Il-Trafiletto
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30/08/14

Heracleion | La resurrezione della città perduta d'Egitto

Heracleion
la città perduta

Gli archeologi stanno riportando in vita Heracleion, un antico porto cristallizzato nel tempo sul fondo del Mediterraneo. 


Per secoli, le uniche prove concrete dell'esistenza di Heracleion consistevano in una manciata di citazioni all'interno di lesti antichi. Si diceva che ai tempi del suo massimo splendore, negli ultimi anni del regno dei faraoni, Heracleion fosse un porto ricchissimo grazie alla posizione geografica che ne faceva il punto d'accesso all'Egitto. Si raccontava che, prima di scomparire circa milleduecento anni or sono sotto le acque del Mediterraneo, la città fosse stata visitata anche da Elena di Troia.

Mentre ben pochi studiosi ne mettevano in dubbio l'esistenza, la possibilità di ritrovarla era però tutt'altro che certa, fino a quando nel 2000 Heracleion è stata riscoperta a circa 6,5 chilometri di distanza dalla costa dell'attuale Egitto. Gli archeologi stanno ancora rinvenendo tavolette, monete d'oro ed enormi statue celate per secoli, che mostrano quanto tale sito fosse importante. Il ritrovamento di questa città perduta non è stato semplice. I testi antichi localizzavano Heracleion, conosciuta anche come Thonis, vicino ad Alessandria, alla foce del Nilo, nel punto in cui questo sfociava nel Mediterraneo, ma tutti coloro che avevano tentato di rintracciarla erano finiti su un binario morto. Franck Goddio, presidente dell'Istituto europeo di archeologia sottomarina, non si è lasciato scoraggiare.

Con l'aiuto della Commissione europea per l'energia atomica, ha sviluppato un magnetometro a risonanza nucleare specifico per scandagliare il fondo marino al largo della costa egiziana. Lo strumento rilevava gli oggetti tramite i disturbi da essi creati al campo magnetico dei fondali, e nel 1999 Goddio ha trovato finalmente qualcosa. Nella baia di Abukir, sulla costa settentrionale dell'Egitto, lo strumento ha riscontrato delle anomalie nei sedimenti.(science)


29/10/13

Il corpo prono a terra con le mani legate: giallo alla periferia di Roma

Ritrovamento del cadavere di un egiziano 40enne titolare di un’azienda agricola, nei pressi di un laghetto sportivo in via della Marcigliana, nella zona di Fidene a Roma.
Con molta probabilità, secondo gli investigatori, si tratta di un’esecuzione.
Polizia di Roma
Il corpo era a pochi passi da una grande centrale elettrica. Una donna che stava portando a pascolo un gregge di pecore,  ha visto il corpo e ha dimmediatamente allertato le forze dell'ordine.
Forse un omicidio per una questione di denaro o comunque legato al lavoro della vittima. L’uomo, di 40 anni e senza precedenti, aveva con sé una bolla di accompagnamento per una commissione in una frutteria di Marino, comune alle porte di Roma. Apparentemente non ci sono tracce di sangue sul corpo. L’uomo potrebbe essere stato soffocato e poi scaricato a pochi passi dalla sua azienda agricola. Ma solo l’autopsia nei prossimi giorni chiarirà i dubbi. Probabilmente è stata ucciso per una questione di denaro. Ma gli investigatori del commissariato Fidene-Serpentara e quelli della Squadra Mobile per ora battono qualsiasi pista pur di arrivare ad una traccia che possa fare luce sulla vicenda.
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