Il-Trafiletto
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11/02/14

Nuova moda: la droga fatta con i petali di Ortensia

E' proprio vero, l'ingegno umano non ha limiti, soprattutto in negativo. Di droghe ce ne sono tante, dalle naturali alle sintetiche, con gli effetti collaterali che sono ormai ben noti a tutti. Ma la curiosità si incarna nell'uomo e come un novello Ulisse, esso vuol oltrepassare le Colonne d'Ercole anche in fatto di stupefacenti. In Francia si moltiplicano i furti di ortensie, che danno effetti simili a quelli della marijuana. Nella regione del Nord-Pas-de-Calais, diversi villaggi della zona di Hucqueliers, vicino a Boulogne-sur-Mer, sono colpiti da questo fenomeno, già diffuso in Germania da circa un anno.
Ortensia

 I gendarmi hanno aperto un'indagine dopo una ventina di denunce. I petali vengono mescolati al tabacco, e poi fumati. La tendenza a usare la pianta,  è nata da un paio di anni e non è esente da problemi di salute, fino a causare la morte per soffocamento. Il fenomeno pone un nuovo problema di salute pubblica: fumare le ortensie può rivelarsi molto pericoloso, se non mortale, con il possibile blocco del sistema respiratorio e del sistema nervoso centrale. Mentre gli effetti nel lungo termine non sono ancora conosciuti. Peggio ancora, secondo un professore di farmacologia intervistato dal quotidiano svizzero Le Matin, se fumate in dosi elevate, le sostanze psicoattive della pianta si trasformano in Zyklon B, il gas mortale usato dai nazisti per la ‘soluzione finale’.

10/11/13

Tersicoccus Phoenicis: il nuovo batterio scoperto dalla NASA

Ulisse è il simbolo della curiosità umana, curiosità che spigne a esplorare, ad investigare i misteri della vita, che ha permesso all'uomo di studiare le stelle e di raggiungerle, ma stavolta non è stato necessario andare nello spazio alla ricerca di nuove forme di vita, perchè la Nasa   sembra che abbia scoperto una nuova specie di batteri che vivono nelle camere speciali utilizzate per costruire veicoli spaziali.
Tali camere pulite e  sterilizzate, sono utilizzate per costruire veicoli spaziali per missioni su altri pianeti e questo per aiutare a evitare qualsiasi contaminazione delle apparecchiature tecnologiche di bordo, in modo che non possa ostacolare la ricerca della vita su latri pianeti.
Queste camere sono tenute in ambiente estremamente secco, vengono pulite con prodotti chimici e hanno la pressione dell’aria negativa per tenere fuori eventuali agenti esterni contaminanti.
La luce ultravioletta e i trattamenti termici sono utilizzati anche per uccidere qualsiasi forma di vita su oggetti che entrano, oltre ai dipendenti che sono tenuti ad indossare tute speciali.
Nonostante queste misure di sicurezza la Nasa rivela di aver scoperto  una nuova specie di microbo che  è in grado di sopravvivere in questo ambiente estremamente inospitale.
L'evoluzione è inarrestabile, e l'uomo non può farci nulla.
Tersicoccus Phoenicis
I batteri a forma di bacca, chiamati Phoenicis Tersicoccus , sono così insoliti che che sono stati classificati non solo come una nuova specie, ma anche come un nuovo genere di batteri che fino a ieri erano sconosciuti e che era impensabile che esistessero. Gli scienziati hanno detto di aver trovato i batteri in due camere bianche separate – una in Florida, dove si trova la struttura della NASA in cui si è costruito il Mars Phoenix Lander e l’altra nella struttura dell’Agenzia spaziale europea ESA di Kourou, nella Guiana Francese.
“Questo particolare batterio sopravvive con quasi o nessun nutriente”, ha dichiarato Parag Vaishampayan, un microbiologo della NASA e del Jet Propulsion Laboratory in California.
“Vogliamo avere una migliore comprensione di questi bug, perché le capacità che li adattano per sopravvivere in ambienti sterili potrebbero anche farli sopravvivere su una navicella spaziale. Potrebbe essersi trattato di un errore da parte degli addetti ai lavori, dove potrebbe essere arrivato il batterio, proveniente appunto dal terreno al di fuori della stanza pulita, ma noi crediamo che sarebbe stato difficle identificarlo lì“.
L’Analisi del nuovo batterio, che è di circa un micrometro di diametro (0.00004 pollici) è stato pubblicato sulla rivista International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology .
Il nome del batterio Phoenicis Tersicoccus che in greco significa bacche, Phoenicis deriva dal Phoenix Mars Lander, il veicolo spaziale che veniva costruito quando il batterio è stato raccolto in tamponi sul pavimento. ” I batteri Tersicoccus phoenicis potrebbero provenire e quindi essere stati trovati in qualche ambiente naturale con i livelli di nutrienti estremamente bassi, come una grotta o nel deserto “, ha detto il dottor Vaishampayan.

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