vuole il coinvolgimento dei cittadini.
E ci mette la faccia proprio come ha fatto nel confronto Sky (una discussione civile, no? A me é piaciuta e trovo che Gianni e Pippo siano stati molto bravi. Mi piacerebbe che la facessero anche gli altri)». Partito il conto alla rovescia per le primarie del Partito democratico «Ormai ci siamo - aggiunge Renzi - . Mancano otto giorni e l'Italia può finalmente cambiare verso. Stavolta è la volta buona. Stavolta è proprio la volta buona». «Chi può votare? - prosegue il sindaco di Firenze - Tutti. Nessuno si senta escluso. Anzi, mi verrebbe voglia di cambiare verbo: chi deve votare? Tutti quelli che non si rassegnano».

Vi chiedo una mano, non ci sono supereroi «Stavolta è la volta buona. Ma ancora in tanti non ci credono. E allora l'ultima settimana vi chiedo una mano. Perché io da solo non ce la faccio. Non ci sono supereroi da queste parti» scrive Renzi. «Ci sono persone che credono che insieme si possa cambiare il mondo. Una leadership forte è fondamentale. Ma il vero leader è chi sa fare insieme agli altri, non senza gli altri. Ho bisogno di tutti a cominciare da te, che stai leggendo questa email» spiega Renzi nella sua Enews Mille tavolini in mille piazze «Mille tavolini in mille piazze d'Italia per raccontare cosa sono le primarie, qual é il nostro sogno concreto, perché questa é la volta buona. E anche come si vota, le indicazioni logistiche. Mille tavolini una campagna straordinaria di mobilitazione.

Mille piazze per mille persone.
Raggiungiamo un milione di persone. Tutti insieme», ha spiegato. Grillo insulta e non realizza E sul leader del Movimento 5 stelle: «Grillo domani torna alla sua piazza, al suo Vaffa Day. Insulterà, come sa fare lui. È un voto di protesta quello che intercetta. Poi però non realizza nulla di quello che promette perché i Parlamentari stanno sul tetto a protestare, non al piano di sotto a votare».

Ancora "capricci" dell'Euribor? Fortuna che per i mututi si tratta di centesimi.

Ancora "capricci" dell'Euribor? Nella settimana recente l'indice a 1 mese, fino a qualche anno fa tra i più frequentemente usati dalle banche per afferrare il calcolatore delle rate dei mutui aventi tasso variabile, invece adesso pare che si facia più uso del «fratello» a 3 mesi, che è arrivato dallo 0,13% allo 0,16%.
Si, è vero che si tratta di appena tre centesimi ma, nel momento in cui si è molto vicino a sfiorare la quota zero anche le più impercettibili variazioni fanno sentire il loro effetto se solo si prova a considerarle in termini percentuali (+23%).

Fortunatamente in sostanza per i mutuatari tali cambiamenti o variazioni percentuali rimangono soltanto centesimi perché, passare da 0,13 a 0,16 avrà un effetto residuale sulla successiva rata. Il soggetto del tema di cui staimo parlando è se tale aumento è solo il primo segnale che porterà a futuri aumenti dei tassi, oppure se si tratta di un movimento isterico fine a se stesso. Per fare chiarezza a questi dubbi è bene subito dire che l'Euribor a 3 mesi questa settimana si è mosso molto meno, dallo 0,22 allo 0,23%.
Euribor

Quindi, nessun allarmismo. Comunque sia, per capire quello che potrebbe succedere in futuro, sarà necessario gioco forza, «affidarsi» a quello che ci dice l'andamento dei future sull'Euribor, quotati nel mercato londinese Liffe.
Cosa è che ci dice questo mercato? Il Liffe afferma che l'indice dei mutui salirà nei prossimi cinque anni, ma ancor più al rilento di quanto il mercato ritenesse prima dell'8 novembre, data in cui la Bce ha tagliato i tassi allo 0,25%. Verso la fine del mese ottobre i future «ipotizzavano» che l'Euribor a 3 mesi avrebbe superato l'1% a giugno 2016. Mentre l'ipotesi attuale proietta l'indice oltre tale soglia a settembre 2016. A novembre 2018 (l'ipotesi più «lunga» del mercato dato che è quinquennale) prima del taglio si ipotizzava un Euribor al 2,29%, ora al 2,16%.

Quindi, se si osservano i future (con tutti i limiti che queste attualizzazioni possono avere e vanno quindi prese per le pinze) la risposta è chiara: c'è stato un effetto-Draghi sui tassi dei mutui, un effetto che si può misurare nel rallentamento temporale entro cui adesso gli investitori si aspettano che i tassi saliranno in futuro. Per questo motivo, il recente scostamento in alto dell'indice a 1 mese non trova conferma nel mercato dei future che è rimasto bello piatto nell'ultima settimana. Pertanto, il movimento dell'indice mensile secondo gli operatori potrebbe essere dovuto a questioni tecniche di aggiustamento contabile di fine anno. Un'altra ipotesi sta nel panel di rilevazione dell'Euribor.

Ai bei tempi (prima della crisi subprime) era composto da 44 banche. Oggi è sceso a quota 31. In sostanza 13 banche sono uscite dal sondaggio da cui si ottiene l'Euribor (che altro non è che il tasso a cui le banche del panel indicano di prestarsi soldi tra loro). Questo rende il parametro un po' più volatile che in passato e potrebbe spiegare la recente bizza dell'Euribor a 1 mese. Una terza ragione? Gli istituti di credito, avendo in gran parte restituito i prestiti Ltro alla Bce ed essendo in attesa di riceverne una nuova tranche (che potrebbe essere lanciata nel 2014) potrebbero aver incrementato gli scambi interbancari a breve (facendo salire leggermente il tasso Euribor) piuttosto che far ricorso al sistema dei prestiti della Bce Target 2 (che negli anni di crisi ha fatto un po' da tappo, surrogando gli scambi interbancari, ed è questa una delle cause per cui, pur non essendo del tutto ripristinata la fiducia tra le banche europee, l'Euribor è crollato negli ultimi anni vicino a quota 0 piuttosto che salire).

Ma al di là degli aspetti tecnici, per quel che interessa a chi sta pagando le rate di un mutuo a tasso variabile, la sostanza non cambia. Ci vogliono almeno due indizi per fare una prova. E quindi l'indizio che i mercati hanno messo sul piatto nell'ultima settimana (salita dell'Euribor a 1 mese di tre centesimi) non è sufficiente (per fortuna, dal punto di vista dei mutuatari) per iniziare a preoccuparsi. Anzi, stando alle dichiarazioni dei banchieri centrali che si sono susseguite nelle ultime settimane uno dei pochi punti fermi di questo difficile momento economico è che i tassi resteranno bassi ancora a lungo. Certo, magari saliranno un po' (come prospetta nei prossimi cinque anni l'andamento dei future e questo dipenderà se ci sarà o no la ripresa economica) ma non a tal punto da destare allarme.
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