La riforma della legge elettorale e' a un passo dal superare la prima prova del voto di uno dei due rami del Parlamento. Anche se, nei quattro giorni di votazioni e stop and go alla Camera, non sono mancate tensioni e spaccature interne ai due partiti maggiori che sostengono L'Italicum, Pd e Forza Italia. Ma anche se per pochi voti, regge il patto siglato tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi e dopo il via libera di Montecitorio, atteso questa mattina diove si vota di nuovo dalle 9,30, la parola passera' al Senato.
Dove, pero', si profila un percorso non privo di ostacoli e insidie: la minoranza Pd e le donne democratiche sono pronte a dare battaglia sulla parita' di genere. Ncd mira a incassare le preferenze che, a Montecitorio, sono state bocciate per un soffio: l'ultimo emendamento sulla doppia preferenza di genere non e' stato approvato per soli 20 voti e grazie all'aiuto del governo, presente in Aula con tre ministri e ben 11 sottosegretari.
E poi cresce il malumore dei 'piccoli', che gridano alla "cannibalizzazione" dei loro voti. Al Senato le insidie potrebbero causare non pochi problemi alla tenuta del patto Renzi-Berlusconi: a palazzo Madama, infatti, i numeri della maggioranza assieme a Forza Italia sono piu' risicati. Anche se al Senato non c'e' l'incognita del voto segreto. Che la situazione poteva scappare di mano era chiaro al presidente del Consiglio, tanto da convocare ieri, di prima mattina, l'assemblea del gruppo, nel tentativo di svelenire il clima e serrare i ranghi: "Dobbiamo mantenere l'impegno preso", spiega ai deputati, che invita ad uscire allo scoperto se contrari all'Italicum: "Se qualcuno non vuole votare oggi, lo deve spiegare bene fuori da qui". Anche il Cavaliere non e' da meno e ai suoi chiede di andare avanti compatti e approvare la riforma. Certo, Berlusconi non nasconde i problemi che potrebbero subentrare al Senato, ma per ora l'importante e' mantenere fede alla parola data e restare centrale nel percorso delle riforme. Anche perche', e' il ragionamento, cosi' si evidenziano le spaccature del Pd, ha riflettuto con i fedelissimi, mentre emerge la nostra compattezza. fonte (AGI)
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12/03/14
03/12/13
Domani mattina la consulta accellera sulla legge elettorale | Bozzo:"Il porcellum è una reiterata lesione del diritto di voto".
Pubblicato da
Galadriel
La Consulta accorcia i tempi e domani mattina, alle 9,30, inizierà la discussione della Corte Costituzionale relativa alla costituzionalità sollevata sulla legge elettorale. E' quanto ha stabilito il presidente della Corte, Gaetano Silvestri. Un ripensamento visto che in giornata i giudici, al termine del dibattito, avevano concordato infatti di fissare per il 14 gennaio una camera di consiglio sull'ammissibilità di un referendum.
La discussione riguarda in particolare il premio di maggioranza per Camera e Senato con relativa esclusione del voto di preferenza, contenuti nell'attuale legge elettorale.
Oggi sulla questione si era pronunciato anche il presidente del Senato Pietro Grasso. "Se lo stallo dovesse continuare, nonostante i recenti sviluppi politici, non esiterò un attimo a sostenere il trasferimento di questo tema alla Camera dei Deputati", aveva detto Grasso. "I gruppi parlamentari - avverte ancora Grasso - non riescono a trovare un accordo politico, dimostrando di non sentire la marea montante di una rabbia che si riverserà, più forte di prima, contro tutti i partiti". Oggi, ad aprire i lavori della Consulta, è stato il giudice relatore Giuseppe Tesauro, che ha esposto il caso. La parola è passata poi ai ricorrenti, tra cui lo stesso avvocato Aldo Bozzi, promotore dell'azione contro il "porcellum" giunta fino in Cassazione e rinviata dalla Suprema corte alla Consulta. Secondo Bozzo il Porcellum è responsabile di una "reiterata lesione del diritto di voto". "L'esercizio di voto non è libero - ha detto l'avvocato, durante l'udienza alla Corte Costituzionale - ed è condizionato e compresso da questa legge elettorale". L'avvocato Felice Carlo Besostri, altro legale che rappresenta le ragioni dei ricorrenti contro la legge elettorale in Consulta, ha poi sottolineato che con un intervento della Corte Costituzionale sul premio di maggioranza e sulle liste bloccate "non c'è il rischio di un vuoto legislativo". fonte
La discussione riguarda in particolare il premio di maggioranza per Camera e Senato con relativa esclusione del voto di preferenza, contenuti nell'attuale legge elettorale.
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Un'udienza della Consulta |
23/11/13
Un unico giorno per votare | Un emendamento del governo alla legge di stabilità
Pubblicato da
Galadriel
Ristrettezze sulle elezioni, election day e seggi aperti fino alle 23
Un unico giorno per votare, schede elettorali piu' piccole e meno spazi elettorali gratuiti, seggi aperti dalle 7 alle 23. Un emendamento del governo alla legge di stabilità, prevede misure restrittive per le elezioni che porterà un risparmio complessivi di 44,5 ml.
L'emendamento prevede inoltre che in caso di annullamento di elezioni comunali, il rinnovo dellle consultazioni non avvenga piu' entro tre mesi dalla data di annullamento ma si rinvia alla prima data elettorale utile. Uno degli emendamenti del governo prevede inoltre che l'election day, oltre alle normali consultazioni elettorali, potranno accorpare anche anche i referendum. Riguardo ai risparmi attesi, una scheda tecnica allegata agli emendamenti spiega che gli oneri per le elezioni locali torneranno in capo alle amministrazioni locali con un risparmio di spesa per lo Stato di circa 2,5 milioni l'anno. Prevista una stretta al lavoro straordinario nei Comuni legato alle consultazioni con un risparmio di circa 36 milioni l'anno. Tutti gli emendamenti alla legge di Stabilita' del governo e dei relatori, compreso quelli sull'Imu e il cuneo fiscale, saranno presentati in commissione oggi entro le 13. Lo ha annunciato uno dei relatori al testo, Giorgio Santini. La Commissione riprendera' i suoi lavori oggii alle 15. (AGI)
Un unico giorno per votare, schede elettorali piu' piccole e meno spazi elettorali gratuiti, seggi aperti dalle 7 alle 23. Un emendamento del governo alla legge di stabilità, prevede misure restrittive per le elezioni che porterà un risparmio complessivi di 44,5 ml.
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L'emendamento prevede inoltre che in caso di annullamento di elezioni comunali, il rinnovo dellle consultazioni non avvenga piu' entro tre mesi dalla data di annullamento ma si rinvia alla prima data elettorale utile. Uno degli emendamenti del governo prevede inoltre che l'election day, oltre alle normali consultazioni elettorali, potranno accorpare anche anche i referendum. Riguardo ai risparmi attesi, una scheda tecnica allegata agli emendamenti spiega che gli oneri per le elezioni locali torneranno in capo alle amministrazioni locali con un risparmio di spesa per lo Stato di circa 2,5 milioni l'anno. Prevista una stretta al lavoro straordinario nei Comuni legato alle consultazioni con un risparmio di circa 36 milioni l'anno. Tutti gli emendamenti alla legge di Stabilita' del governo e dei relatori, compreso quelli sull'Imu e il cuneo fiscale, saranno presentati in commissione oggi entro le 13. Lo ha annunciato uno dei relatori al testo, Giorgio Santini. La Commissione riprendera' i suoi lavori oggii alle 15. (AGI)
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