Il-Trafiletto
Visualizzazione post con etichetta Calabria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Calabria. Mostra tutti i post

23/08/14

Gerace città medioevale

Gerace (m 500 s.m.; ab. 3069) Si trova in Calabria, in provincia di Reggio Calabria da cui dista 91 km. È situata sul versante nord-orientale dell' Aspromonte, alle falde del contrafforte che forma il crinale appenninico, su un colle dalla sommità spianata compreso tra le valli delle fiumare Gerace e Novito.
Gerace città medioevale Narra la leggenda che fu uno sparviero a guidare, nel secolo IX, i fondatori di Gerace, profughi di Locri, fino ai piedi dell'altura dove oggi sorge la cittadina. La leggenda illustra un nome e un destino: Gerace deriva dal bizantino hiérax, che significa appunto. sparviero, e la sua storia sembra un intreccio continuo di interventi umani e di eventi naturali. Tipicamente medioevale è la configurazione di Gerace, con vie irregolari fiancheggiate da case piuttosto basse. Da un lato l'abitato è sovrastato da una rupe isolata con ruderi di un antico castello. Storia Importante centro nonnanno, Gerace viene ripetutamente attaccata dai Saraceni, che le infliggono danni e saccheggi. Pare che qui, nel 1062, il conte Ruggero e il duca Roberto, due fratelli che si contendevano il possesso della regione tolta ai Bizantini, abbiano stretto quella pace da cui nascerà il Regno di Napoli e Sicilia. Infeudata nel 1.348 al gran camerlengo del regno, Enrico Caracciolo, passa successivamente al gran siniscalco Niccolò Acciaiuoli, poi ad Antonio Caracciolo. cui viene confiscata, al gran connestabile del regno, Alberto da Barbiano, che la rivende al suo predecessore. Passata in demanio regio, dal 1473 al 1502 è della casa d'Aragona. Carlo III la infeuda come marchesato ad Eberardo Stuart d'Ambigny e, mutate le sorti francesi del regno, perviene al gran capitano Consalvo da Cordova. Passa successivamente a Tommaso de Marinis e viene quindi ceduta ai Grimaldi di Genova, che la tengono dal 1574 al 1806. Come tutta la regione, conosce il dominio borbonico spezzato infine da Garibaldi nel 1860.

Arte e monumenti Del. complesso sistema di fortificazioni medioevali, sussistono ampi retsi: In particolare i ruderi di una cìttadella, di una torre e del grandioso castello. Delle mura e porte interne, che dividevano l'abitato in Borghetto, Borgo Maggiore e Castello, sono traccia ben visibile benché rifatti nel XVI-XVII secolo, l'arco del Borghetto, l' arco delle Bombarde e l'arco delle Tribune. Numerose le chiese di fondazione bizantina: la grandiosa Cattedrale la chiesetta di S. Giovannello, la chiesina diruta dell' Annunziatella e quelle largamente rimaneggiate di S. Maria del Mastro e di S. Maria di Monserrato. Fra tutte, la Cattedrale, la più grandiosa chiesa antica della Calabria, è di gran lunga la più interessante. Si presenta con una vasta e lunga struttura a croce latina a tre navate, divise armonicamente da venti colonne antiche e da quattro pilastri. Notevoli la cappella della Madonna d' Ogiditria, di struttura bizantina, quella di S. Giuseppe, gotica, quella del Sacramento e le tombe Caracciolo Palizzi e Pasqua.  Al periodo barocco appartengono varie chiese in parte rimaneggiate: Il Sacro. Cuore di Gesù, con semplice, elegante facciata ad angoli smussati e cupoletta, S. Anna, dei Cappuccini e del Borghetto.
Manifestazioni Festa patronale di S. Antonio del Castello (23 agosto); il 30 agosto festa al santuario della Madonna della Montagna, sul Montalto di Aspromonte.
Prodotti enogastronomici è giustamente famosa la dolcissima uva da tavola locale. Fra gli insaccati si possono trovare ottime soppressate.
In campo enologico. I vinidella zona sono i bianchi Greco di Gerace e il Mantonico.

Morseddu
È uno dei piatti più tipici di tutta la cucina calabrese. Il curioso nome ha un'origine singolare: viene infatti dallo spagnolo almuerzo, che significa colazione, ed è in realtà anche la robusta colazione che si consuma di prima mattina all'osteria, con un bicchiere di vino altrettanto robusto, prima di affrontare il lavoro.
Valori nutrizionali Protidi 32
Lipidi 9 Glucidi 56 Kcal 433
Ingredienti per 4 persone:
*350 g di pasta di pane già pronta
*150 g di fegato di vitello
*150 g di fegato di maiale
*200 g di foiolo già lessato a
*glio *peperoncino piccante tritato
*vino rosso *concentrato di pomodoro
*olio d'oliva *sale *pepe
Tagliate a fettine il fegato di vitello e quello di maiale; lavate a lungo il foiolo sotto l'acqua corrente e tagliatelo a listerelle. Ponete in una casseruola, possibilmente di coccio, 5 cucchiai d'olio d'oliva e mettetevi a soffriggere uno spicchio d'aglio schiacciato, poi unitevi il fegato e la trippa e fateli rosolare. Salate, pepate, aggiungete un cucchiaio di concentrato di pomodoro diluito in un po' d'acqua calda; insaporite con un pizzico di peperoncino, bagnate con un bicchiere di vino rosso e lasciatelo evaporare. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere, mescolando ogni tanto, per un'ora o più, fin quando la trippa si sarà intenerita. Dividete la pasta da pane in due pezzi, uno grande il doppio rispetto all'altro. Stendete il pezzo più grosso e, lavorando con il matterello, ricavatene un disco sufficiente per rivestire il fondo e i bordi di una teglia. Quando la pasta sarà pronta, ungete d'olio la teglia e foderatela. Versate sul fondo il composto, livellatelo e poi ricopritelo con il disco di pasta ricavato dal pezzo più piccolo. Unite i due dischi di pasta, saldandoli accuratamente, poi bucate la superficie con una forchetta per fare uscire il vapore. Infornate a 180° per 40 minuti circa. Quando la superficie sarà ben dorata e croccante, togliete dal forno e aspettate un quarto d'ora prima di servire.

23/11/13

A "muntagna" dei catanesi

Venti minuti di follia: dalle 10.55 alle 11.15 l’Etna ha dato vita a un parossismo violentissimo, che ha spinto sulla Calabria una nube di cenere che sta provocando una “pioggia nera” su gran parte della provincia di Reggio Calabria. Nel sud della Calabria la nube di cenere ha oscurato il sole e l’atmosfera è diventata quasi tipicamente notturna.
L'Etna continua la sua eruzione e ora si alza una colonna di fumo altissima e densa di cenere che si sta spostando grazie ai venti deboli occidentali verso la Calabria oscurando il cielo. Nell'ultima ora una pioggia di cenere e sassi di piccole dimensioni stanno cadendo sulle strade della Sicilia creando non pochi disagi. Qui sotto è possibile vedere un filmato di una macchina alle prese con la pioggia di sassi
Un commento di un Catanese:" I Catanesi rispettano è amano la loro "muntagna", che dà spesso spettacolo della sua forza, gioia per i turisti che guardano incantati, e gioia per noi che sappiamo che fino a quando sbuffa tutto va bene, il pericolo è quando tace.


Nicoletta Steno, Tamara Leame, Juri Marra, Vincenzo Ielacqua, Ilaria Calabrò, Peppe Caridi, Antonio Cannata, Carmelo Greco ed Elenio Brigliadoro.

18/11/13

Il Grande Oriente d'Italia,sospende attività Massoniche

Gustavo Raffi,  il gran maestro del Grande Oriente d'Italia,sospende attività Massoniche.
Non era mai successo, ma un forte sospetto di infiltrazione malavitosa, ha fatto prendere precauzioni, dopo l'ennesima inchiesta giudiziaria. 
simboli massonici


REGGIO CALABRIA - "Irregolarità nelle affiliazioni, e possibile inquinamento di carattere malavitoso". Sono queste le ragioni che hanno spinto il gran maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, a "sospendere a tempo indeterminato la loggia Rocco Verduci da ogni attività massonica".

Una decisione senza precedenti dei "fratelli muratori" che per la prima volta, e in maniera ufficiale, ammettono il rischio di infiltrazioni mafiose, e in particolare della 'ndrangheta, nelle loro strutture territoriali. La notizia è stata diffusa oggi dal Quotidiano della Calabria, che spiega come il provvedimento sia arrivato all'indomani di un'ispezione dei vertici della massoneria nazionale alla loggia con sede a Gerace, nell'etroterra della Locride, e che ha il suo "tempio" per le riunioni a Siderno, città della costa. La vicenda sarebbe legata ad una segnalazione arrivata sul tavolo di Raffi dopo l'ennesima inchiesta giudiziaria. Lo scorso inverno con l'operazione "Saggezza" erano finiti in carcere una serie di personaggi legati a doppio filo da una parte con esponenti di vertice della 'ndrangheta e dall'altra ai grembiulini della Locride. La Dda di Reggio Calabria scoprì che tra le file della criminalità organizzata c'erano anche alcuni massoni che, di fatto, rivestivano una sorta di doppio ruolo su cui convergevano una serie di interessi. Da qui l'ispezione del Grande Oriente avvenuta alcuni mesi fa e durata il tempo necessario affinché un incaricato del gran maestro incontrasse le realtà del territorio e i frequentatori del "tempio". La relazione che ne è scaturita parlava poi in maniera chiara di "irregolarità nelle affiliazioni, e possibile inquinamento addirittura di carattere malavitoso". In altri termini chi avrebbe dovuto gestire l'entrata in massoneria di nuovi soggetti non avrebbe rispettato le procedure e, cosa ancor più grave, non si sarebbe curato di verificare la possibile vicinanza ad ambienti criminali del papabile "fratello". Quanto basta per portare Gustavo Raffi a decidere di sospendere "a tempo indeterminato la Loggia Rocco Verduci da ogni attività massonica". Una sospensione a cui in futuro, "se ritenuto opportuno", potrebbe seguire, secondo le regole della massoneria, la demolizione dell'Officina che potrebbe cessare di esistere. Per il momento c'è la sospensione, una sorta di messa in sonno collettiva, ritenuto in ogni caso un atto "forte" e che tra l'altro potrebbe non essere l'unico del genere viste le tante inchieste calabresi in cui affiorano legami tra fratelli massoni ed esponenti della criminalità, in diverse aree della regione. Un segnale chiaro che arriva dall'interno del Goi, in cui c'è stato chi ha segnalato le anomalie e c'è anche chi, come Gustavo Raffi, è stato conseguente con una decisione mai assunta prima. Un segnale che riporta i componenti della massoneria a pretendere trasparenza e qualità nelle affiliazioni in modo da continuare a lavorare, secondo l'orientamento massonico                                                          fonte
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.