Il-Trafiletto
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03/05/14

Le piante | L'attitudine di crescere verso la luce.

Piante e luce (immagine dal web)
Le piante, la loro naturale attitudine di crescere volgendosi verso la luce: come fanno?
Le cellule delle piante hanno in se una proteina conosciuta fototropina, che risiede  prevalentemente all'estremità della crescita del germoglio.

La proteina in questione passa allo stadio attivo quando assorbe le lunghezze d'onda blu della luce. Tale processo innesca una cascata di interazioni tra varie altre protei (ne dentro delle cellule che modificano per finire, l'allineamento delle proteine che a loro volta forniscono la struttura alla cellula, chiamate microtubuli. Il risultato di tale processo è: le cellule che stanno dalla parte non illuminata del germoglio si allungano, invece quelle nella parte illuminata restano piccole e squadrate.

Mentre la parte al buio della pianta si allunga, l'intero germoglio si piega verso la luce!
Recentemente a seguito di alcune ricerche eseguite alla Carnegie Institution dell'Università di Standford e all'Università di Wageningen nei Paesi Bassi hanno scoperto che la ridisposizione dei microtubuli può avvenire in maniera eccezionalmente rapida, soltanto pochi minuti dall'esposizione alla luce blu, le cellule della pianta iniziano a creare nuovi microtubuli. (science)

12/04/14

Capperi che sapore!

Con gli aperitivi e nei tramezzini. Nelle pizze e nelle salse. Sulla pasta e sul riso. Con la carne e con il pesce Questi stuzzicanti boccioli mediterranei chiamati capperi sono davvero versatili e capaci di arricchire ogni piatto 

Quello del cappero è un arbusto che cresce spontaneamente, senza richiedere acqua e attenzioni, insinuandosi tra pietre, rocce e sabbia. È una pianta che si può distinguere, foglie ovali e fiori bianco-rosati che somiglia a quelli della passiflora, un po' ovunque nei paesi assolati del Mediterraneo, tra i muretti dei viottoli di campagna e lungo quei litorali che non conoscono la cementificazione selvaggia.
fiore del tipo più diffuso in Italia
(Capparisspinosa)

In Italia abbiamo preso a coltivarlo con impegno una trentina di anni fa, in particolare nelle Eolie, a Salina e a Pantelleria che produce quelli più famosi e pregiati, al punto che hanno meritatamente ottenuto il riconoscimento dell'Unione Europea.
Da secoli sono un importante ingrediente della nostra cucina, oggi essenziali sulla pizza, per dar sapore a carni e pesci, per stuzzicare tartine, insalate e salse. Con le acciughe formano una coppia irresistibile. In genere i capperi migliori sono i più piccoli, come quelli di Pantelleria, anche se per alcune preparazioni si adattano meglio quelli più grandi. Si utilizzano soprattutto i capperi conservati, sotto sale o sottaceto. l primi all'acquisto non devono essere troppo asciutti o raggrinziti; vanno lavati sotto acqua fredda, ed è meglio tenerli a bagno qualche minuto, sgocciolarli. strizzarli e asciugarli prima dell'uso. I capperi sottaceto devano avere il liquido di conservazione limpido e senza impurità; prima dell'uso vanno sciacquati rapidamente per eliminare l'acidità. La pianta del cappero, che comprende più di 200 specie ,cresce solo nel clima caldo temperato. 

Sotto sale o sott'aceto Se avete avete capperri freschi conservateli così:

Sotto sale- ricoprite il fondo di un vaso di vetro con sale, aggiungete uno strato di capperi, continuando così e terminando con uno strato di sale. Mescolate il tutto ogni giorno per 5/6 giorni, poi scolate i capperi dalla salamoia e poneteli in un altro vaso alternati con nuovo sale.
Sott'aceto:
Si parte da quelli sotto sale, si scolano, si lavano,si asciugano,si dispongono in un vaso di vetro, si ricoprono di buon aceto di vino e si fanno riposare 24 ore. si scolano ancora e si dispongono in un altro vaso di vetro coperti con altro aceto bollito e raffreddato.
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