
Visualizzazione post con etichetta italicum. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta italicum. Mostra tutti i post
08/04/14
Brunetta provoca Renzi: "Sia sportivo e accetti l'ultimatum"| notizie in "Gocce"
Pubblicato da
Galadriel

12/03/14
"Gocce" di notizie: tensioni e spaccature interne ai due partiti maggiori che sostengono L'Italicum, Pd e Forza Italia
Pubblicato da
Galadriel
La riforma della legge elettorale e' a un passo dal superare la prima prova del voto di uno dei due rami del Parlamento. Anche se, nei quattro giorni di votazioni e stop and go alla Camera, non sono mancate tensioni e spaccature interne ai due partiti maggiori che sostengono L'Italicum, Pd e Forza Italia. Ma anche se per pochi voti, regge il patto siglato tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi e dopo il via libera di Montecitorio, atteso questa mattina diove si vota di nuovo dalle 9,30, la parola passera' al Senato.
Dove, pero', si profila un percorso non privo di ostacoli e insidie: la minoranza Pd e le donne democratiche sono pronte a dare battaglia sulla parita' di genere. Ncd mira a incassare le preferenze che, a Montecitorio, sono state bocciate per un soffio: l'ultimo emendamento sulla doppia preferenza di genere non e' stato approvato per soli 20 voti e grazie all'aiuto del governo, presente in Aula con tre ministri e ben 11 sottosegretari.
E poi cresce il malumore dei 'piccoli', che gridano alla "cannibalizzazione" dei loro voti. Al Senato le insidie potrebbero causare non pochi problemi alla tenuta del patto Renzi-Berlusconi: a palazzo Madama, infatti, i numeri della maggioranza assieme a Forza Italia sono piu' risicati. Anche se al Senato non c'e' l'incognita del voto segreto. Che la situazione poteva scappare di mano era chiaro al presidente del Consiglio, tanto da convocare ieri, di prima mattina, l'assemblea del gruppo, nel tentativo di svelenire il clima e serrare i ranghi: "Dobbiamo mantenere l'impegno preso", spiega ai deputati, che invita ad uscire allo scoperto se contrari all'Italicum: "Se qualcuno non vuole votare oggi, lo deve spiegare bene fuori da qui". Anche il Cavaliere non e' da meno e ai suoi chiede di andare avanti compatti e approvare la riforma. Certo, Berlusconi non nasconde i problemi che potrebbero subentrare al Senato, ma per ora l'importante e' mantenere fede alla parola data e restare centrale nel percorso delle riforme. Anche perche', e' il ragionamento, cosi' si evidenziano le spaccature del Pd, ha riflettuto con i fedelissimi, mentre emerge la nostra compattezza. fonte (AGI)
07/03/14
"Gocce" di notizie: 90 deputate per la parità di genere, ma i vertici dicono NO
Pubblicato da
Galadriel
Un documento bipartisan, firmato per ora da 90 deputate di diverse forze politiche - dal Pd a Forza Italia, da Ncd a Sel e Scelta civica - affinche' si introduca nel testo dell'Italicum la parita' di genere. "Siamo convinte - si legge tra l'altro nel documento - che non sia possibile varare una nuova legge elettorale senza prevedere regole cogenti per promuovere la presenza femminile nelle istituzioni e per dare piena attuazione all'articolo 3 e all'articolo 51 della Costituzione". E ancora: "La nostra convinzione e' che l'intesa politica raggiunta possa guadagnare in credibilita' e forza da una norma che collocherebbe il nostro paese tra le migliori esperienze europee". Il documento, che si rivolge ai leader dei rispettivi partiti delle firmatarie, e' sottoscritto anche da diverse donne di Forza Italia, partito che vive in questi giorni una spaccatura al suo interno, tra chi e' contrario all'introduzione di norme sulla rappresentanza di genere e chi, invece - come Carfagna, Calabria, Biancofiore - sta portando avanti questa battaglia trasversale. Proprio oggi pomeriggio, nella sede di FI in piazza San Lorenzo in Lucina, si e' svolta una riunione per tentare, da parte dei vertici azzurri, di dissuadere le deputate azzurre a desistere dalla loro battaglia e ritirare le loro firme dall'emendamento, ora accantonato, della Pd Agostini. Chiaro sulla linea di Forza Italia, il consigliere politico Giovanni Toti: "Una norma sulla parita' di genere? Mi sembra una assurdita'", ha detto nel pomeriggio. Dura anche Mariastella Gelmini: "Non possiamo accettare l'idea che uomini e donne siano candidati al Parlamento per le differenze di sesso e non per le loro idee e programmi". Dello stesso avviso la 'pitonessa' Santanche'. Anche all'interno del Pd, tuttavia, ci sono dei distinguo sul tema. fonte(AGI) .
Iscriviti a:
Post (Atom)