Il-Trafiletto
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12/08/14

Creme solari | Come fanno a proteggere la nostra pelle?

Componenti della
luce solare

Le creme solari usano una miscela di particelle organiche e inorganiche che bloccano le radiazioni ultraviolette (UV) potenzialmente nocive della luce del Sole. 

Le particelle organiche (di solito l'octil-metossicinnamato o l'ossibenzone) assorbono i raggi e li dissipano nella pelle sotto forma di calore, prevenendo le scottature, Quelle inorganiche (diossido di titanio e ossido di zinco) riflettono e disperdono le radiazioni formando una barriera fisica. Erano questi componenti inorganici che rendevano bianche le creme solari.

Ma oggigiorno le particelle sono tanto piccole da essere invisibili e quindi le creme solari possono essere trasparenti e proteggere ugualmente la pelle. Come mostra il diagramma, ci sono tre tipi di radiazioni ultraviolette nella luce del sole - A, B e C - e il fattore di protezione di una crema misura solo la protezione dalle UVB. Spesso si dice che se a una persona basta un'ora per scottarsi, con un fattore 15 può stare sotto il Sole per 15 ore, ma è una descrizione semplificata. A mezzogiorno c'è molta più radiazione UV, dato che è il Sole è più basso in cielo.

Quindi il tempo per cui possiamo esporci con sicurezza dipende dall'ora del giorno, nonché dalla quantità di crema applicata e da quanto è stata assorbita bene dalla pelle. Ci vuole tempo perché venga assorbita, cosa necessaria perché sia efficace appieno.(science)


29/07/14

Sole | Quattro ragioni per starsene all'ombra

Verità scottante! Senza di lui la vita sarebbe triste, ma è sano stare come una lucertola sotto il Sole? 

"La luce solare è indubbiamente la principale causa evitabile di tumore alla pelle, e dovremmo seguire il consiglio di proteggerci la pelle e gli occhi", spiega Richard Weller, dermatologo all'Università di Edimburgo. Eppure con tutti i vantaggi derivanti dall'esposizione alla luce solare può valere la pena rischiare di prendere qualche raggio occasionale. Il legame tra luce solare e pressione sanguigna è interessante, considerando che le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano che l'ipertensione è uno dei principali fattori di rischio di morte a livello mondiale. "E' risaputo che la pressione sanguigna è più bassa d'estate che d'inverno", spiega Weller. "Tuttavia, somministrare tavolette di vitamina D non incide sulla pressione sanguigna. Credo pertanto che la vitamina D sia una misura dell'esposizione alla luce del Sole, ma non l'unica ragione dei benefici per la salute."

                                                   Quattro ragioni per starsene all'ombra.
 Quattro ragioni per starsene all'ombra

FACCIA DA TARTARUGA
Anni di adorazione del Sole potrebbero trasformarvi in Lonesome George, la tartaruga delle Galapagos morta a cento anni. La combinazione delle radiazioni UVA e UVB causa l'ispessimento della pelle e la perdita della sua naturale elasticità. Ecco perché ci vengono le rughe e le borse. Siamo più sensibili alla luce solare da giovani, come hanno rivelato ricercatori australiani che hanno digitalizzato le immagini dei danni alla pelle in persone tra i 18 e gli 83 anni. E dunque, per scongiurare l'effetto tartaruga a cinquant'anni, faremo bene a evitare i lettini a sdraio da adolescenti. Da segnalare, però, che la luce UV migliora l'aspetto della pelle in alcuni disturbi come l'acne, la psoriasi.

TUMORE ALLA PELLE
Una scarsità di Sole abbassa il livello di vitamina D, aumentando il rischio di alcune forme di tumore. Tuttavia, nel tumore cutaneo, la causa è l'eccesso di Sole. Il consiglio quindi è di utilizzare sempre una buona crema solare con un alto fattore di protezione. Ma non mancano sorprese. In particolare, uno studio scandinavo del 2009 ha riscontrato una maggiore frequenza di melanomi fra i medici e i dentisti, mentre i pescatori o i boscaioli sono risultati i meno colpiti. Evidentemente, i lavoratori all'aria aperta corrono meno rischi di scottarsi perché sono esposti costantemente alla luce solare.

DIPENDENZA DALLA LUCE SOLARE 
Alcuni stakanovisti dell'abbronzatura mostrano i tipici sintomi dell'abuso di sostanze. Lo hanno dimostrato alcuni dermatologi intervistando i frequentatori delle spiagge dell'isola di Galveston in Texas. In questo caso, la "sostanza" da dipendenza non era l'alcol, né il tabacco, bensì la radiazione UV. Infatti, la sensazione sulla pelle di questa radiazione genera un tale senso di benessere che il desiderio di riviverlo diventa una dipendenza fisica. Anche l'abbronzatura da lettino crea dipendenza. In uno studio del 2006, alcuni scienziati americani hanno somministrato a "drogati" da lettino abbronzante il naltrexone, un farmaco usato per l'alcolismo, riscontrando una diminuzione della voglia di abbronzarsi.

ACCECATI DAL SOLE 
Fissare il Sole senza occhiali dotati di specifiche lenti protettive fa male, una ragione sufficiente per astenervi dal farlo. L'esposizione diretta ai raggi UV di una luce solare intensa può persino danneggiare l'occhio e aumentare il rischio di cataratta. Questo disturbo colpisce il cristallino, un organo trasparente, situato all'interno del bulbo oculare. E se non viene trattato, la vista si annebbia progressivamente fino alla cecità. L'intervento chirurgico consiste in piccoli tagli nell'occhio per rimuovere la cataratta. Ma prima di arrivare a misure così drastiche, sarà bene proteggere gli occhi con occhiali avvolgenti, come conferma uno studio svolto alla Fordham University.(science)

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