Il-Trafiletto
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12/07/14

Comunicare con l'elettricità

Bombo
Bombus terrestris
Non ce la fanno proprio a stare "zitte" le piante e le escogitano tutte per comunicare con il mondo che le circonda; e l'elettricità è l'ultima lettera scoperta di un alfabeto già ricchissimo di colori, profumi e forme.

Un gruppo di ricercatori dell'Università di Bristol ha studiato l'interazione tra il campo elettrico prodotto dalle piante, di cui già si conosceva l'esistenza ma non si capiva la funzione, e quello emesso dai bombi (Bombus terrestris) mentre volano. Inserendo degli elettrodi in una piantina di petunia gli scienziati, che hanno pubblicato la ricerca su Science Express, hanno notato che il potenziale elettrico del vegetale cambiava nel momento in cui si avvicinava un bombo e che perdurava alcuni minuti in modo tale che l'insetto successivo percepiva che il fiore era già stato visitato. Secondo gli scienziati che hanno svolto la ricerca in laboratorio questi campi elettrici, che gli esseri umani non riescono a percepire, agiscono insieme ai segnali chimici e visivi messi in atto dalle piante per aumentare la capacità del fiore di attirare a sè gli insetti impollinatori. Si cercherà ora di capire con quali organi i bombi identifichino l'elettricità delle piante.(science)



16/02/14

Ue si appresta a vietare tre sostanze presenti nei profumi

L'Unione Europea sta per vietare altre tre sostanze altamente allergizzanti presenti nei profumi. Ma le case di cosmetica che lavorano seriamente, le avevano gia ridotte a livello di tracce.


Non sarà assolutamente una rivoluzione il giro di vite sulla composizione dei profumi, che la Commissione europea sta per varare mettendo al bando tre sostanze ritenute fortemente allergizzanti. Ne è convinto Fabrizio Zago, chimico esperto del settore cosmetico. ''Le case cosmetiche serie - spiega - hanno una grande capacità di autoregolarsi e da tempo hanno escluso queste sostanze, o le hanno ridotte fino a portarne la presenza a livello di tracce". Quanto al possibile impatto delle nuove, future regole sulla 'ricetta' di fragranze storiche come Chanel n.5, "la mia personalissima opinione - dice l'esperto - è che nel corso dei decenni la composizione di questi profumi sia già cambiata varie volte", adattandosi all'evoluzione delle metodiche di estrazione e alle nuove evidenze scientifiche emerse nel tempo.
"Profumeria"

I tecnici dell'Unione europea indagano da anni sugli allergeni dei profumi, ricorda Zago. "In una direttiva del 2003 erano state identificate 26 sostanze di cui bisognava indicare la presenza in etichetta, ma il lavoro continua e in una lista recente sono state elencate 140 nuove sostanze allergizzanti". Ma cosa sono, esattamente, le 3 sostanze che Bruxelles pensa di vietare? "La Hicc - precisa Zago - è un composto supersintetico, che già compare nell'elenco dei 26 allergeni di cui bisogna indicare la presenza in etichetta. Sostanzialmente, è una sostanza che aiuta a sprigionare la fragranza. Il fatto che la Ue ora voglia vietarla, dipende probabilmente da un aumento delle evidenze sulla sua possibile azione fortemente allergizzante". Quanto all'atranolo e al cloratranolo, "sono due sostanze policicliche, molto 'cattive', scoperte nell'estratto di ervenia furfuracea ed ervenia prunastri, a sua volta già inserito nella vecchia lista dei 26 allergeni, con funzione opposta a quella di Hicc ossia di fissaggio del profumo sulla pelle e sui tessuti. Ora al suo interno sono stati individuati questi nuovi composti pericolosi, destinati al bando".
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