Il-Trafiletto
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08/04/14

Brunetta provoca Renzi: "Sia sportivo e accetti l'ultimatum"| notizie in "Gocce"

Scambio di ultimatum fra Renzi e Brunetta, sono al centro della polemica sulla legge elettorale così detta "italicum". Brunetta provoca Renzi: "Il giovane e arrogante Renzi stia sereno. Le bolle, per quanto colorate e piene di riflessi, fanno la fine che tutti sanno...". Non si fa attendere la replica di Renato Brunetta al presidente del Consiglio che dice no agli ultimatum del presidente dei deputati di Forza Italia. "Ma come, Renzi, l'uomo degli ultimatum, non accetta ultimatum? Poco sportivo! E soprattutto vuoto di contenuti. Lui che rottama e rulla tutto e tutti - dice ancora l'esponente FI - non accetta che qualcuno usi il suo stesso linguaggio? E perche' mai? La realta' e' per lui triste e amara: non ha la maggioranza nei gruppi parlamentari, e la riforma della legge elettorale ne e' la dimostrazione. Per cui rinvia, rinvia, altro che Pasqua".       fonte(AGI) 

09/12/13

Vittoria di Matteo Renzi, ecco i commenti

 Matteo Renzi è il nuovo giovane Segretario del PD, come da previsioni. E mentre ancora arrivavano i dati delle primarie, Letta ha commentato: «Con il nuovo segretario, Matteo Renzi, lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al Paese e al centrosinistra».  Sia all'interno del Pd che fuori, non sono mancati i commenti al trionfo di Renzi . Berlusconi è stato tra i primi  a congratularsi con Renzi, chiamandolo al telefono. Lo riferiscono alcuni presenti alla cena a cui l'ex premier ha partecipato ieri sera dopo la kermesse dei club "Forza Silvio". Brunetta ha subito parlato di legge lettorale, rilanciando un inedito asse: «Se Grillo, Berlusconi e Renzi si mettono insieme, la legge elettorale si fa in una settimana», ha detto oggi ai microfoni di SkyTg 24. Renzi vuole il bipolarismo, come Berlusconi e come Grillo - ha aggiunto -. Bipolarismo sarà».
Matteo Renzi

Brunetta ha fatto gli auguri al vincitore della primarie Pd e riferendosi sempre all'attuale legge elettorale e alle conclusioni della Consulta, ha chiosato:«Questo parlamento non esiste più, non ha più il premio di maggioranza. Facciamo la legge e andiamo al voto il prima possibile». Prodi chiede a  Renzi  responsabilità e  capacità di mediazione per tenere unito il partito. «Visto il numero di coloro che sono andati a votare, non c'è dubbio che l'investitura c'è, ed è forte - dice, intervistato da Il Messaggero - Adesso l'obiettivo più importante concerne la necessità di trovare l'unità del partito attorno al nuovo leader. Il che comporta anche l'intelligenza del vincitore di capire che il cambiamento che vuole lo può attuare solo se ha un partito forte e stabile attorno a lui. Quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l'obiettivo di fare una squadra, ovviamente diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico». Veltroni ribadisce la  priorità relativa alla riforma elettorale. Dopo la vittoria di Matteo Renzi alle primarie Pd «mi aspetto dei segni inequivocabili, per un partito davvero unito e capace di fare innovazione. Spero che Renzi davvero ce la faccia: il compito non è facile. Prima di andare a nuove elezioni serve una legge elettorale. Non si può mandare il Paese alle urne con il proporzionale e bisognerà fare di tutto per cambiare la legge. Ecco dunque che sarà fondamentale la stabilità per il governo delle larghe intese», dice Veltroni. Dopo la riforma elettorale, «non so se si farà in tempo a fare altro». D'Alema non nasconde il suo malumore per la vittoria di Renzi: «Non ci sarà alcuna scissione», assicura, ma aggiunge sibillino in un colloquio con il Corriere della Sera «se sarà necessario, se dovessero crearsi determinati presupposti, noi siamo pronti a dare battaglia, come del resto prevede il nostro modo di intendere la politica, la nostra cultura, la nostra tradizione di lotta». Camusso mette le mani avanti: «Nella Cgil, se vorrai e se saprai rispettarne il ruolo di rappresentanza di lavoratori e pensionati, troverai un interlocutore forte, autonomo, propositivo che saprà dialogare ed esprimere sempre con trasparenza e chiarezza le divergenze come il consenso», ha sottolineato. Fassino:  «La gente del centrosinistra ha scelto Renzi in modo così plebiscitario perché più di altri intercettava una domanda di cambiamento, una speranza di riscatto, motivava i delusi, rappresentava una sinistra che non ha paura, non ha paura di misurarsi con le sfide del futuro», ha detto il sindaco di Torino Piero Fassino a «Prima di tutto» su Radio 1. «Significativo che Renzi abbia ottenuto i maggiori consensi nelle regioni cosiddette "rosse", cioé Emilia e Toscana. Questo dato - ha aggiunto Fassino - destituisce di ogni fondamento l'idea che Renzi sia "il democristiano che guida i comunisti"». Una lettura quest'ultima che il sindaco di Torino definisce «banale e strumentale». Lupi (Ncd): accettiamo la sfida, patto di governo chiaro elegge elettorale Ma alla sfida del cambiamento rappresentata dalla vittoria di Renzi replica anche il Nuovo centrodestra. «Da subito accettiamo la sfida. Basta chiacchiere, patto di governo chiaro, concreto e legge elettorale bipolare». Così Maurizio Lupi (Ncd), ministro delle Infrastrutture si rivolge su twitter a Matteo Renzi.

20/10/13

Il professore bacchetta il governo Letta

“Il governo? Spesso si scrive Letta ma si legge Brunetta”
Il professore bacchetta il governo Letta “Credevo fosse il governo del fare invece per inginocchiarsi al pdl è diventato il governo del disfare”

Senza un contratto di coalizione chiaro, in futuro si ripeterà la stessa tattica usata per la manovra, con Letta, che sull' Imu, ''si è inginocchiato al Pdl, con la conseguenza di dover adeguare il cuneo fiscale facendo aumentare l'Iva''. Lo ha detto Mario Monti a ''In mezz'ora''.
"Scelta Civica ha sempre detto che la grande coalizione e questo presidente del Consiglio sono la migliore cosa per il Paese, io sono perché duri 5 anni vorrei che fosse il governo 'del fare' come ha fatto all'inizio, ma poi per il predominare di Pd e Pdl è diventato il governo del 'disfare' alcune riforme fatte in passato".
Prof. Mario Monti
''Chi minaccia la stabilità del governo? E' ridicolo dire che sia Scelta Civica. Piuttosto è minacciato dal Pd che, in questa fase precongressuale, è una variabile indipendente; e dal Pdl che fa continui diktat, tanto che spesso si scrive Letta ma si legge Brunetta''. Lo afferma l'ex premier durante la trasmissione in Mezz'ora.
''Tutto e' condizionato dalla posizione del senatore Berlusconi. D'altra parte dopo che varammo la legge Severino, Alfano alla Camera ritiro' la fiducia alla politica economica del mio governo''.
Perchè lo strappo di Casini e Mauro da Scelta Civica? ''Bisogna chiederlo a loro. Se fosse a viso aperto lo capirei; ma lo fanno perche' vedono più spazio elettorale da quella parte..''. Ha detto Monti. ''Anche io avrei fatto un accordo con il Pdl - ha aggiunto - ma per dar vita a un centrodestra depurato da certe personalità e prassi, incompatibili con Scelta Civica''. "Mi rivolgo a chi non ha votato Scelta Civica, pare siano tanti, perchè avevamo Casini.. puo' essere che avessero ragione loro". ''Mario Mauro mi aveva pregato di prenderlo con me''. Ha affermato Monti parlando del suo ex alleato di Scelta Civica ora ministro della Difesa.

Casini a Monti,con politica Gps sei andato a governo - ''Monti critica la politica del Gps, ma vorrei ricordare scherzosamente che a lui il Gps e' servito per andare prima a Palazzo Chigi e poi per rimanerci un anno''. Cosi' Pier Ferdinando Casini, al Tg5, replica alle critiche di Monti secondo il quale lui e Mauro cercherebbero spazi elettorali con il Gps.
Mauro, Monti lontano da realtà - "Letta inginocchiato al Pdl? Monti è lontano dalla realtà sul Governo come su tutto il resto. Il Governo Letta sta salvando l'Italia dal baratro e noi vogliamo contribuire a rafforzarlo, senza un bombardamento quotidiano di critiche. Se anche Monti converge sull'ipotesi di creare il Ppe in Italia ben venga: stia tranquillo le pulsioni populistiche dei falchi del Pdl non ci interessano". Il ministro della Difesa Mario Mauro commenta così con i cronisti le ultime dichiarazioni di Monti in Tv.
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